La macchina viaggiava fendendo la notte oscura che la circondava.
I luminosi fanali illuminavano tutto ciò che si trovava davanti ad essa.
Lei stava guardando fuori dal finestrino le stelle nel cielo. Adorava osservare il cielo notturno con solo la musica in sottofondo.
Lui era concentrato nella guida, ma ogni tanto le rivolgeva uno dei sorrisi di cui si era innamorata vent'anni prima.
-Chissà se Tristan starà dormendo...- si chiese la donna, togliendo lo sguardo dal firmamento.
-È mezzanotte, lo sai che è un bravo ragazzo. Non è uno che organizza feste a nostra insaputa- alzò un angolo della bocca orgoglioso del figlio che amava più di ogni altra cosa.
Lui e Tristan avevano un legame speciale.
Non guardavano partite insieme, ne andavano allo stadio. Quello che più adoravano fare era scrivere sceneggiature di film che poi suo padre avrebbe girato.
-Spero solo che non si arrabbi per il nostro ritardo, la Premier è durata più del previsto. È un peccato che non sia venuto, ha preferito rimanere con Callie stanotte. Quanto mi piace quella ragazza!- ammise felice la donna mentre rivolgeva lo sguardo alla volta celeste.
L'uomo continuò a guidare senza spegnere il sorriso che attraversava il suo viso, mentre la moglie appoggiava il mento sulla mano sospirando alle stelle splendenti.
Continuarono il tragitto in tranquillità, quando l'uomo intravide in lontananza due luci gialle venirgli incontro. Era ancora a molti metri di distanza da loro e pensò che si sarebbe spostato per andare sulla sua corsia. Ma questo non accadde.
La macchina contromano continuò ad andare a zig zag verso di loro e i due cominciarono a preoccuparsi.
-Mike, è ubriaco. Non è meglio fermarci ed aspettare che passi?-
-Hai ragione, basta trovare solo un punto sicuro- purtroppo ai lati della strada non c'erano parcheggi o marciapiedi nei quali sostare e la macchina vagante si avvicinava sempre di più.
-Linda, l'unica è provare a sorpassarla senza scontrarci- l'uomo accelerò ulteriormente e la donna al suo fianco strinse speranzosa la cintura di sicurezza fra le mani. Pregò in silenzio, mimando la preghiera soltanto con le labbra. Mike, invece, corrugò concentrato le folte sopracciglia mentre cambiava marcia.
Non fece in tempo a schivare la macchina che questa si scontrò con la loro, mandandola fuori strada a sbattere contro il muro di un edificio di mattoni.
I due sbatterono violentemente la testa sul cruscotto, e qualche istante dopo la rialzarono lentamente.
-Linda...- le prese preoccupato il viso fra le mani ed esaminò il rivolo di sangue che le scivolava giù dalla fronte.
-Stai bene?- la donna mugugnò mentre stringeva gli occhi e corrucciava le labbra per il dolore.
Si voltarono all'indietro, distinguendo con orrore, i fari dell'altra macchina puntare di nuovo sulla loro macchina ormai fracassata. La macchina si allontanò di qualche metro e partì accelerando verso di loro, l'uomo e la donna cercarono di togliersi il più velocemente possibile la cintura di sicurezza per scendere dalla macchina che da lì a poco sarebbe stata ulteriormente distrutta dal secondo scontro con l'altra, ma non ci riuscirono.
Quando le due auto si scontrarono, quella dei due si accartocciò come un foglio di carta e dai finestrini si intravidero soltanto i visi sanguinanti e senza vita di Mike Harvey e Linda Murray.
L'uomo alla guida della macchina uscì dalla vettura, rivelando il suo volto.
-Rory- ringhiò Tristan.
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L'eternità di chi ama
FantasyDa un catastrofico incontro in un'oscura foresta, Madison Vallen e Jonathan Irven si ritrovano immischiati in rapimenti, agenti della polizia alle calcagna, una strana polvere azzurra, baci rubati e parole mai dette, segreti e bugie. In tutto questo...