Spalancarono con forza la porta d'ingresso della stazione di polizia e Jonathan si mise davanti a Madison e Callie, come per proteggerle.
-Dobbiamo parlare con l'Ispettore Morris! Prima che ci arrestiate dobbiamo farvi vedere una cosa- passò lo sguardo su ogni agente che stava per estrarre l'arma e che lo guardavano esterrefatti. Da una porta apparve l'uomo che stavano cercando.
-Cosa succede?- chiese irritato l'Ispettore, quando vide Jonathan assottigliò lo sguardo ed incrociò le braccia, rimanendo fermo nel punto in cui si trovava.
-Abbiamo le prove per farvi capire che noi non abbiamo fatto niente, ma è stata tutta opera di Rory Vallen- detto questo tirò fuori il registratore e la chiavetta in cui si trovava il video intero.
-Se ci date un po' del vostro tempo, vi mostreremo tutto ciò che abbiamo per difenderci dalle sue accuse- Morris fece segno con la mano a loro di avvicinarsi e seguirlo in una stanza, che chiuse una volta entrati tutti e quattro.
-Bene, non mi aspettavo di trovarvi così presto. Siete stati davvero una seccatura...- si sedette su una sedia e cominciò ad armeggiare con un computer. Li invitò a sedersi e Jonathan diede la chiavetta all'uomo, che la mise nell'ingresso USB del computer.
Il video partì.
Callie sembrava dire una preghiera in silenzio, mimandola con le labbra, mentre Jonathan e Madison si stringevano di nascosto la mano osservando le reazioni dell'Ispettore. L'uomo spalancava sempre di più gli occhi ad ogni minuto che passava del video, finché non rimase a bocca aperta quando finì. Si girò verso di loro ancora esterrefatto, ma prima che potesse parlare, Jonathan gli intimò di ascoltare prima il registratore. Si sentirono le parole di Rory echeggiare per tutte e quattro le mura della stanza e Morris ascoltava la sua voce concentrato, vagando lo sguardo tra i tre ragazzi. Una volta finita la registrazione, Jonathan lasciò la chiavetta e il registratore all'Ispettore, che li prese in mano sbalordito.
-Beh... questo spiega molte cose. Credo che io e tutta la polizia vi dobbiamo delle scuse e....- non finì la frase che Callie lo interruppe.
-E Tristan Harvey? Lui non ha fatto niente, ha ucciso Rory perché lui aveva ucciso i suoi genitori. Era stato provocato e ha perso la ragione, lui non è colpevole, lui è...-
-Signorina Hollis, purtroppo rimane il fatto che lui abbia ucciso un uomo e questo è un atto punibile con la galera. Su questo non possiamo fare niente, il processo con il pubblico ministero deciderà tutto- concluse spegnendo il computer.
-D'accordo, ma lui deve essere in grado di poter andare ad un processo. Un uomo gli ha spezzato le braccia per nessun apparente motivo e non è neanche stato portato all'ospedale. Pretendo di vedere Tristan Harvey in questo momento e poi portarlo in un ospedale, in modo che possa affrontare il processo- Callie alzò il mento in direzione dell'Ispettore come per sfidarlo a non permetterle questa richiesta. Morris sospirò e consentì con un accenno del capo.
L'Ispettore si alzò ed uscì dalla stanza, seguito a ruota da Callie, Madison e poi Jonathan.
Prima di arrivare alla cella, l'uomo comunicò a tutti gli agenti che la denuncia contro loro tre non era più valida e in più aveva chiamato ogni telegiornale, per fare in modo che non trasmettessero più l'annuncio dei ricercati.
Appena arrivarono davanti alla cella di Tristan, lo videro disteso immobile sulla branda che fissava il muro.
-Harvey, ci sono visite!- gli annunciò l'Ispettore ed aprì la cella, in cui entrò velocemente Callie. Jonathan e Madison decisero di lasciarli un po' da soli ed insieme a Morris se ne andarono.
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L'eternità di chi ama
FantasyDa un catastrofico incontro in un'oscura foresta, Madison Vallen e Jonathan Irven si ritrovano immischiati in rapimenti, agenti della polizia alle calcagna, una strana polvere azzurra, baci rubati e parole mai dette, segreti e bugie. In tutto questo...