Chapter 22.
La lezione di letteratura inglese non era mai stata così noiosa per Audrey.
Avevano cominciato a parlare di Orgoglio e Pregiudizio, ma la ragazza bionda aveva la testa altrove. Continuava a pensare a lui, solamente a lui e nel suo subconscio continuavano a girare immagini del ragazzo riccio con cui sperava di sistemare le cose il prima possibile.
Finita l’ora di lezione si precipitò fuori dall’aula diretta verso l’uscita, dove vide Rhydian poggiato ad un albero.
Evitò il contatto visivo stringendosi le spalle. Continuò a camminare dritto finendo con l’andare addosso ad uno studente. Quando alzò il viso e vide Harry le si bloccò il respiro per una frazione di secondo.
Il ragazzo si spostò continuando a procedere per la sua strada, arrivò fino all’albero dove era poggiato Rhydian e si aggiunse a lui portandosi alla bocca la sigaretta nuova che aveva precedentemente tenuto tra le dita.
Audrey lo guardò da lontano finché Olivia non la raggiunse portandola via per un braccio, l’avrebbe fatta stare meglio.
* * *
Audrey si sedette sul divanetto bianco del negozio con la borsa smeraldo di Olivia stretta al petto.
La sua amica si era messa a girovagare per il negozio un quarto d’ora fa ed ancora non era tornata, estrasse il cellulare sperando di trovare un messaggio o qualsiasi altra cosa, ma per sua sfortuna non vi trovò niente.
Olivia tornò con una decina di vestiti tra le braccia, ce n’erano di varie forme e colori. Ne lasciò uno vicino a Audrey e svelta entrò nel camerino pronta a provarseli uno ad uno.
Audrey si alzò prendendo con sé il vestito a fiori, era davvero molto carino. Trovò sotto di esso un leggero cardigan rosa che molto probabilmente Olivia le aveva abbinato al vestito. Bussò al camerino dell’amica passandole la borsa e velocemente le disse che ormai era tardi e che doveva tornare a casa da suo fratello che voleva portarla fuori a cena, per provare a farla sentire meglio.
L’amica la salutò con un veloce bacio sulla guancia e prima di uscire, Audrey pagò il vestito con i fiori senza nemmeno provarlo. Ad occhio sembrava la sua taglia.
Uscì dal negozio con la borsa bianca, con il nome del negozio scritto in oro, nella mano destra e s’incammino per il centro della città verso la fermata degli autobus più vicina.
Si fermò in un bar per prendere uno scatolino di caffè caldo e quando uscì dal locale non avrebbe mai immaginato che la strada sarebbe diventata meno affollata di prima, aveva perso l’autobus.
Si incamminò lungo la strada gettando lo scatolino di caffè vuoto in un cestino a lato del marciapiede su cui stava camminando.
Immersa nei suoi pensieri si scontrò contro una signora che girovagava per la strada con tantissime borse tra le mani.
Alzò lo sguardo per chiedere scusa e i suoi occhi quasi s’illuminarono nel vedere chi aveva appena incontrato.
La donna aveva i capelli scuri fino alle spalle e gli occhi verdi uguali a quelli di Harry, aveva lo stesso viso dolce della donna nella foto inserita nel libro “Orgoglio e Pregiudizio” del ragazzo.
Titubante la fermò un secondo. « M-mi scusi…» si scusò.
La donna sorrise correndo verso il taxi che si era fermato per lei poco più in là. Aveva perso la sua occasione di chiederle il nome.
Sperò vivamente di riuscire a rivederla uno di questi giorni.
Quando arrivò alla fermata l’autobus si era appena fermato. Salì sedendosi vicino al finestrino per poi voltarsi a guardare i passanti camminare.
Dopo una decina di minuti arrivò alla sua fermata e si avviò verso casa sua tremando per il freddo che era aumentato con il vicinarsi della sera.
Entrò in casa posando la giacca fredda sul divano dove al momento vi era coricata Paige intenta a dormire. Sorrise sparendo poi in camera sua.
Estrasse il cellulare dalla tasca trovando una chiamata persa di Rhydian. Molto lentamente premette sul nome del ragazzo salvato in rubrica e lo richiamò, curiosa di sapere cosa voleva dirle d’interessante.
« Ciao Audrey, grazie per avermi richiamato.» rispose alla chiamata Rhydian.
« Ciao. Dimmi…» commentò Audrey aspettando di sapere cosa voleva da lei il ragazzo.
« Si tratta di Harry…è lì con te per caso?» domandò il ragazzo. « Non lo vediamo da questo pomeriggio e non vorrei che gli fosse successo qualcosa…per la storia di Coff, hai presente no?» continuò.
« Non è qui…comunque non credo che lui voglia vedermi. Perciò hai sprecato tempo a chiedermelo.» lo informò con riluttanza. « Appena sai qualcosa ti prego di avvisarmi…ciao Rhydian.» e detto questo riattaccò.
Si cambiò in pochi minuti indossando il vestito a tema floreale che aveva comprato nel pomeriggio e velocemente scese le scale per raggiungere il fratello che la stava aspettando seduto sul divano con una scatola color panna in mano.
Quando gliela porse, Audrey sorrise aprendola e ci trovò dentro dei cioccolatini di vari gusti e forme.
Lo ringraziò posando la scatola sul tavolino del salotto. Lo prese a braccetto ed insieme uscirono di casa.
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Scusatemi per l'assenza, ma ho avuto una serie di problemi e mi era passata la voglia di aggiornare per vari motivi personali.
Ma ora sono qui :) il capitolo è di passaggio e noioso, d'altro canto spero vi sia piaciuto in ogni modo.
Volevo inoltre ringraziarvi per i voti ed i commenti dello scorso capitolo, avete continuato a sostenermi nonostante l'assenza.
In più siamo arrivati a 1000 voti! Cioè wow! Non mi sarei mai aspettata tutto questo successo! Ed è tutto grazie a voi!
Detto questo, ora vado. Aggiorno a 30 voti e 20 commenti :)
A presto :) Ciao Ciao.
Monica x
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Shadow.
Fanfiction~ Shadow è come un'ombra e da essa prende il nome. Lei sta nell'ombra, vive nell'ombra e fa ogni cosa nell'ombra...