Chapter 37.

11.3K 591 263
                                    

 RIPETO, DI NUOVO, CHE CI SARA' UN SEQUEL DI QUESTA STORIA INTITOLATO SHADE CHE METTERO' UNA VOLTA FINITA SHADOW.

Sarà un capitolo interamente su Olivia e forse riuscirete a capire meglio quel particolare collegato al finale :) Buona lettura x

Chapter 37.

Era stato tutto un terribile errore.

Quella sera al cimitero Olivia aveva per sbaglio colpito Audrey alla testa, con un vaso per i fiori, che doveva mettere sulla lapide della nonna materna.

Aveva sentito il rumore di un colpo di pistola e tutto ciò aveva annebbiato la sua mente, non riusciva più a pensare lucidamente.

Non appena vide qualcuno cadere a pochi centimetri da lei smise di pensare lucidamente.

Olivia, una volta accortasi chi aveva colpito, aveva portato la ragazza fino alla sua auto. Aveva guidato fino alla rispettiva casa e l’aveva fatta distendere sul suo letto.

Audrey non si svegliava e la mora fu grata di sapere che i genitori sarebbero stati via per qualche giorno per andare a far visita agli zii, le avevano lasciato una lettera attaccata al frigo dove la avevano spiegato il tutto.

La mora aveva lasciato l’amica sul letto aspettando ansiosa in un suo risveglio.

Ma questo era successo due giorni fa.

Olivia stava iniziando a perdere le speranze.

E se l’avesse uccisa? Non se lo sarebbe mai perdonato.

Ed ora che aveva scoperto che la sua amica è Shadow, la paura che un altro assassino potesse venire a casa sua per ucciderla lentamente e rivendicare Audrey, la tormentava.

Guardava spesso film thriller pieni di morti e ormai sapeva che per uccidere c’erano vari modi, sostanzialmente glieli aveva fatti conoscere Audrey quei film…che volesse darle un suggerimento?

Cercò di scacciare dalla mente questi pensieri avviandosi verso la sua cabina armadio. Prese un vestito nero a pois bianchi contornato da una cintura rossa che abbinò a delle ballerine del medesimo colore.

Entrò nel bagno sistemandosi per bene e poi uscì dalla stanza.

Scese al piano di sotto e si mise a cercare i muffin che sua madre aveva sfornato qualche giorno fa e che ancora non erano finiti.

Una volta trovati cominciò a smangiucchiarne uno alla vaniglia e con una tazza di caffè nella mano destra tornò al piano di sopra a controllare come stesse Audrey.

Stare con lei le mancava terribilmente.

Le mancava passare i pomeriggi insieme a lei a guardare Pretty Little Liars, le mancava il modo in cui ogni volta criticava l’insignificante sigla del programma e ancora di più le mancava la sua malsana voglia di mettersi nei guai.

Probabilmente non avrebbe dovuto lasciarla lì da sola nel bel mezzo dell’isolato Malfire Bridge, ma che altro poteva fare?

In quel momento non ci vedeva più dalla paura.

Scoprire che la proprio migliore amica è l’assassina più temuta della città non è di certo una cosa che succede tutti i giorni.

Una cosa a cui ti prepari psicologicamente prima che ciò possa accadere.

E Olivia pianificava sempre ogni cosa: aveva pianificato come si sarebbe vestita per l’intero mese, cosa avrebbe mangiato a colazione durante la settimana, quando avrebbe studiato, che lavoro avrebbe fatto, che vestito avrebbe messo al suo matrimonio, la sua damigella d’onore e a quanti anni avrebbe avuto un figlio per la prima volta.

Shadow.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora