Se vi va passate dalla storia che sto traducendo, si intitola Poison, probabilmente qualcuna di voi la conosce. Vi lascio il link: http://www.wattpad.com/story/13292792-poison-traduzione-italian
Ho messo il secondo capitolo della traduzione.
RIPETO, DI NUOVO, CHE CI SARA' UN SEQUEL DI QUESTA STORIA INTITOLATO SHADE CHE METTERO' UNA VOLTA FINITA SHADOW.
Sarà un capitolo interamente su Harry :) Buona lettura x
Chapter 36.
Harry uscì dal locale sbuffando.
Odiava aspettare e odiava ancora di più le persone ritardatarie.
Sua madre era tornata a Holmes Chapel, il suo luogo di nascita, questa mattina e sua sorella non si era presentata al loro solito ritrovo al bar.
Ma in fondo se lo aspettava, Gemma non era molto affidabile o almeno non tanto quanto lui riteneva necessario.
Si avviò verso la sua auto lasciando una serie di messaggi vocali alla sorella, probabilmente avrà dimenticato il cellulare in hotel come al solito.
Guidò per tutta la strada trafficata pensando a tutto ciò che stava accadendo.
La faccenda di Torres lo stava facendo diventare paranoico, gli stava rovinando l’intera esistenza.
Aveva passato interi pomeriggi con Zayn a cercare qualcosa che potesse ricondursi al piano dell’uomo.
Non avevano ancora trovato niente.
E poi gli mancava Audrey.
Non passava del tempo solo con lei da ormai fin troppo tempo e le labbra della ragazza posate sulle sue gli mancavano da morire.
Girò a destra su Malfire Bridge ed imbucò la strada esatta.
Frenò di colpo quando raggiunse il vialetto di casa della sua amata. Scese dall’auto bussando più volte alla porta e suonando il campanello ripetutamente senza sosta, non c’era nessuno in casa.
Audrey non aveva più risposto al messaggio che le aveva mandato e ciò gli dava molto fastidio.
La paura che le fosse successo qualcosa lo tormentava ogni singolo secondo che passava senza di lei, ed era anche per questo che aveva bisogno di vederla, per saperla al sicuro.
Rientrò nell’auto prendendo una sigaretta dal pacchetto che teneva nel portaoggetti. Presto la macchina si riempì di fumo.
Harry aprì di poco il finestrino facendolo uscire e poi si riportò la sigaretta quasi finita alle labbra.
Provò a richiamare Audrey, ma non ricevette risposta. Era palese che non era in casa, perciò decise di lasciar perdere e fare retromarcia.
Dopo cinque minuti di strada il suo cellulare vibrò e, sperando fosse Audrey, rallentò per rispondere.
Con un movimento svelto estrasse il cellulare dalla tasca dei suoi jeans leggendo velocemente il messaggio: era di Zayn.
da Zayn:
Io e Louis ti aspettiamo a casa mia, porta
il tuo culo qui.
Il ragazzo riccio ridacchiò lanciando il cellulare sul sedile accanto al suo.
Fece retromarcia imboccando una stradina deserta che portava alla casa del suo amico, abitava in luogo appartato dove regnava il più totale silenzio.
Fermò l’auto dietro un SUV grigio e con nonchalance spalancò la porta dell’abitazione di Zayn, entrandoci dentro con la seconda sigaretta tra le labbra.
Fece fuoriuscire il fumo dalla sua bocca buttandosi a peso morto sul divano del suo amico. Si fece passare da Louis una bottiglia di birra e l’aprì prendendone qualche sorso.
« Allora amico come va con la bionda?» domandò Zayn prendendo un tiro dalla sigaretta del ragazzo riccio.
« Si chiama Audrey.» mormorò civettuolo Louis « Non lo hai ancora imparato, Zayn?» continuò sghignazzando rumorosamente mentre prendeva una manciata di patatine piccanti tra le mani.
« Smettetela di fare le teste di cazzo.» rispose finalmente Harry, gettando la sua sigaretta nel portacenere a forma di pesce che Zayn si ostinava a tenere.
Faceva davvero schifo.
Zayn e Louis cominciarono a ridacchiare facendo sbattere le loro bottiglie di birra l’una contro l’altra.
« Per rispondere alla vostra merdata…» aggiunse Harry prendendo l’ennesimo sorso del liquido giallastro. « Audrey mi manca terribilmente. È da giorni che non passiamo del tempo insieme.» rispose alla domanda di Zayn deglutendo lentamente.
Louis cominciò a ridere facendo rovesciare il liquido contenuto nella bottiglia su tutto il tappetto di Zayn, il quale cominciò ad imprecargli contro.
Quando il moro ebbe finito di sgridare l’amico, si voltò verso di Harry dicendo quello che gli avrebbe dovuto dire prima. « Ammettilo Harry, ti manco portartela a letto…uhm?»
Harry si alzò in piedi sbattendo la bottiglia sul tavolino in mogano e con uno scatto si avviò verso l’appendiabiti dove vi aveva poggiato la giacca.
« Fanculo voi e le vostre merdate.» sbottò.
Gli dava fastidio quando dicevano cose del genere sulla sua ragazza e era più che certo che se lui avesse fatto la stessa cosa, loro non avrebbero tardato a stringergli le mani intorno al collo.
E cosa più importante, odiava essere tormentato da quei due idioti dei suoi amici.
« Styles, stai diventando schifosamente melenso.» lo prese in giro Louis mandandogli un bacio volante dal suo posto sulla poltrona.
Harry gli mostrò il suo dito medio facendo sbattere la porta d’ingresso dietro di lui.
Ritornò in auto, di nuovo, e partì nuovamente per la stradina. Doveva fermarsi in farmacia a prendere dei cerotti per Lena, la quale lo aveva stressato per l’intera settimana sul fatto che le servivano con urgenza.
Quando uscì dall’auto sentì il suo cellulare vibrare nella tasca dei jeans.
Lo prese inserendo il vivavoce per sentire meglio ciò che volevano dirgli, era un numero sconosciuto.
« Si?» domandò scocciato.
« Ciao Harry…»
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TAN TAN TAAAAN
Chi mai avrà chiamato Harry? Non aspettatevi buone notizie :P
Come avete potuto ben vedere in questo capitolo non compare Audrey e non ci sarà nemmeno nel prossimo (cioè...ci sarà in un modo strano ahha).
In questo capitolo succedono due cose che combaciano con il finale, qualcuno che riesce ad indovinarle? :D
Il prossimo capitolo sarà tutto dedicato ad Olivia se non per la parte finale che vi farà leggermente sclerare...o almeno così credo ahah.
Mancano 2 capitoli + l'epilogo e la storia terminerò :) forse la faccina felice non è del tutto azzeccata.
Aggiorno a 30 voti e 30 commenti COMPLETI ( non "continua", ":)", "bellissimo" o più commenti di una stessa persona.)
Ciao Ciao.
Monica x
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Shadow.
Fanfiction~ Shadow è come un'ombra e da essa prende il nome. Lei sta nell'ombra, vive nell'ombra e fa ogni cosa nell'ombra...