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Drake

Mi siedo nell'ultimo sedile grigio e scomodo seguito da Alex che si siede dalla parte del finestrino sorridendo come un bambino.Non crescerà mai.

"Che divertimento."ironizzo alzando gli occhi al cielo.

"Hey!"mi sgrida dandomi un buffetto sulla spalla."Sicuramente mi diverto più di te."dice alzando un sopracciglio.

"Stà zitto."ribatto guardando anche io fuori dal finestrino.Il cielo è senza nuvole,limpido e caldo.Sembra estate.

"Comunque ho ragione.Sei sempre musone ultimamente."si lamenta fissando la fila di studenti della nostra classe che si spintona dentro l'autobus. Oggi dobbiamo andare in quella fottuta foresta a romperci i coglioni per tre giorni.

"Lo sai perché tengo il muso."rispondo a tono.Lui fa una smorfia di disapprovazione girandosi a guardarmi.

"Perché non vai da lei e le dici tutto quello che hai detto a me?Come ti fa sentire,come riesce a renderti felice, come..."

"No."ribadisco serio."Se le dico tutto,si spaventa e si allontanerebbe ancora di più.Devo fare le cose con calma,ha bisogno del tempo."finisco pensando all'ultima conversazione avuta con lei due giorni fa e al forte schiaffo ricevuto sulla guancia sinistra.Mi ha fatto male per tutto il pomeriggio.

Alex sbuffa e si gira nuovamente a guardare il finestrino.Appena vede una chioma blu,la indica con il mento e scuote la testa con fare sconsolato.

"Certo che siete strani.Si vede lontano un miglio che vi piacete ma continuate a stare lontano l'uno dall'altra."borbotta infilando le mani nelle tasche della felpa nera.
Continuo a guardare la ragazza mentre cammina verso il veicolo,con passo lento e deciso e lo sguardo basso.Tob ieri mi ha detto che anche lui la vede più triste del solito.Forse ho qualche speranza.
Entra e vedo che cerca qualcuno,e quando i suoi occhi incrociano i miei,li abbassa subito e si siede dalla parte del finestrino,sporgendo delle ciocche lunghe e blu che fanno capolino dalla spalliera.
Sbuffo sconfitto.
Spero tanto che la mia ragazza dai capelli blu ritorni.

Appena sono tutti seduti,la professoressa ci fa alcune raccomandazioni che io non ascolto,e partiamo sotto lo sguardo divertito di Alex che non fa che sorridere.Prendo le cuffie e ascolto tutte le mie canzoni, chiudendo gli occhi e rilassandomi.

Due ore,tre sbadigli e infinite battute di Alex dopo arriviamo in un parcheggio davanti al confine di una foresta di alberi alti e con poche foglie.Ci sono un paio di gradi in meno rispetto alla città ma si sta comunque bene.Il guidatore ci avvisa di scendere e noi usciamo dall'autobus con le nostre borse piene zeppe di roba.
La professoressa ci guida su un sentiero sterrato e si ferma un paio di volte per contarci,alzando il dito corto e affusolato.Svoltiamo a destra e ci troviamo in una piccola distesa di erba,con un falò spento al centro e le ceneri sparse intorno.È accogliente,sicuramente meglio di come me l'ero immaginato.

"Wow,è bellissimo!"squittisce Kim esaltata da qualche parte dietro di me.Non ho idea di come faccia ad essere sempre così iperattiva.

Sempre seguendo gli ordini della professoressa ci appostiamo l'uno accanto all'altro, e non so come finisco accanto ad Ash.All'improvviso iniziano a sudarmi le mani e il cuore inizia a galoppare dentro la cassa toracica come un cavallo imbizzarrito.

Stà calmo Romeo.

"Bene,adesso sistemate le vostre tende così potremmo iniziare a preparare qualcosa per il pranzo."annuncia la Mirtle stirandosi i pantaloni beige.

Prendo il libretto delle istruzioni dalla borsa per iniziare a montare il mio piccolo rifugio,ma appena sfoglio le prime pagine,inizio a non capirci un accidente.

Sbuffo buttando spazientito il libretto in terra,e cerco di incastrare i pezzi più simili.
Dieci minuti dopo finisco il mio lavoro,e sorrido sornione dopo essermi accorto che sono stato il primo ad aver finito.Ashley è ancora indietro,fa con calma sfogliando con attenzione le piccole pagine.Appena alza lo sguardo sulla mia tenda appena montata,sgrana gli occhi,per poi tapparsi la bocca.
L'ho costruita davvero così bene?

Continua a ridere sotto i baffi,fino a quando il limite della mia pazienza esala il suo ultimo respiro e metto le mani sui fianchi sbuffando.

"Si può sapere cosa c'è?"sbotto.

Lei mi guarda un secondo prima di riportare lo sguardo sul libretto delle istruzioni.

"Niente."scuote la testa nascondendo un sorriso.

"Dimmelo."dico innervosito.

"È solo che...Beh,l'entrata della tenda l'hai messa al posto del coprente per il terreno e i paletti li hai messi al posto dei fili di ferro."ridacchia.Il peso che sento dentro da troppo tempo si dissolve,pensando che finalmente ho risentito la sua bellissima risata.

Mi volto un secondo stranito per vedere se ha ragione,e in effetti la mia tenda è tutta sottosopra, un offesa per il creatore delle tende. Mi gratto il collo imbarazzato, e senza dire niente raccolgo lo stupido libretto e lo leggo cercando di arrivare ad una conclusione.
Ad un tratto sento qualcuno accanto a me.Mi volto,e appena vedo un paio di occhi neri mi blocco.Non siamo così vicini dalla nostra ultima discussione.
Allunga la mano e prende le istruzioni velocemente, senza guardarmi.Aggrotto le sopracciglia confuso,chiedendomi il perché delle sue azioni controproducenti.

"Ti aiuto solo perché voglio fare presto."mi spiega seria.
Annuisco e insieme iniziamo a rimontare la tenda in assoluto silenzio,con il chiacchiericcio degli altri ragazzi attorno a noi.

Appena mi guardo un pó intorno,scorgo Tob imbambolato a guardare un punto fisso davanti a sé, con un lieve sorriso sulle labbra.Seguo la pista dei suoi occhi,e mi accorgo che sta guardando Kim.La bionda è accanto a Sam,e sta ridendo forse per una battuta fatta dalla mora.Appena si accorge di essere osservata,si guarda intorno fino ad incontrare gli occhi verdi di lui.Si fissano intensamente quasi come se al mondo esistessero soltanto loro due.Come hanno fatto a capire che si amano?
Ma soprattutto, cosa provi quando ami una persona?

Sospiro passandomi una mano fra i capelli,e finisco di aiutare Ashley.Chissà se anche io guardo lei come Tob guarda Kim.
Per fortuna finiamo in tempo per preparare il pranzo,e seguiti dalla Mirtle ci dividiamo le postazioni per tagliare la verdura. Dato che a me tocca tagliare le zucchine,mi fermo davanti ad un ripiano in legno con il sacchetto delle verdure verdi. Prendo in mano il coltello,quando sento la sua voce.

"Quel coltello servirebbe a me."dice infilando una ciocca di capelli dietro l'orecchio. È così bella quando si innervosisce.

"Uhm,okay..."sussurro allungando la mano con l'arnese dentro.Lei lo prende,ma involontariamente le mie dita sfiorano le sue,facendola rabbrividire.Ritira la mano di scatto scuotendo la testa,e si dirige verso la sua postazione.

"Si vede lontano un miglio che vi piacete, ma continuate a stare lontani l'uno dall'altra."

BUONPOMERIGGIO!
OGGI DOPPIO AGGIORNAMENTO;-)
Spero che sia di vostro gradimento😊
Alla prossima,
W le foche,
India

La Ragazza Dai Capelli BluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora