CAPITOLO 45

302 12 21
                                    

Corine's POV

<< Trust me Cory! I know him better than you! >>.

Sarà passata almeno una decina di minuti da quando Harry ha posato cappotto e chiavi per sedersi al tavolo e discutere con me. Non importa quante volte mi ripeta che Liam non mi odia e che prima o poi smetterà di fare il bambino e tornerà di nuovo a parlarmi ... io continuo a pensare la stessa identica cosa; lui non c'era.

Harry non era presente quando al mio secondo turno ho deciso di rovinare tutto con la mia lingua troppo lunga!

Avevo bevuto certo! Ed il fatto che Liam avesse usato la scusa della sfida per tirare in ballo di nuovo il mio vero nome davanti a tutti, ha solo aumentato la mia voglia di sputtanare lui ed il suo maledettissimo comportamento contorto! Ma è stato il sapere che lui e la sua ragazza avessero fatto sesso nello stesso stanzino in cui eravamo stati poco prima a scatenare una ceca ira, tanto stupida quanto insensata ...

Lo sguardo di lei... il compiacimento e l'arroganza con cui lo ha detto, quasi come se volesse farmela pagare per qualcosa, non mi hanno fatto capire più niente!

Ed ecco che non appena ne ho avuta l'occasione ... ho tirato fuori quelle maledettissime foto!

Sapevo che Liam le aveva mentito a riguardo, e tutto ciò che volevo era farla rimanere di merda, ma ovviamente non ho pensato alle conseguenze che si sarebbero abbattute sul cantante.

Ricordo di aver pronunciato queste precise parole; I've never lied about yesterday's pictures...

ma ciò che è seguito dopo resta piuttosto confuso.

Ho l'immagine della tanto bella quanto stronza ragazza dal corpo perfetto e unghie smaltate, alzarsi e mollare una sberla al suo fidanzato, per poi sparire in mezzo alla folla;

ed infine gli occhi di Liam ...

Così scuri... così sottili ... così diversi da non sembrare nemmeno i suoi.

Mi ha guardata con un tale disprezzo ed una tale delusione da farmi rabbrividire e sentirmi una perfetta nullità... "Why?" é stata la prima parola ad uscire dalle sue labbra; un sussurro a malapena udibile, come la prima parola che rilascia un uomo appena colpito da un proiettile al petto.

Le parole che sono seguite invece... avevano tutt'un altro tono; " How could you do this to me? After everything that has happened! I thought you were different Corine! Really!! How stupid and foolish have I been!!", per poi alzarsi e lasciarmi lì su quell'enorme divano circondata dagli sguardi confusi ed estranei dei presenti e allontanarsi con un semplice "I'm done with you!" che mi ha colpita dritta alla bocca dello stomaco.

<< For the tenth time Harry... you were not there! >>.

Mi alzo dallo sgabello e vado al lavandino per lavare la tazza e le posate della colazione e sento che lui fa lo stesso venendomi dietro preparandosi di nuovo a ribattere, ma il suo telefono, fortunatamente, comincia a squillare.

<< Damn it! We haven't finished yet! >>, mi avverte facendomi segno di non fuggire e correndo a recuperare l'I-phone dal bancone.

Sembra pronto ad allontanarsi per rispondere, finchè i suoi occhi non si soffermano sul nome in sovrimpressione; << Oh well, well! Guess who's there? >>, e dal modo in cui la fossetta sinistra sbuca al lato del suo ghigno malefico ho già capito.

<< Now I'll tell him you need to talk with him! >>.

<< What???? >>.

Mi precipito a fermarlo, ma il telefonino è già al suo orecchio; << Liam! Wath's up?? >>.

I dare YouWhere stories live. Discover now