Capitolo 23

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Grazie a dio Nathan è stato prelevato a scuola da mia madre alle 16, il tempo fuori non è dei migliori, una bufera di neve si è innalzata tra le strade ed è quasi impossibile uscire dallo Studio, era da anni che non succedeva una cosa simile quaggiù e i telegiornali ripetono che è meglio non uscire di casa per evitare certi pericoli.
Vado Nella stanza accanto per avere un o di tranquillità, ho bisogno di sentire la voce di Nathan e sapere che sta bene, il segnale risulta assente, mi sposto ma nulla, sono un po preoccupata, se è successo qualcosa? cerco di non pensarci e torno di là dagli altri.
Siamo tutti buttati sui divanetti nella stanza, Vanessa è sdraiata con la testa appoggiata su Denny mentre lui l'accarezza dolcemente, Riccardo accarezza i capelli di Ilaria accanto a se mentre io...... io non posso far altro che pensare al mio bambino e al fatto che non posso star liberamenre con Francesco che in questo preciso momento si sta sedendo accanto a me.
Frà: "ti vedo strana" esclama con voce bassa per evitare che gli altri ci sentano.
Io: " non è niente"
Frà: smettila di mentirmi... è per quello che penso?"
Io: no, cioè anche, nel senso che mi scoccia tenere nascosta questa cosa a loro, sono la nostra famiglia e mi sento di tradire la loro fiducia, poi sono preoccupata per Nathan, se non è arrivata mia mamma in tempo a scuola vuol dire che lui è ancora là impaurito..... e.. è tutto il giorno che le mie migliori amiche non mi parlano."
Frà: "mi dispiace, mi sento parte del tuo malessere e non voglio, nathan sta sicuramente bene non preoccuparti e parla con quelle due pazze, siscuramente non è nulla." sussurra accarezzandomi la guancia d'istinto per poi toglierla sbito dopo.
Resto a guardare la sua bellezza, la sua dolcezza, in ogni secondo della mia vita posso perdermi in quei occhi.
Alessio: "che state confabulando voi due? " urla ridendo dall'altra parte della stanza.
Ale: "Parlavano di chi dove lavare i piatti stasera" dice ridendo.
Frà: stavamo parlando del maltempo.
Ila: si come no.
Vanessa la fulmina con lo sguardo.
Ricky: amore?
Ila: Vanessa.
La mia testa non riesce a seguire nulla di ciò che sta accadendo.
Vane: Ila cazzo, stai zitta.
Denny: ma che cazzo state dicendo?
Vane: dovrebbe essere quacun altro a spiegare cosa sta succedendo.
Esclama voltandosi dalla mia parte.
Tutti ci guardano, non riesco a capire di cosa sta parlando Vanessa, del motivo del loro comportamento.
Io: non riesco a capire...
Ila: Pay di le cose come stanno una volta per tutte.
Io: Ma cosa....
Vane: parlo io? siamo incazzate ok? come puoi nascondere una cosa del genere a noi? come puoi non dire alle tue migliori amiche certe cose? credevi che noi non saremmo mai venute a sapere nulla? non siamo sceme.
Ila: abbiamo visto come vi guardate e sopratutto abbiamo visto la scena di questa mattina.
Non riesco più a parlare, resto come paralizzata a quelle parole.
Frà: guardate che lei non centra nulla EH!!!
Alessio: MA DI COSA STATE PARLANDOOOOOO ?????????????????
Vane: Alessio fatti i cazzi tuoi
Alessio: guarda che state parlando voi davanti a tutti, io sto solo ascoltando
Io: non volevo mentirvi, volevo semplicemente evitare che la cosa entrasse nella bocca di tutti.
Ila: ma noi non avremmo mai detto nulla e lo sai benissimo.
Frà: ZITTI TUTTI. è colpa mia, sono stato io a dirgli di non dir nulla, gli ho chiesto io se potevamo tenere la relazione nascosta. volevo evitare che succedesse come coi voi due, non posso tollerare il fatto che la gente la insulti solo perchè sta con me, gli ho chiesto di star zitta perchè volevo salvare la nostra storia sopratutto perchè stiamo insieme da poco ok? lei voleva dirglielo, poco fa mi ha pure detto che si sentiva in colpa... ve l'avremmo detto ma solo al momento giusto.
Chiedo alle ragazze di andar fuori dal salotto per parlare e chiarire la questione, gli racconto tutto, di ciò che è successo tra noi, chiedo scusa per il casino successo e appena finisco di parlare ci abbracciamo tutte e tre.
Non posso tollerare di litigare con le persone più importanti della mia vita, non posso perderle perchè senza di loro sarei come un fiore senza petali.
Torniamo circa mezz'ora dopo dai ragazzi, finalmente posso comportarmi normalmente davanti a tutti, mi siedo sul divano accanto a lui e mi stringe tra le sue braccia baciandomi la fronte, mi coccola fino allo sfinimento, mi fa sentire protetta e a casa tra quelle graccia enormi in cui sono intrappolata.
Alessio ci guarda sorridendo per poi Esclamare: "Chi l'avrebbe mai detto che Francesco si sarebbe innamorato seriamente".

"Ricomincio da me"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora