Capitolo 2

789 30 0
                                    

È primavera, la mia stagione preferita, i fiori iniziano a sbocciare, le strade iniziano a riflettere i raggi del sole e il caldo pian piano sta tornando per far iniziare un'altra estate sperando che sia diversa dalle altre, vorrei un estate felice, piena d’energia, un estate indimenticabile.. può accadere? Spero di si…
Giro per il parco per far divertire il mio cane e poi per le 16 vado d’avanti a scuola per prendere il mio piccolo, cammino lungo il viale annusando il profumo dei ciliegi in fiore, mi stavo perdendo in quella bellezza che senza accorgermene il cane si slega e inizia a correre senza sosta.
Io: oh cazzo, torna qui subito!
Vedo che poco dopo torna indietro con un bastone in bocca e scodinzolante, mi abbasso per accarezzarlo e da lontano vedo arrivare verso di me un uomo con un cappello, pieno di tatuaggi e occhiali da sole neri.
Io: takagi non farlo mai più capito? Ho preso un colpo!
X: che ho fatto?
alzo lo sguardo e vedo quel sorriso impossibile da non riconoscere, mi alzo in piedi e scoppio a ridere come una pazza.
io: stavo parlando con il mio cane
taka: ah.... hai chiamato il tuo cane come me?
io: beh si, in tuo onore, non è figo per un cane?
taka: no, è bello lui però...
io: bella..
taka: è una femmina con un nome da maschio?
io: si non sapevo come chiamarla
Taka: no dai, ma chiamare un cane femmina con un nome maschile non si puòò, sei pazza..
Io: ma cosa ci fai a roma?
Taka: mi sono trasferito qui, con il cuore a pezzi ho lasciato la mia amata Milano, dopo l'addio ai Gemelli DiVersi avevo bisogno di cambiare Aria, intanto a Milano ci torno ogni fine settimana cosi Nicole sta con la sua Mamma.
io: uh non lo sapevo, la rottura dei Gemelli è stato un colpo al cuore per me.......
Taka:Comunque piacere Alessandro
Io:so chi sei comunque piacere Payton eeee... devo scappare scusa
Taka: spero di rivederti presto
Lo saluto e guardo l’orario, devo correre a scuola, devo muovermi se no nathan si preoccupa. iniziai a correre senza sosta appena arrivo mi fermo all’entrata della scuola insieme agli altri genitori, cerco di riprendere fiato in quei minuti e poco dopo sento qualcuno toccarmi la spalla e a mettersi a ridere.
io: quel “ti spero di vederti presto” è accaduto, non ho mai visto un Gemello cosi tanto come oggi
taka: fortunata
Io: aspetti nicole?
taka: yes, dato che monica è sempre impegnata con il suo lavoro lei vive con me
Io: quindi vi siete lasciati davvero..
taka: si, non andava per niente bene, ferivamo solo la piccola stando nella stessa casa, ma tu mi pedini?
io: se era la cosa giusta concordo con te, no non ti pedino magari è al contrario dato che io sono qui da prima, sto aspettando nathan
taka: tuo anni figlio? Ma quanti anni hai?
io: 23, ma è una storia lunga, è addottato
La campanella suona, i bambini iniziano ad uscire e verso di noi arrivano nathan e nicole insieme, non sapevo che erano nella stessa classe, non avevo mai visto alessandro da queste parti prima d’ora.
prendo lo zaino di nathan e lo abbraccio.
È il suo primo anno delle elementari, è una situazione strana la sua, non sorride quasi mai, non ama stare a contatto con le persone preferisce stare da solo, quando gli ho detto che iniziava la scuola l'ha presa in modo indifferente, le maestre mi dicono sempre che sta da solo, che non parla quasi mai, parla solo con una bambina, sorride solo con lei.
niky: papà conosci la sua mamma?
taka: l'ho conosciuta ora
io: tu saresti l'amichetta di nathan, che bella bimba
Niky: siii grazie zia, sapete che siamo molto amici?
taka: la mia piccola sta crescendo!
per il resto dei giorni era sempre cosi, ci trovavamo d’avanti a scuola e magari andavamo tutti insieme in gelateria, facciamo varie passeggiate a chiacchierare, il nostro rapporto cresceva, l’amicizia tra uomo e donna iniziavo a conoscerla davvero.
In questi anni da quando ho adottato Nathan se ne sono andati tutti, gli amici, le persone care che avevo vicino, ho solo le mie Donnine e ora Alessandro.
Come ogni pomeriggio portiamo i bambini al parco, ci sediamo sul tavolo da pic-nic e iniziamo a parlare del più del meno come sempre, le giornate in sua compagnia sono più fresche, più belle, giorno dopo giorno gli ho dimostrato che non mi interessa se è famoso, se ha i soldi, gli ho dimostrato che può fidarsi di me, che nonostante tutto io ci sarò per lui e per sua figlia e che l’amicizia vale più di tutto.

"Ricomincio da me"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora