Damian era andato via. Ora era da sola in quella casa, poteva finalmente scappare prima che lui ritornasse. Poi si ricordò della lettera che Damian le aveva dato. A Madison era parso molto impacciato mentre le dava in mano la busta, sembrava essere arrossito di poco, ma pur sempre arrossito.
Prese la busta e l'aprì. Al suo internò ci trovò la lettera di cui parlava e quattro fiori diversi. Senza osservarli nel dettaglio, Madison cominciò a leggere.
"Premetto che non sono mai stato molto bravo ad esprimere i miei sentimenti verso qualcuno, almeno, solo l'odio e la rabbia ci sono riusciti, ma lasciamo stare.
Per questo ho voluto usare un metodo alternativo, un metodo insolito, l'unico che potesse aiutarmi in questa ardua impresa. I fiori.
So quanto ti piaccia la natura e cosa ti faccia provare quando ci sei immersa, così, nella mia assurda testa ho deciso di dartene uno per ogni sentimento che provo per te.
Il primo fiore è la primula."
Madison la prese in mano e ne odorò il profumo fresco e vivace.
"Simboleggia il mio primo amore, cioè te, Madison. Sei stata e sarai il mio primo amore, anche se so che tu in questo momento non ricambi, ma spero che con il tempo lo farai. Sarò sincero, mi ha ferito sapere che tu non ricordi il nostro primo incontro, ma già il fatto che sia successo mi ha riportato su di morale. Comunque spero che questa primula, il primo fiore di Primavera, ti piaccia"
Madison mise giù il fiore, se non con l'accenno di un sorriso e prese il secondo fiore.
"Ora, il fiore per rappresentare la tua bellezza, l'orchidea. Ti raffigura magnificamente, se devo essere sincero. Simbolo di una bellezza sobria e raffinata ma anche sensuale se posso azzardare ad aggiungere. Già, sai essere sensuale senza neanche saperlo, quante cose che ti sto facendo scoprire, prima o poi dovrai farmi un piccolo complimento...
Madison si mise a ridere, stando attenta a non rovinare la bellissima orchidea che giaceva nella sua mano sinistra. Adorava quelle sfumature viola e rosa che andavano a fondersi con il bianco al centro.
"Dopo questa mia bizzarra confessione, passiamo pure al terzo fiore. Il garofano, specialmente quello rosso e, se te lo stessi chiedendo, la risposta è sì. Ho scelto quello rosso proprio perché ti potrebbe ricordare me e la (nostra) foresta, ma puoi anche non pensarla così."
La ragazza avvicinò il naso ai petali del fiore e ne annusò l'aroma intenso.
"Il garofano sta a simboleggiare l'ammirazione che ho nei tuoi confronti. Fin dal primo istante che ti ho vista ti ho adorata, tanto che lo faccio tutt'ora, anche se non credo di avertelo dimostrato nel migliore dei modi. Comunque non so se sia stato per i tuoi occhi o per il tuo sorriso raggiante, ma è finita che mi sono innamorato di te."
Più leggeva, più scopriva nuovi lati di Damian. Se voleva poteva rivelarsi dolce e affabile, se fosse stato così fin dal principio non sarebbe finita con l'odiarlo.
"Infine l'ultimo fiore, forse quello che avrei dovuto darti di persona, ma che non ho avuto mai l'occasione per farlo. La peonia, fiore che rappresenta la vergogna e il perdono. Ti volevo chiedere scusa per tutto quello che ti ho fatto, per quello che ho fatto ai tuoi genitori e a Jonathan. Ma vedi, io, sono fatto così. Non ci posso fare niente e di questo mi vergogno. Mi vergogno del sapere di averti ferita ed effettivamente obbligata a restare con me. Uno dei tanti motivi, anche se ora che ci penso bene era quello principale, per cui io abbia voluto che tu restassi con me, era che pensavo che solo tu potessi cambiarmi, rendermi un uomo migliore. Curarmi, rendermi come te, una persona normale, se non meglio. Pensavo che con il tuo aiuto avrei potuto riscattarmi e farmi perdonare per tutte le persone che ho ucciso senza pietà. Madison, non so cosa mi accadrà da Crystal, ma ho un brutto presentimento, molto brutto, e non credo finirà bene, perciò ti scrivo questo. Ti sto lasciando l'unica cosa che non è ancora morta tra le fiamme della pazzia, il mio cuore. E' tutto quello che ho e che ti posso dare, ti prego di accettarlo, non potrei sopportare un rifiuto. Se tornerò mai dopo l'incontro con Crystal e mi vedessi diverso, non esitare, uccidimi. Non avere pietà. Fallo per me, sarebbe come un favore. Io non ho mai avuto il coraggio per farlo, perciò chiedo a te di rendermi libero da questa vita una volta per tutte.
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L'eternità di chi ama
FantasyDa un catastrofico incontro in un'oscura foresta, Madison Vallen e Jonathan Irven si ritrovano immischiati in rapimenti, agenti della polizia alle calcagna, una strana polvere azzurra, baci rubati e parole mai dette, segreti e bugie. In tutto questo...