Chapter 15.

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LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE ALLA FINE DEL CAPITOLO, PLEASE :)

Chapter 15.

Audrey scese velocemente le scale che portavano al seminterrato trovando tutti seduti sul divano ad aspettarla, li salutò e prese posto su una sedia accanto alla lavatrice.

« Allora, a quanto pare Coff cerca in tutti i modi di sterminare Shadow.» cominciò a parlare Jace. « Dobbiamo stare molto attenti, nessuno e ripeto nessuno può toccare mia sorella.» continuò.

« Mi pare ovvio, Jace.» biascicò Paige.

« Posso occuparmene io. Sono anni che aspetto questo momento.» disse Will facendo girare la pistola intorno all'indice. Audrey ridacchiò.

« No, venerdì sera entreremo in casa sua e finiremo il tutto come si deve.» spiegò Jace con un sorriso maligno sulle sue labbra. Audrey non poté fare a meno di annuire, non voleva che rischiassero la vita per lei.

* * *

Audrey stava aspettando Will ormai da dieci minuti e come al solito era sempre in ritardo. Si allacciò la cintura quando vide la sua figura uscire dalla porta di casa con due borsoni da palestra sulle spalle.

Jace aveva obbligato Audrey ad andare in palestra, quell'orribile luogo che lei si ostina ad odiare più di qualunque cosa. Il lato positivo è che avrebbe fatto boxe e non qualcosa di disgustoso come la corsa, lei odiava correre.

Una volta buttati i borsoni nel baule, Will si mise al posto del guidatore e accese l'auto che sfrecciò lungo la strada.

La palestra aveva un'enorme parcheggio, per tutta la durata del viaggio non aveva fatto altro che pensare alla riunione della sera prima. Per questo l'aveva mandata in palestra.

Audrey si caricò sulle spalle il borsone blu con dentro il suo cambio. Alzò lo sguardo per leggere il nome della palestra, ma non lo trovò.

Quando entrò nell'edificio si fermò accanto alla scrivania dell'ingresso dove una giovane ragazza con i capelli rossicci era seduta intenta a scrivere qualcosa al computer.

« Roxanne.» la salutò Will alzando la mano in segno di saluto. Lei sorrise prendendo un grande registro posato sulla scrivania. « Ho prenotato la palestra alle sei e alle sette.» la informò.

Lei annuì. « Ma certo. William la prima lezione è la tua e quella delle sette è per la ragazza. La farà con un ragazzo che frequentava la palestra un po' di tempo fa.» li avvisò Roxanne segnando qualcosa sul grande registro. « Mr. Jefferson deve andare via prima oggi.»

« Va bene.» annuì Audrey.

Quando si allontanarono dalla scrivania, Will salutò Audrey fermandosi davanti agli spogliatoi maschili.

« Puoi fare un giro. Basta che torni qui alle sette, poi quando avrai finito ti passerò a prendere.» la informò Will. Audrey annuì abbracciandolo per poi uscire dalla palestra con ancora il borsone sulle spalle.



Dopo aver preso un tè al bar ed essere passata da un piccolo supermercato per prendere una bottiglietta d'acqua ed un pacchettino di oreo, Audrey dovette tornare alla palestra perché l'orario del suo allenamento si stava avvicinando.

Alle sette meno dieci salutò Roxanne ed aspettò che segnasse sul registro la sua presenza alla lezione di boxe, in seguito si avviò negli spogliatoi femminili al secondo piano dove vi era la sala seconda sala di boxe.

Si infilò i leggings neri ed una magliettina grigia poi prese i guantoni blu che le aveva prestato suo fratello Jace. Li tenne in mano avviandosi verso un tavolo grigio che sembrava intonarsi perfettamente con le mura nere dell'edificio.

Seduto sul tavolo vi era un ragazzo che sembrava di aver già visto da qualche parte, Liam.

Il ragazzo la salutò e lei posò i guanti accanto a lui.

« Ehi Audrey! Cosa ci fai tu qui?» domandò Liam sorridendole. Era ovvio che lui era un regolare membro della palestra.

« Uhm...mio fratello vuole che mi eserciti per autodifesa...» balbettò. Lui ridacchiò.

« Bene. Posso aspettare che arrivi il tuo insegnate se hai bisogno di un po' di compagnia.» le propose.

« No grazie, ciao Liam.» lo salutò e poi lo vide andarsene.

Si voltò verso il tavolo per sistemarsi i guantoni. Se ne infilò uno nella mano destra lottando per riuscire a tirarlo su per bene.

Sentì un respiro caldo infrangersi sul suo collo e questo la rese agitata.

« Mr. Jefferson non c'è. Sarò io il tuo insegnante per questa lezione.» la informò. Doveva essere per forza un ragazzo e la sua voce gli era davvero familiare.

Si allacciò svelta il primo guantone e provò ad infilare il secondo, ma non ci riuscì. Si infilò la bottiglietta sotto il braccio tenendo il guantone sinistro messo in malo modo sopra la mano.

Quando si voltò non poté fare altro che rimanere sorpresa nello scoprire che il misterioso insegnate era Harry.





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Alloooora :)

Sono riuscita ad aggiornare nonostante la marea di impegni che ho oggi. Scusate se il capitolo corto e brutto.

Comuuuuunque...volevo informarvi già che ci sarà un sequel (continuazione) di questa storia. Mi serviva il vostro parere su una cosa: è meglio chiamarla "Shadow 2" oppure darci un'altro nome?

Aspetto il vostro parere :)
Aggiorno a 15 VOTI e 6 COMMENTI.

Ciao Ciao.

Monica x

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