Chapter 1

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Chapter 1.

« Cosa ne pensi?» domandò Olivia facendo una giravolta su se stessa.

Era ormai passata mezz’ora da quando Audrey mise piede nel negozio. Olivia aveva provato almeno una decina di abiti a balze di vari colori, solo così Audrey li riusciva a distinguere.

Dal canto suo, però, annuì e convinse finalmente l’amica a comprare il vestito bianco a righe blu, il primo che aveva provato. Una volta che Olivia ebbe pagato uscirono insieme dal negozio sedendosi sulle sedie di ferro pitturate di azzurro del baretto al lato opposto della strada.

Andavano sempre lì, Olivia e Audrey. Era diventato il loro luogo di ritrovo, un posticino sempre poco affollato.

Audrey bevve un sorso di tè addentando il biscotto alle gocce di cioccolato.

« Questa sera c’è un’altra festa a casa di Shannon, ci andiamo?» domandò Audrey pulendosi la bocca.

Olivia sgranò gli occhi. « Stai scherzando?! I miei genitori mi ucciderebbero!» squittì. Audrey alzò gli occhi sbuffando.

« Che sarà mai? Sappi che io ci andrò con o senza di te, Olivia.» ribatté la bionda. Olivia si ritrovò ad annuire facendole la solita predica: non ubriacarti, non lasciarti abbindolare, non portare a casa ragazzi semi punk drogati e soprattutto “non tornare incinta”.

Audrey sbuffò, di nuovo, trattenendosi dall’urlarle contro.

Jace le aveva chiesto di passare a controllare la casa dove erano passati qualche sera fa, la festa sarebbe stato solo un diversivo.



* * *

I capelli di biondi di Audrey si muovevano su e giù seguendo i movimenti della ragazza che stava lentamente ballando tra la massa di corpi sudati e puzzolenti. Le fioche luci del locale le accecavano gli occhioni azzurri che all’impatto con la luce si socchiudevano per non ricevere fastidio.

Gli occhi iniziarono a brillare così voltò lo sguardo decidendo che sarebbe stato meglio bere qualche drink per poi iniziare la ricerca. Si fece spazio fino ad arrivare alla cucina.

Prese un bicchierino di vodka alla pesca mandandolo giù tutto d’un fiato. Quando si girò si scontrò con un ragazzino che all’apparenza sembrava avere sedici anni, sbuffò voltandosi.

« Sono Rhydian.» disse il ragazzo. Audrey sbuffò nuovamente. Spostò una ciocca di capelli dalla faccia portandola dietro l’orecchio destro. « Dove scappi?»

« Dove cazzo mi pare.» sbottò. Odiava i ragazzi impiccioni che non sapevano fare altro che abbordare, abbordare e abbordare per tutta la sera, se non altro anche durante il giorno.

Lasciandolo lì di stucco si immischiò di nuovo tra la folla per essere certa che non l’avrebbe seguita.

Sgattaiolò in giardino sistemandosi i  leggings neri, i piedi le facevano veramente male e si maledisse mentalmente per aver deciso di mettere le sue Jeffrey Campbell proprio questa sera.

Un ragazzo le passo un altro bicchierino che questa volta conteneva uno strano liquido azzurrino, alzando le spalle lo prese bevendone un sorso in seguito lo ripassò al ragazzo con il ciuffo verde.

Si levò gli stivaletti che lanciò dall’altra parte della staccionata bianca.

Salì sull’albero spostandosi attentamente sul ramo che si affacciava dalla parte opposta, saltò giù e velocemente si infilò e allacciò gli stivaletti malamente correndo il più veloce che poteva nel boschetto dove c’era stata la sparatoria.

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