Dopo qualche secondo allontano il mio Nokia decrepito dall'orecchio e fingo di premere il tasto di chiusura.
<< What did they say?>>.
<<DIO!!!>>, il mio urlo interrompe la conversazione della boy band all'entrata, facendoli voltare verso di me con aria sorpresa e preoccupata. Non volevo gridare, ma non avevo sentito Liam avvicinarsi e restare dietro di me fino a quando non ha aperto bocca!
Da quanto tempo è alle mie spalle? Ha capito che stavo fingendo una conversazione immaginaria al telefono?
Porto la mano al petto e riesco a sentire i battiti accellerati del cuore petsino attraverso il pesante tessuto del giaccone nero che ho ancora addosso.
<< You scared me!!>>, ammonisco il cantante che ho davanti e che mi osserva incuriosito.
<< Sorry! I thought you had heard me! >>, si scusa mordendosi il labbro inferiore.
So per certo che sta cercando di non scoppiarmi a ridere in faccia e la cosa mi irriterebbe parecchio, se non fosse per il fatto che resto imbambolata a fissargli le labbra come una perfetta idiota.
<< No I didn't!>>, rispondo dopo essermi costretta a spostare lo sguardo dalla sua bocca agli occhi.
Alla luce calda e vermiglia del fuoco alle mie spalle, le sue iridi assumono il colore brillante e dolce del caramello tendente all'oro... forse era meglio continuare a fissargli le labbra...
<< Well, sorry again then! >>, mi sorride di nuovo...
<< So, what did they say? Can they pick you up here? >>.
<< ehm... yeah! My mom will be here in a minute! >>, rispondo senza rifletterci troppo; cos'altro avrei potuto dirgli?
<< Oh... ok! Great!>>, si affretta a rispondere e questa volta sono i suoi occhi a distogliersi dai miei, per soffermarsi sulla moquette color crema e dagli inserti dorati.
Vedo Paul apparire da dietro le spalle di Liam e venirmi incontro con in mano un cellulare.
<< I've just spoken to the man with the white moustache outside and I've told him to let your parents come in, so they can pick you up! They just have to tell him they're here for you!>>.
Lo ringrazio annuendo col capo e comincio a sbottonarmi il pesante giaccone per restituirlo al legittimo proprietario.
I miei abiti sono ancora bagnati, ma comincio ad avere caldo... molto caldo.
<< What are you doing?>>, mi chiede Liam fermandomi le mani.
<< I don't need your coat anymore. Thanks though! Oh... I'm sorry; The inside is completely wet!>>, perfetto! Gli ho inzuppato il costoso giaccone coi miei vestiti fradici.
<< Don't worry about that, but I think you should keep it on. Till your mom won't be here at least.>>, mi consiglia, ma mi lascia comunque andare i polsi, così che possa scegliere se continuare a sbottonarlo o meno.
<< No I'm fine thanks. I'm really hot right now!>>.
Non appena finisco la frase, mi sento una perfetta idiota e notando l'espressione divertita, ma anche un po' imbarazzata di Liam, ho voglia di sotterrarmi sotto questa fottutissima moquette all'istante!
<< I mean it's really warm in here!!>>, mi affretto a correggermi, pur sapendo che anche la prima frase era corretta. O almeno credo...
Insomma... è già capitato che usassi la frase "I'm hot" parlado con Linda, per affermare di avere caldo e non vi erano stati doppi sensi o malintesi. Ma questa volta è diverso. Quando si parla con dei ragazzi è sempre tutto dannatamente diverso!
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I dare You
ФанфикCorine; italiana, testarda, scontrosa e diffidente per via di un passato difficile e burrascoso... ma è anche coraggiosa oltre ogni limite, leale e pronta a tutto per difendere chi ama. Ha lasciato quel posto che qualcuno riesce a chiamare "casa"...