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Drake

Non ho idea del perché io lo stia facendo,ma dentro di me so che posso fidarmi.Ho intenzione di dirle tutto,ho il bisogno,di dirle tutto.Lo so che probabilmente me ne pentiró, ma adesso sono deciso ad aprirmi a lei,a questa ragazza dai capelli blu che mi ha attratto dal primo momento che l'ho vista.

Faccio lo slalom tra alcune macchine,e ammetto che lo faccio soprattutto per sentire le imprecazioni di Ash e le sue braccia attorno alla mia pancia.

Arriviamo dopo una mezz'oretta nel mio posto preferito.È vicino al bosco,e si trova sulla sponda di un piccolo lago.È tranquillo e silenzioso,il luogo ottimo per stare in solitudine a riflettere.

"Dove siamo?"chiede lei.
"Vicino il bosco di Clarkstone."
"Ma..."
"Seguimi."le dico.Le spiegazioni le avrà dopo.Sbuffa e mi segue quasi correndo per la grande differenza della lunghezza delle nostre gambe.

Sposto tutti i rami lunghi e secchi e giungiamo in una piattaforma di roccia davanti alla piccola cascata del laghetto.Spesso quando vengo qui mi sembra di essere in un'altra dimensione,lontano da tutti.

Vado lentamente verso il bordo,e abbasso la testa per guardare giù. Fa sempre un certo effetto e,in questi casi,un pó di adrenalina non farebbe troppo male.
Lei mi raggiunge e osserva attentamente il paesaggio,gli occhi neri che scrutano ogni dettaglio.

"Mia madre si chiamava Elisabeth."dico ad un tratto.
Perché l'ho detto?
Lei mi guarda un pó stranita, ma continua a stare in silenzio,come se sapesse che dovrei continuare.Ed è proprio quello che faccio.

"Aveva lunghi capelli biondi e occhi azzurri chiari come il cielo d'estate... Era buona, gentile e sempre disponibile. Quando ero piccolo c'era sempre per me,soprattutto quando papà era a lavoro.L'amavo tanto,più della mia stessa vita,e quando ebbi dodici anni mi disse che avrei avuto un altro fratellino.Ero al settimo cielo,perché avrei potuto vedere mio fratello che veniva abbracciato dalla sua,dalla nostra mamma,gli avrebbe insegnato a camminare,come aveva fatto con me,gli avrebbe insegnato ad andare in bicicletta,a mangiare senza sporcarsi o a dipingere su una tela.Già, mia madre adorava dipingere,pensa che aveva una stanza tutta sua con i suoi dipinti e tutti i suoi colori,e lei me li mostrava,era felice di farmi conoscere un mondo così fuori dalla realtà ma al contempo così reale..."sospiro"Ma la notte in cui tornammo dall'ospedale, dopo che nacque Tommy,facemmo un incidente.Eravamo in un tunnel e..."

"Drake,basta."mi dice Ash prendendomi una mano"Non sei obbligato a dirmi certe cose,se..."

"No.Io voglio dirtele,ho bisogno."

Annuisce e mi guarda negli occhi,come per capire se stessi mentendo o meno.

"Eravamo in un tunnel,e l'auto della corsia a fianco andò a sbattere contro la nostra,più che altro alla portiera del guidatore,dove era seduta mia madre.È morta sul colpo,e io ero l'unico che non aveva perso i sensi,e la vidi,in terra e piena di sangue,i capelli,i vestiti,le mani.È  stato il momento più straziante della mia vita.Soprattutto perché non potevo fare niente per salvarla,mi sentivo impotente,e mi do tutt'ora la colpa della sua morte. L'unica cosa che potevo fare però era proteggere Tommy come avrebbe fatto lei,insegnargli io le cose che lei non potrà mai insegnargli e dare a lui tutto ciò di cui ha bisogno.Ringrazio mia madre,ma soprattutto Dio per avermi lasciato Thomas, perché mi ricorda molto lei,ed è come se l'avessi sempre vicino.E questo mi basta per andare avanti."dico e fisso una roccia per non far scendere le lacrime che si stanno accumulando.
Passano interminabili attimi di silenzio,prima che lei riprenda a parlare.

"Ti riferivi a lei,per la frase di prima intendo."dice.
Annuisco incapace di parlare per il magone alla gola.

"Perché... Perché hai voluto raccontarmelo?"chiede a bassa voce,forse per paura che dia in escandescenze.

"Non lo so."ammetto.Ed è la verità, non so perche abbia raccontato il mio passato ad una ragazza che conosco solo da un mese,ma è come se la conoscessi da sempre.

Invece lo sai il perché,ma non vuoi dirlo.

Perché non dovrei dirlo scusa?

Secondo te la prenderebbe bene se sapesse che l'hai seguita fino al cimitero come uno stalker psicopatico in piena crisi ormonale?

Ehm, no.

Ecco.

Beh,forse un pochino hai ragione.Lei sa che cosa provo,sa come ci si sente quando non hai più il calore di una persona che ami,quando ti senti vuoto perché ti manca sempre e costantemente qualcosa,quel qualcosa che non potrai mai avere.

Svolta lo sguardo in un punto indefinito del paesaggio,così mi concedo pochi secondi per guardarla.E il bello è che più la guardo,e più trovo qualcosa che mi piace;ad esempio,il suo piccolo naso all'insù, le guance accarezzate da una manciata di lentiggini,la bocca piena e dalla forma precisa.Starei qui ore con gli occhi puntati verso di lei,ma il mio orgoglio vince e sposto lo sguardo anche io.

"Insomma,sono una sconosciuta."
dice aggrottando le sopracciglia in un espressione troppo buffa che rende i suoi lineamenti ancora più infantili di quanto già non lo siano.

"Non è vero.Ti conosco più di quanto pensi."le rispondo tornando a guardare i suoi occhi neri puntati già su di me.

"E che cosa sapresti di me?"chiede ironica incrociando le braccia.

"So che quando sei in ansia arricci il naso in continuazione,so che quando sei nervosa ti tocchi i capelli,che quando hai fame muovi sempre la gamba destra e che quando sei in imbarazzo arrossisci giocando con le mani per non guardare negli occhi nessuno."dico tutto d'un fiato.

"C-cosa?Ma come...Sei uno stalker percaso?"

Oh,non sai quanto.

"No,mi piace osservare le persone e i loro comportamenti.Ad esempio,Alex quando è triste mangia sempre più Ketchup del solito.Invece Kim si gratta la parte sinistra del collo quando sta mentendo,e Mike beve meno acqua quando è arrabbiato."

"Sei strano forte."dice con un sorrisetto strafottente.Sbuffo e alzo gli occhi al cielo.È sempre così sgarbata?

"Comunque se vuoi posso aiutarti con italiano,dato che sei una frana."dice e scoppiamo a ridere tutti e due.In questo momento non sento più la mancanza di mamma,né la litigata con papà, né le rispostacce di Ash.Già, ho appena scoperto chi è la vera Ashley Granger.

Quando smette di ridere mi guarda intensamente,con quegli occhi grandi e scuri come due pozzi infiniti.Il cuore comincia a battere più velocemente del solito,ma cerco di non farci caso.

All'improvviso sento il bisogno di averla vicino,in tutti i sensi.Ho bisogno di sentire il suo profumo di lavanda,voglio sentire come batte il suo cuore,voglio sentire il suo respiro.

Così faccio una mossa azzardata,che potrebbe allontanarla ancora di più, o al contrario,avvicinarla.Mi avvicino a lei,e sotto il suo sguardo vigile le avvolgo la vita con le braccia e la stringo forte a me.Rimane una decina di secondi immobile come una statua di marmo,ma poi allunga le braccia e le avvolge al mio collo senza dire una parola.Ci stringiamo, come se la vita dell'uno dipendesse dall'altra.E senza accorgemene,inizio a piangere.Come un bambino.Un bambino che si sta aggrappando alla sua ultima via di salvezza.

Sbaaaaam! Vi è piaciuto?Drake si è rivelato uno stalker con i fiocchi eh hahahaha.
Comunque,tanto per ricordarvi,Mike è il ragazzo con i capelli rossi!
Regalino per il nuovo anno,ho aggiornato prima😘
Quindiiiii,alla prossima!
W i camaleonti,
Buon anno
India

La Ragazza Dai Capelli BluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora