Se vi va passate dalla storia che sto traducendo, si intitola Poison, probabilmente qualcuna di voi la conosce. Vi lascio il link: http://www.wattpad.com/story/13292792-poison-traduzione-italiana
Chapter 26.
Dopo che il corpo di Will fu sepolto, tutti tornarono a casa. Audrey aveva dovuto fasciarsi il piede anche se per sua fortuna era solo un taglio superficiale che non le avrebbe causato alcun danno permanente.
Dopo l’accaduto non aveva nemmeno chiamato Harry.
L’unica cosa che aveva in mente era come farla pagare a Sam Coff, voleva vederlo morto per mano sua.
Era il terzo giorno che si svegliava nel bel mezzo della notte urlando. Insieme ai suoi soliti incubi si era aggiunta la scena della morte di Will, la tormentava.
Ogni notte Jace si svegliava per andare a controllarla. Audrey provava a dormire, ma ogni volta che chiudeva gli occhi, il buio la risucchiava in un mondo dove lei non sarebbe mai voluta stare.
Oggi era il quarto giorno di tormento.
Audrey si svegliò di nuovo nel bel mezzo della notte svegliando Paige e Jace che si erano appena stesi a letto.
Facevano a turno per controllarla, la scena della morte del ragazzo l’avrebbe probabilmente tormentata a vita ed entrambi sapevano che la sua anima tormentata non avrebbe placato la sua collera fino a quando lei non avrebbe ucciso l’assassino di William.
Oggi che è il quarto giorno, Jace ha rinunciato. Aveva capito che la presenza di Harry l’avrebbe aiutata a scacciare gli incubi e se per far felice sua sorella doveva dare alloggio a quell’idiota di Harry Styles, lo avrebbe fatto.
Cautamente prese il cellulare della sorella cercando nella rubrica il nome del ragazzo riccio, una volta trovato premette sopra il contatto sperando vivamente in una sua risposta.
« Ehi piccola.» rispose con voce assonnata. Probabilmente lo aveva svegliato.
« Oh risparmiamelo, Styles.» lo schernì Jace disgustato. « Hai cinque minuti per portare il tuo culo qui.» lo avvisò.
« Che diamine vuoi Geeson?» borbottò Harry. Jace giurò di sentire il rumoroso sbadiglio del ragazzo.
« Per quanto mi costi ammetterlo, mia sorella ha bisogno di te.» mormorò a denti stretti.
« Arrivo subito.» e detto questo Harry chiuse la telefonata.
Fu proprio quando Jace vide il ragazzo riccio entrare dalla porta di casa sua pochi minuti dopo, che capì che forse in fondo lui ci teneva davvero a sua sorella.
* * *
Harry entrò nella stanza di Audrey avvicinandosi lentamente fino al suo letto.
La ragazza continuava ad agitarsi ed a mormore cose strane. Si sedette accanto a lei e dolcemente le spostò i capelli che si erano spostati sul suo viso pallido.
Audrey si svegliò di colpo spalancando gli occhi. Si sentì sollevata quando vide Harry seduto accanto a lei.
Presto il ragazzo si tolse le scarpe e si infilò sotto le coperte stringendo la ragazza a sé. Posò le sue labbra fredde su quelle di lei che accettarono il bacio disperatamente.
« È l’unico sogno che ho fatto in questi giorni.» sussurrò Audrey accoccolandosi contro il petto del ragazzo che pian piano si stava scaldando grazie al calore delle coperte.
Harry le lasciò dei baci sul capo spostando su e giù la mano lungo il braccio della ragazza. Sorrise quando sentì i suoi muscoli rilassarsi al tocco.
« Chi ti dice che stai sognando?» domandò.
«Perché la mia vita è un incubo.» spiegò. « Tu sei il mio sogno, una luce di speranza.» continuò sbadigliando.
Sentì il petto di Harry vibrare per la sua risatina.
« Come può un assassino darti speranza, Audrey?» domandò con voce roca.
Ed a questa domanda Audrey pensò bene.
In fondo non erano tanto diversi, ma questo lui non lo sapeva. E quando lo scoprirà? Cosa ne sarà di loro?
La ragazza chiuse di nuovo gli occhi e prima che la sua mente potesse pensare lucidamente per una risposta alla domanda, Audrey cadde in un sonno profondo.* * *
Audrey era finalmente riuscita a dormire.
Il piano di Jace aveva funzionato. Quella mattina, quando scese le scale e trovò i due innamorati seduti in cucina a bere una tazza di tè caldo, il suo cuore tornò a battere. Non vedeva sua sorella così presa a vivere da troppo tempo.
Con un sorriso smagliante sulle labbra li raggiunse. Abbracciò stretta a sé sua sorella e sentì un flebile grazie risuonargli nell’orecchio destro.
Cercò nello scaffale i suoi cereali e mise il latte a scaldare nel microonde solo per lui. Paige era andata a far visita a Will di mattina presto per non farsi beccare da Audrey, si sarebbe sicuramente sentita male.
Audrey si sedette sulla gambe di Harry, il quale le lasciò un lieve bacio sulle labbra che la fece sorridere.
Dal canto suo Jace prese la sua tazza ed uscì dalla stanza. Anche se con fatica, li avrebbe lasciati soli.
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Eccomi qui :)
Visto come sono stata svelta? Amatemi ahah
Questo capitolo non era in programma, ma ho deciso di metterlo comunque. Jace sta iniziando a capire che non deve intromettersi nella loro relazione, finalmente aha
Spero che il capitolo vi sia piaciuto :)
Aggiorno a 30 voti e 20 commenti COMPLETI ( non "continua", ":)", "bellissimo" o più commenti di una stessa persona.)
Ciao Ciao.
Monica x
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Shadow.
Fanfiction~ Shadow è come un'ombra e da essa prende il nome. Lei sta nell'ombra, vive nell'ombra e fa ogni cosa nell'ombra...