Ci troviamo a faccia a Faccia, non riesce nemmeno a guardarmi negli occhi, fa un passo in più per abbracciarmi ma indietreggio leggermente, non voglio, sopratutto ora, morirei del tutto.
Il silenzio regna nella stanza, la segretaria ci guarda perplessi ma appena nota che l'aria sta diventando nera abbassa lo sguardo sui foglio.
Frà: mi dispiace
Io: "Sai dire solo questo?" dico incrociando le braccia per dimostrare sicurezza.
Frà: io non volevo, ero ubriaco, questa mattina mi sono svegliato e non ricordavo niente.
Io: allora cosa devo fare? fidarmi? se ogni volta che ti ubriachi finisci a limonarti una sconosciuta allora vaffanculo eh
Frà: oddio ho sbagliato lo so e non posso tornare indietro ma io tengo davvero a te, vuoi mandare tutto al diavolo per un semplice bacio?
Io: Semplice bacio? ma ti senti quando parli? ti prego stai zitto perchè stai solo facendo la figura del cretino
Frà: "senti ti stai arrampicando sugli specchi, mi scuso, ho sbagliato, sono un idiota ed ero ubriaco fradico, nemmeno mi ricordo chi era, magari me la sono scopata e non mi ricordo." dice ridendo con la speranza di sdrammatizzare.
Io: FRANCE' VAI AL DIAVOLO!
Urlo con tutta la mia ira, il mio viso è cosi rosso da farmi sembrare un peperoncino, prendo la mia borsa, appena lui tocca il mio braccio per fermarmi gli tiro una manata cosi forte da dimostrargli tutto l'odio che mi ribolle in sangue.
Corro verso la porta, appena esco picchio contro ad Alessandro che sta entrando, non riesco nemmeno a dirgli "Ciao", scappo più veloce che posso senza voltarmi, ormai io e le lacrime siamo diventate una cosa sola, posso trasformarmi in un mare in burrasca da un momento all'altro.
Il silenzio intorno a me si fa sempre più forte, mi siedo su una panchina al parco Sempione.
Invio un semplice Sms a Vanessa e Ilaria per dire che è tutto ok anche se in realtà non è cosi, so che sono in casa con l'ansia, so che aspettavano da un po un mio messaggio, spero di averle tranquillizzate almeno un po.
Sento dei passi verso di me, qualcuno si siede accanto, appena mi volto noto i suoi capelli spettinati, giubbotto nero e sorriso a 8390754 denti.
Io: alessandro...
Ale: allora? che succede?
Io: non ho voglia di parlare
Ale: sei venuta da roma fin qui e io ho detto agli altri che oggi sarei sparito per star con te quindi mi devi spiegazioni
Inizio a parlare a raffica senza sosta, gli racconto di ciò che ho visto e di ciò che ho sentito, sa come mi sento, sa cosa vuol dire perdere la persona che si ama per un errore.
Lui si è lasciato qualche mese fa con Michela, la sua Ragazza, ha trovato lei in un ristorante mentre si baciava con un altro, da quel giorno hanno tagliato tutti i rapporti, ogni cosa si è spezzata senza lasciare futuro.
Ale: io non voglio difenderlo ma credimi era davvero messo male ieri sera, nemmeno si ricordava chi era, continuava a chiamare la tipa con il tuo nome, ogni volta che Denny cercava di spostarlo lui s'incazzava alzando anche le mani.....
Io: e con questo?
Ale: con questo voglio dirti che lui non era coscente di ciò che è successo
Io: non riesco ale.... ora non posso perdonarlo, ora che le cose andavano bene ha rovinato tutto.
Ale: sai la differenza tra michela e Francesco?
Io: non ne vedo nemmeno una, due coglioni!
Ale: no bella, Lui non sapeva cosa faceva mentre lei si, lei sapeva benissimo che era tradimento, che mi avrebbe ferito davvero, l'ha fatto senza darci peso con la consapevolezza delle conseguenze.... non dico di perdonarlo, ci mancherebbe, la aspetta, lui ti ama davvero, prendi del tempo, noi tra 1 mese e mezzo torniamo a casa e ne riparlerete se vorrai.
Sprofondo in un suo abbraccio, cosi sincero e pieno di emozioni, lui è sempre pronto a confortare e ascoltare in ogni momento, lui è quel ragazzo che preferisce trovare la pace piuttosto di vedere una guerra tra persone che ama, lui è cosi dolce che può farti venire il diabete in un secondo.
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"Ricomincio da me"
Fiksi PenggemarChi l'avrebbe mai detto che sarebbe tornato un fantasma dal mio passato? Francesco Pierozzi, il ragazzo che ho amato da tutta la vita, l'unico uomo che mi ha dato la voglia di combattere per ciò che amo, lui, il ragazzino che un giorno mi rubò il cu...