Capitolo 19

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è già Inizio dicembre In questi mesi abbiamo azionato il trasferimento da Francesco, la casa è molto spaziosa e graziosa, sono 2 piani con un grande giardino all'esterno, per fortuna ci sono 3 camere e io dormo in quella degli ospiti mentre Nathan ha una camera tutta sua, finalmente ha sconfitto il suo demoni ed è felice, un bambino come tutti, finalmente dopo tanto tempo ha smesso di soffrire.... io e Frà passiamo tutto il tempo a litigare per chi deve andare in bagno prima, per chi deve cucinare, per chi deve pulire o portare fuori il Cane, se ci penso mi viene da ridere perchè sembriamo una coppia sposata da anni.
Dopo aver rifirmato le carte per Nathan ho iniziato a cercare lavoro nei centri commerciali, almeno per guadagnare qualcosa ma niente da fare, ho fatto dei piccoli lavoretti di 2-3 in vari posti, animare le feste di compleanno, presentare vari profumi nuovi e incitare i clienti a compare, qualche soldo l'ho guadagnato ma non abbastanza per aiutare Francesco in casa.
Al mio compleanno i ragazzi avevano organizzato una piccola festa, torta, palloncini sparsi per casa, qualche birra, e senza immaginarlo mi avevano fatto dei regali, era da qualche anno che non ricevevo nulla, a parte i regali dei miei genitori, ma dagli amici non ho mai avuto nulla o almeno ho smesso di riceverli quando ho mollato la scuola e loro mi hanno voltato le spalle.
Torno alla realtà dopo qualche minuto, una pallina di neve è finita sulla mia testa, ero riparata dalla berretta di lana ma se scopro chi è stato rischia di ritrovarsi sotto la neve, anzi gliela faccio mangiare. Mi piego per raccogliere un Po di neve, faccio una piccola palla, non sento niente, i guanti mi riparano dalla sua freschezza e intanto un altra palla mi arriva addosso, di scatto mi giro e gliela lancio.
PAM! Beccato in faccia, il criminale che voleva bombardarmi di neve è stato messo k.o
Io: Moro ti sta bene, cosi impari la lezione
Frà: si Moro... Dopo questa diventano bianchi
Io: come mai da queste parti? non dovevi essere in studio?
Frà: non mi vuoi qui? no oggi abbiamo finito presto in studio, stiamo cercando di buttare giù idee per nuove canzoni.
Io: Sono stufa di vedere la tua faccia da psicopatico.
Frà: ma che amore
Io: vuoi interrompere il mio giro per il parco con il mio cagnolino? perchè se è cosi ti faccio sbranare da lui
Frà: Perchè invece non saliamo in casa, mi prepari uno spuntino e poi vai a prendere Nathan a scuola?
Io: nathan sta con Ilaria oggi e stasera dorme da Denny e Vanessa.
Frà: siamo soli soletti.
Io:Smettila
Torniamo in casa, il corpo gelido si riscalda a contatto con il pavimento di casa, grazie a dio è stato inventato il riscaldamento.
Pulisco le Zampe a Takagi e poi mi butto sul divano per guardare un po di tv prima di preparare la cena, Guardo Francesco che bene un goccio di acqua, mi chiedo se lui è felice, cosi, se gli va bene avermi tra i piedi oppure no, mi chiedo se gli ho rovinato il futuro e non riesco a trovare una risposta alle mie domande.... appena mi vede mi sorride, ha dei denti cosi bianchi che risplendono e quella leggera barba sul volto lo fa sembrare più grande, rispondo al sorriso mentre dentro di me qualcosa si smuove per la millesima volta.
dopo pochi minuti che appoggio la mia testa su un cuscino mi addormento in un sonno profondo, solo 2 ore dopo mi sveglio con una coperta addosso, e al calduccio, alzo la testa per vedere se è uscito, di spalle vedo francesco che è intento a scrivere, ho notato che quando pensa intensamente o dice qualcosa che per lui è importante si tocca il coppino, rimango li a guardarlo pensando alla fortuna che avevo quando era accanto a me, se ho fatto bene a lasciarlo andare oppure no, ho paura.... Paura di riprovare dei sentimenti per lui, ho paura di essere ferita un'altra volta ma sopratutto ho paura ad amare ancora qualcuno.
Frà: sei sveglia?
"Si" esclamo alzandomi per bere un goccio d'acqua.
Appena sono a pochi passi da lui noto il suo viso pallido, gli occhi stanchi, mi avvicino a lui e gli poso la mano sulla fronte.
Frà: che c'è?
Io: scotti, sei pallido e stanco, dovresti provare la febbre
Frà: non posso, non posso permettermi di ammalarmi ora capisci?
Io: si capisco ma sei malato, come puoi concentrarti?
Frà: hai ragione, vado un po a riposarmi nel letto
Io: dai vai, prova la febbre, intanto ti preparo qualcosa di caldo
Gli preparo una camomilla e gliela porto a letto, appena entro nella stanza vedo che è rannicchiato su se stesso con la coperta che gli arriva sotto il suo lungo naso, ha due occhioni lucidi.
Appoggio il vassoio sul comodino e guardo il termometro, 38 e mezzo.
Frà: non sono malato
Io: insomma, 38 e mezzo di febbre non è poco
Frà: che palle
Io: bevi e dormi!
Mi alzo di scatto per uscire dalla stanza ma una mano mi afferra.
Io: cosa c'è
Frà: vieni un secondo.
Faccio un passo indietro e mi avvicino.
frà: abbassati
Mi accuccio per ascoltare ciò che vuole dirmi, siamo vicini, il suo resiro caldo sfiora il mio volto, è cosi bello da ferire con un semplice sguardo, si avvicina pian piano al mio volto, siamo sempre più vicini.
Frà: resta.
Io: non posso
Frà: si che lo vuoi. smettila di scappare, di comportarti da bambina, non hai più 12 anni, sei grande abbastanza per affrontare la realtà.
Io: perchè dovrei? cosa mi assicura che non mi stai prendendo in giro?
Frà: ma smettila, non ho nemmeno la forza per prenderti per il culo
Io: non voglio ok? e ti prego sposta il tuo viso dal mio o almeno molla il mio braccio che vado.
Frà: Perchè?
Io: perchè ti odio, perchè muoio dalla voglia di baciarti, perchè quando sono vicino a te non capisco più niente....
Non mi lascia nemmeno finire di parlare che le sue labbra calde si posano sulle mie, dopo cosi tanti anni ribacio quelle labbra soffici, sorride leggermente dopo ogni bacio, è cosi dannatamente perfetto quando le sue labbra posano le mie, è cosi sexy sentire il suo braccio intorno a me che mi stringe.
Ho sempre avuto bisogno di lui e solo ora me ne accorgo.


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