Chapter 11.

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Chapter 11.

Harry gettò la sigaretta nel portacenere di vetro prendendo un sorso di birra dal bicchiere che teneva in mano. Abbassò lo sguardo cercando di capire cosa stava facendo il suo amico al computer.

« Zayn hai trovato quei fottutissimi dati?!» sbottò Harry dando un calcio al muro nero dello scantinato del suo amico.

« Harry, cazzo, mi stai distraendo!» sbraitò facendo uscire una nuvoletta di fumo dalla bocca. Il ragazzo riccio si voltò in direzione della stampante da dove stavano uscendo dei fogli con dei codici.

Harry strisciò gli stivali fino al mobile nella parte opposta della stanza da dove prese i fogli appena stampati, il ragazzo moro glieli strappò di mano.

« È stato quell’idiota di Coff a mettere la bomba.» gli spiegò Zayn riferendosi a ciò che era successo pochi giorni fa. Se non fosse stato per Audrey sarebbero morti entrambi.

Harry mollò un pugno contro al muro. « Si è messo in contatto con qualcuno, ma non sono riuscito a capire chi.» gli spiegò di nuovo l’amico passando le lunghe dita sulle lettere stampate a caratteri cubitali. « Stanno facendo sul serio, amico.»

Il riccio annuì, dicendo all’amico di avvertirlo appena riesce a scoprire altro su cosa stava succedendo.

Uscì da casa di Zayn salendo in auto. E se lo stessero pedinando?

* * *

Era l’una e in punto e Audrey aveva appena finito di cenare al ristorante con i genitori di Olivia, la quale la aveva praticamente supplicata di venire con lei per non essere sola durante una delle solite cene di lavoro della famiglia Lancaster.

Audrey indossava un corto vestito nero a trapezio e delle semplici ballerine nere, il completo che le aveva scelto Olivia prima di incontrarsi.

La bionda si lanciò a peso morto sul letto levandosi le scarpe in modo goffo, quando rotolò su se stessa per cercare la bottiglia d’acqua accanto al comodino, trovò un foglio bianco spiegazzato. Era la lista di Harry.

Audrey si ricordò dello specie di patto con Harry, doveva leggere la lista. Afferrò il foglio con un mano aprendolo lentamente: c’erano scritte solo una parola oppure una frase per ogni riga sulla quale vi erano scritte le cose che piacevano o non piacevano al ragazzo riccio.

Mi piace come dici il mio nome.

Audrey sorrise per un attimo per poi passare il dito lungo la riga successiva, aveva una strana scrittura.

Odio quando mi dicono NO.

E quando lo lesse, Audrey non poté fare a meno di pensare a quante volte aveva detto no ad Harry ed ogni volta lui la aveva praticamente obbligata a fare ciò che voleva, era un tormento continuo.

Mi piacciono le auto, ucciderei seriamente qualcuno se mi rovinasse la mia.

Audrey passò altri dieci minuti a leggere la lista ed altri in meno per rileggerla due volte in più.

Ora sai più di quello che avresti voluto sapere, ti aspetto. Harry x

Nella mente le passò veloce l’immagine di Harry che le diceva di correre a casa sua non appena aveva finito di leggere la lista. “Anche se sono le due di mattina”, aveva detto.

Si rimise velocemente le scarpe correndo giù per le scale che portavano all’ingresso, uscì di casa cominciando a camminare velocemente lungo il marciapiede.

Arrivò con il fiatone a un isolato dalla casa del ragazzo riccio, lì cominciò a rallentare e si sedette sulla panchina per prendere fiato.

Dopo aver camminato per un quarto d’ora, raggiunse finalmente la casa di Harry. Suonò il campanello ed un ragazzo assonnato con i ricci spettinati le aprì la porta, vedendola sorrise.

Erano passati quattro giorni dall’ultima volta che l’aveva vista, era stata dura mantenere il patto. In una frazione di secondo l’attirò a sé baciandole il capo.

La prese per mano trascinandola nella sua stanza dove la fece accomodare sul letto accanto a sé. Audrey si sistemò il vestito che nel coricarsi si era leggermente rialzato.

« Audrey?» la chiamò Harry girandosi su un fianco per guardarla meglio. La ragazza si girò in risposta. « Dimmi qualcosa di te.»

Audrey sorrise. « Ehm…mi piace il tè…» sussurrò. Harry cominciò a giocare con i lunghi capelli biondi della ragazza.

« Solo questo?» domandò. Lei alzò le spalle in risposta.

Harry si alzò dal letto facendo comparire uno sguardo perplesso sul viso di Audrey. « Vado in bagno.» la avvisò.

Audrey si alzò da letto sedendosi vicino alla scrivania del ragazzo. La sua attenzione fu cattura da un libro posato in disparte, Orgoglio e Pregiudizio.

Lo aprì scoprendo una dedica scritta con un inchiostro nero sulla prima pagina, sopra di essa vi era una foto che raffigurava una donna con dei lunghi capelli ondulati scuri ed un sorriso davvero amorevole.

Posò la foto nel libro, ma prima che potesse voltare pagina l’oggetto le vene strappato di mano. Era Harry ed era visibilmente arrabbiato.

« Audrey chi cazzo ti ha dato il permesso di toccarlo!?» urlò Harry portando il libro dietro la schiena. Lo guardò spaventata allontanandosi.

« I-io…non sap-» Harry la interruppe gettando il libro a terra.

« Vattene Audrey!» disse indicando la porta.

La ragazza si avviò lentamente fuori casa per poi cominciare a correre velocemente fuori. Quando aprì la porta di casa aveva cominciato a piovere e lei era senza ombrello, si guardò intorno controllando che non ci fossero macchine.

Camminò lentamente fino al marciapiede per poi andare fino all’inizio della strada.

Raggiunse il marciapiede opposto ormai bagnata fradicia, prima che potesse avviarsi a casa sentì una porta sbattere ed il cuore le si fermò.

« Audrey!» sentì urlare. Si voltò e vide Harry dalla parte opposta che la stava fissando.

Corse indietro e quando i due si raggiunsero nel bel mezzo della strada, Harry la prese in braccio facendola girare su se stessa.

Lei sorrise e non avrebbe mai immaginato che quel bacio sarebbe stato così breve, disperato e impetuoso. Ne che avrebbe avuto il sapore del fumo, della birra e dell’alcol.

Si staccò lentamente lasciando lievi baci sulla bocca del ragazzo che al momento teneva gli occhi chiusi.

« Non lasciarmi.» sussurrò.

E lei non lo avrebbe lasciato.

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Ciao a tutte :D

Sto aggiornando con molta frequenza, spero vi faccia piacere. Anche questa volta dovete ringraziare Elisa che mi ha minacciata lungo le scale urlandomi contro, da ragazza calma e pacifica qual è.

Scusatemi se il capitolo è corto, il prossimo sarà più lungo. Finalmente Audrey ha letto la lista e Harry ha "lasciato intendere" che non vuole rinunciare a lei in nessun modo, anche se la loro specie di relazione non credo sia ancora iniziata visto che Audrey non ha ancora le idee ben chiare in testa.

Dopo questo mini poema, mi dileguo augurandovi un buon pomeriggio/sera. Come sempre aggiorno a 10 voti e 5 commenti :)

Ciao Ciao.

Monica x

Shadow.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora