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Ashley

"Hey puffetta,siamo arrivati."
Dice Tob al mio orecchio facendomi il solletico.

Apro gli occhi.Siamo arrivati.Città nuova,vita nuova.

Non faccio in tempo a finire il panino del bar dell'aeroporto che siamo già davanti al nostro nuovo appartamento.È piccolo,su due piani,con il giardino e un'altalena per Meredith.Entrano tutti,ma io rimango un po' interdetta sulla soglia.Mamma viene da me e mi abbraccia.

"Ti voglio bene e non permetterò mai a nessuno di farti del male in questa casa e finché ci sarò io."

"Grazie mamma,anche io ti voglio bene."dico a bassa voce.

Ad un tratto viene Meredith e con la sua piccola manina nella mia mi porta a vedere la nostra nuova casa:è molto accogliente,in stile rustico.La cucina è collegata alla sala da pranzo e al salotto perciò appena si entra lo spazio sembra enorme.Una scala di legno porta ai piani superiori dove ci sono la stanza mia,di mia sorella,di mio fratello e di nostra madre.In fondo al corridoio c'è un bagno.Un bagno.Dovrò fare la lotta tutte le mattine per entrarci prima di tutti.

Sistemiamo tutti i vestiti nei nostri armadi,quando abbiamo finito la mamma come al solito dà di matto perché non sa cosa cucinare. Non capisco questa sua fissa perché di solito cucino sempre io e nessuno controbatte.Adoro cucinare perché quando mangio sono consapevole di ciò che sto mangiando e di com'é stato cucinato e questo mi soddisfa assai.

"Mio Dio,non c'é niente nella dispensa!Oh ma il frigo è vuoto e spento!Adesso cosa facciamo!?"sembra una bambina quando fa così, ma mi fa ridere un sacco.

"Mamma,vado a fare un po' di spesa okay!?Stai calma."dico ridendo.

"Oh uhm okay...Tob accompagnala."

"Mamma io devo mettere ancora a posto i miei CD!"urla Tob dal piano di sopra.
Io i miei li ho già messi tutti a posto perché di vestiti ne avevo pochi,mentre di musica ne ho tanta.Oh se ne ho.La musica era ed é ancora la mia ancora di salvezza,quel pieno che riempiva il mio vuoto,il mio tutto.Lo è sempre stato e lo sarà fino a che non smetteró di respirare.
Fu nostro nonno a trasmetterci questa passione,soprattutto a me.Mi ha insegnato a suonare il pianoforte e il violino,mi ha insegnato a cantare,ad ascoltare ogni piccolo particolare di una canzone e a sentire le parole dette con il cuore.

"Non c'è problema mamma vado da sola."dico sbuffando per la lentezza di mio fratello.A volte mi stupisco del fatto che io sia sua sorella,siamo così diversi.
Poi vengono allo scoperto i ricordi,e mi viene in mente che in questa casa io non sono la sorella di nessuno e la figlia di nessuno.Ma non riesco a pensarla cosí,fa troppo male.Per me loro sono la mia famiglia,è così punto e basta.

"Okay ma fa' attenzione."
Sbuffo ed esco.Per essere settembre si sta bene,ho addosso solo la maglietta a maniche corte sopra,anche se dire 'maniche corte' é un eufemismo poiché ho addosso la maglietta di Tob,e io in confronto a lui sono una nana da giardino,a malapena gli arrivo alle spalle ed é alto 1,80 m.

Cammino un po' e dopo pochi minuti arrivo ad un minimarket.

Be',per una ministatura,ci vuole un minimarket.

Dio,no.Ora ci manca anche la mia coscienza!Sta' zitta.

Dopo altri battibecchi con il mio cervello entro dentro e vado alla ricerca degli ingredienti.Ho deciso di fare una torta salata, perciò ho bisogno di pasta sfoglia, spinaci,prosciutto cotto,panna e formaggio.

Prendo e metto tutto dentro al carrello,quando però mi accorgo che manca qualcosa.

La panna da cucina.È a temperatura ambiente,perciò mi sposto tra gli scaffali a cercarlo,e lo vedo.
A 300 metri di altezza rispetto a me.

La Ragazza Dai Capelli BluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora