Shadow.

Epilogue.

Shadow.

΅΅΅

Epilogue.

~

Shadow è come un'ombra e da essa prende il nome.
Lei sta nell'ombra, vive nell'ombra e fa ogni cosa nell'ombra.
Nessuno è mai riuscito a scoprire la sua vera identità.
Perchè Shadow è un'ombra assassina, spietata e letale ed è così che deve restare, nascosta nel buio.
Perciò credimi, se non la vuoi incontrare lontano dal suo nome dovrai stare.

~

Harry gettò la sigaretta sulla pozzanghera che aveva bagnato il cemento, le goccioline scendevano per via di una piccola infiltrazione che scendeva dal soffitto umidiccio.

Si morse il labbro inferiore nervosamente cercando di non pensare al fatto che era venuto lì senza Shadow e che sua sorella era stata rapita da quel figlio di puttana.

Stava impazzendo, non era mai agitato quando doveva fare cose del genere, ma questa sera ogni secondo in più che passava gli metteva addosso sempre più ansia. Sentiva i battiti del suo cuore fino in gola.

Quando vide la sigaretta spenta la scalciò via torturandosi le dita delle mani da dentro le tasche del suo cappotto marrone scuro.

Si appoggiò ad una della tante colonne del parcheggio cercando di far passare il tempo senza angoscia.

Quando sentì un rumore di tacchi rimbombare, aprì gli occhi notando che una ragazza stava correndo verso di lui. Erano stati gli stivaletti a fare rumore.

Harry si staccò dalla colonna cercando di capire chi mai potesse essere venuto nel parcheggio chiuso, per lo più non vi erano dentro macchine. La cosa era davvero strana e inquietante.

Fu solo quando si accorse che la ragazza era Audrey che la raggiunse cominciando a respirare affannosamente per la paura.

Lei non doveva essere qui, avrebbero sicuramente preso anche lei se non si fosse messa al sicuro lontano dalla visuale di tutti.

« Audrey che ci fai qui?!» domandò Harry con un lieve sussurro disperato.

La ragazza posò una mano sulla sua spalla cominciando a respirare irregolarmente per lo sforzò dovuto alla corsa.

Harry la strinse a sé come se quel gesto facesse si che nessuno potesse portargliela via, ma sapeva che se lei fosse rimasta qui non l'avrebbe mai più rivista.

« La hanno presa, Harry!» disse cercando di riprendere a respirare con un ritmo regolare e stabile. « Gemma è in pericolo!» aggiunse.

La ragazza bionda si staccò da lui quando lo sentì tremare. Si fece più in là lasciandolo fermo immobile nel centro del parcheggio.

Harry sospirò. « Come fai tu a saperlo?» domandò, non sapeva davvero come spiegarsi tutto ciò che stava accadendo in questi pochi minuti.

Audrey ridacchiò leggermente assumendo un sorriso malizioso sul volto. Prese a girare intorno a lui scalciando qualche piccolo sassolino che incontrava lungo la sua strada.

Il ragazzo riccio la guardò con fare torvo seguendo i movimenti lenti dell'ombra della sua ragazza. Perché era così misteriosa?

« Mai sentito parlare di una certa "ombra", Harry?» domandò ridacchiando per le sue stesse parole. Lo stava mettendo alla prova e ci stava riuscendo bene.

Harry cercò di raggiungerla, ma lei con uno scatto svelto di spostò.

Il ragazzo imprecò in un piccolo sussurro e i suoi occhi si incupirono. « Arriva al punto. È pericoloso per te stare qui.» l'avvisò sull'orlo di una crisi isterica. Odiava essere sottomesso a qualcun altro.