<< What are you talking about? >>, chiedo al manager pensieroso.
Questa la voglio proprio sentire! Vediamo che altro s'inventa sto' stronzo per farmi incazzare ulteriormente.
I suoi occhi, di un azzurro chiaro tendente al grigio mi studiano centimetro dopo centimetro con un'attezione meticolosa che mette a disagio. Che sta facendo?
Comincio a cercare un cenno di una qualsiasi risposta sui volti dei presenti, ma vi trovo solo confusione e curiosità.
In tutti tranne che in uno.
Louis.
Il corpo del ragazzo é rigido ed immobile, i muscoli delle braccia tesi per via dei pugni serrati lungo i fianchi. Rancore e rabbia ne induriscono i lineamenti fini del volto; ma c'è dell'altro.
Qualcosa si nasconde dietro quegli occhi che dal gelido colore del ghiaccio sanno trasformarsi nel blu profondo di un mare in tempesta... e quel qualcosa porta il nome di Paura.
Non so' come, ma più osservo il giovane dall'apparenza forte e spavalda e più mi accorgo di quanta insicurezza e terrore siano celati al suo interno.
Non conosco questo ragazzo, come non conosco nessuna delle persone che mi circondano in questo momento; ma se c'è una cosa in cui sono brava è l'osservare.
Quando sei costretta a crescere nella solitudine e nella paura, ti accorgi di quanto la capacità del capire uno sguardo e dell'andare oltre le apparenze possa salvarti da situazioni complicate e... "spiacevoli".
Negli anni ho imparato ad alzare lo sguardo da terra e ad osservare.
Ho imparato a fare attenzione ai gesti del corpo, anche a quelli più insignificanti, ma soprattutto ho imparato a guardare la gente negli occhi; perchè è lì che si trova il loro vero io.
Si dice che gli occhi siano lo specchio dell'anima... ed é vero.
Forse è per questo che osservo morbosamente quelli delle persone con cui mi relaziono, ma allo stesso tempo non permetto loro di fare lo stesso con me;
non voglio che qualcuno si accorga di quanto lacerata e logora sia la mia.
(Non odiatemi... è pochissimo lo so' e farò del mio meglio per continuarla al più presto!! Amargi tu odiami pure hahaha! <3 )
<< Well...>>, comincia finalmente a parlare Dan; << you could work for us!>>.
Eh?
<< You mean work for you? No thanks!>>, gli rido in faccia incredula. Non m'importa quanti soldi possa avere questo sbruffone! Se sono in questa situazione di merda è solo colpa sua ed il fatto che adesso stia cercando di offrirmi un lavoro per pena non posso proprio accettarlo!
Non voglio avere niente a che fare con questo tizio!
<< No, I mean for the band and why not? You need a job and considering the extent of the tour coming soon we'll need more staff>>.
<< Ehm.. the tour won't start until April Dan>>, lo informa Paul grattandosi la nuca con aria confusa.
<< Yeah but Patricia is pregnant and she has to be replaced soon or later. Plus, we've got a lot of things to do before April; promotions, interviews, conventions, photoshoots, the new fragrance! Should I go on?>>, ribatte il manager cominciando a contare gli impegni lavorativi della boyband con le dita di una mano e pronto ad usare l’altra per andare avanti.
<< So you want to replace Patricia with this girl that you don’t even know?>>, chiede Louis guardando dritto negli occhi il suo manager, anche se a giudicare dal tono di voce più che una domanda sembra un’accusa.

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I dare You
FanfictionCorine; italiana, testarda, scontrosa e diffidente per via di un passato difficile e burrascoso... ma è anche coraggiosa oltre ogni limite, leale e pronta a tutto per difendere chi ama. Ha lasciato quel posto che qualcuno riesce a chiamare "casa"...