I dare You

CAPITOLO 67

Hiiiiiii!!! Allora come prima cosa, spero che abbiate trascorso tutte una buona estate e a chi fosse tornata a scuola auguro un'in bocca al lupo per il nuovo anno! Forza e coraggio! ;P
In secondo luogo mi scuso per la centesima volta... ad ogni capitolo giuro a me stessa di aggiornare in tempi più brevi, ma ogni volta non riesco a tener fede alla parola data per via dei troppi impegni e del poco tempo a disposizione per scrivere... quindi scusate ancora! Aggiornerò quando mi sarà possibile! <3
E ora terza ed ultima cosa prima di lasciarvi alla lettura... (questo punto è dedicato a persone specifiche...):
Alle "simpaticissime" ragazze che con modi davvero poco carini hanno voluto farmi notare "quanto piena di errori" sia la mia storia, a mia volta ci terrei a far loro notare che no, non sono una scrittrice professionista, ma una semplice ragazza che ama creare. E che sì, sono pienamente cosciente della presenza di errori (molti di distrazione), che provvederò a correggere quando e se ne avrò voglia... nel frattempo mi sento in dovere di rassicurarvi; se tali errori vi causano così tanti problemi, siete liberissime di non continuare la lettura. Nessuno vi obbliga ...
Bom, scusate il piccolo sfogo.
Bisogna sempre distinguere tra critiche costruttive (ben accette) e critiche fatte tanto per ... "cagare il cazzo" come direbbe Corine! ;)
Love you,

Cory <3

09 Dicembre, Londra. La Villa.
(15 giorni dopo gli AMAs)

Corine's POV

<< Peperonata... >>.

<< Mmmh... >>, annuisco cercando di non scoppiare nuovamente a ridergli in faccia per la pronuncia adorabile che la sua voce acquista ad ogni parola italiana che elenca; << What else? >>.

<< Melanzana... oh! Matriciana! >>.

<< I can't believe it! The only words you know are about food! >>, esclamo divertita mentre sento le sue dita continuare a giocherellare con una ciocca dei miei capelli sparsi sul cuscino. Siamo sdraiati sul fianco uno di fronte all'altra, con le gambe attorcigliate le une alle altre per impedirci di allontanarci troppo sotto il piumone del vecchio letto di Liam.
Fuori piove come quasi ogni giorno qui a Londra e la pace che sento al momento nell'essere sdraiata qui sotto tra le sue braccia, entrambi nudi e dopo aver fatto l'amore... è semplicemente indescrivibile.
Sono passate circa due settimane da quella serata memorabile degli AMAs; due settimane in cui ho seguito i ragazzi in giro per Los Angeles e New York nei loro vari impegni, per poi tornare qui a Londra a sistemare le cose alla volta di Madrid.
Sono stata sempre dietro a Mary e Lou T. aiutandole dove potevo e quando non avevo niente da fare ci pensava Dan ad impegnare il mio tempo, organizzando uscite in pubblico tra me ed Harry...

Devo essere sincera; la cosa non mi è pesata affatto. Con Harry sto alla grande! Parliamo senza problemi di qualsiasi cosa, scherziamo e ridiamo ogni due minuti per sciocchezze ed il fatto di doverci tenere per mano o abbracciare davanti ai fotografi fingendoci una coppia non crea più l'imbarazzo che sentivamo... o meglio che sentivo all'inizio. Lo sento come il fratello che non ho mai avuto e penso che ormai la cosa sia reciproca.

L'unico motivo per cui queste uscite programmate dal management non sono sempre ben accette, è perché preferirei passare quel poco tempo a disposizione con Liam...

In questi giorni, mentre io andavo fuori a cena con Harry o a passeggiare in un parco circondati da paparazzi, lui si chiudeva in albergo o andava in palestra nell'attesa che tornassi da lui. L'unico momento in cui possiamo stare insieme senza problemi e preoccupazioni è la notte. Non c'è stata una sola notte in cui non abbiamo dormito insieme, incollati l'uno all'altra.
Il nostro rapporto, seppur in segreto, continua a crescere, ad approfondirsi e a migliorare sempre di più... e credo che ciò sia dovuto soprattutto al fatto che parliamo molto di più. Liam ha ideato una piccola regola che si è rivelata divertente e pericolosa allo stesso tempo; ogni giorno siamo obbligati a dare un'informazione in più riguardo noi stessi, che sia un dettaglio insignificante, come il soffrire il solletico sul costato da parte sua, o qualcosa di più intimo e personale, come il non aver mai festeggiato realmente un compleanno nel mio caso.