La Ragazza Dai Capelli Blu

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Ashley

Mi tiro su il cappuccio del giacchetto e caccio le mani in tasca per nasconderle dal freddo pungente di dicembre.
Oggi è la vigilia di Natale,e tutte l strade della città sono gremite di persone indaffarate neglu acquisti dei regali all'ultimo minuto, come me.
Ebbene sì,mi manca ancora l'ultimo regalo,quello di Drake.Mi sento anche in colpa,perché nell'ultimo mese abbiamo passato quasi tutti i giorni insieme,non voleva che io rimanessi da sola neanche un secondo.Inoltre,non parlo con Tob da quel giorno ormai,ed è come se fosse lontano anni luce da me.Mi manca troppo,ma non devo essere io a chiedere scusa,non stavolta.
Svolto a destra e mi ritrovo nel viale principale,dove i bambini e gli adulti osservavano curiosi ogni vetrina dei negozi.Un bambino biondo un pó più in là tiene per mano un signore con un cappotto lungo fin sotto le ginocchia,e quando il suo piccolo indice indica una piccola macchinina rossa al di là del vetro,lui nega con la testa e trascina via il piccolo.Un malessere pesante come il piombo comincia a gravare sul mio stomaco,quando immagini molto simili si accendono davanti ai miei occhi come diapositive.Invece di un bambino biondo,c'era una bambina dai capelli nerissimi e gli occhi profondi,che teneva per mano un uomo sempre serio,che mi stringeva troppo se dicevo una parola che non andava bene.
Mi guardo terrorizzata intorno,aspettandomi di vedere un paio di occhi neri e un sorriso terrificante e affascinante allo stesso tempo.Ma non c'è,la via è ancora piena di gente.
Continuo a camminare immaginando le braccia di Drake che mi stringono,e un calore appagante scaccia via quasi tutto quel peso opprimente.
È da giorni ormai che mi chiedo come mai sento sensazioni diverse,perché ho sempre più bisogno della sua presenza, e questa cosa mi fa paura.Mi fanno paura anche i brividi alle gambe quando mi bacia la tempia,o il cuore scalpitante quando mi abbraccia inaspettatamente.Anche lui sente le stesse cose che sento io?
È tutto così bello,ma così dannatamente complicato.

Entro in un piccolo negozio all'angolo della strada,è silenzioso e non ci sono clienti.Una parete piena di scaffali riempie la mia attenzione,così mi sbrigo a curiosare tra i libri.Una settimana fa avevo scoperto che Drake leggeva di nascosto,così avevo pensato di regalargli un bel libro.Quando lo scoprii sul letto tutto preso a leggere L'Amore e altri effetti collaterali,sono scoppiata a ridere e ho smesso circa mezz'ora dopo,sotto il suo sguardo scocciato e imbarazzato.
Scorro con le dita tutti i titoli,dalle copertine polverose a quelle rovinate.In fondo al corridoio però, scorgo un piccolo libriccino con le pagine un pó ingiallite.Mi avvicino per vederlo meglio,riuscendo così a scorgere Il segreto dell'amore scritto con caratteri piccoli ma chiari,sulla copertina verde.Rimango interdetta con la mano sospesa a mezz'aria, non sapendo se Drake possa apprezzarlo.

"Ha bisogno di una mano?"

Sobbalzo sbattendo la testa al legno dello scaffale, e comincio nuovamente a respirare quando noto un ometto anziano con un bastone scuro nella mano destra,e un sorrisetto più furbo di quello di Thomas.

"Allora..."comincia avanzando verso di me zoppicante,"Vuoi una mano?"chiede.Scuoto la testa riprendendomi dallo stato di shock,e mi passo nervosamente una mano tra i capelli."Ehm...Questo libro è bello?"domando indicando la mia precedente scelta.Il vecchio ridacchia sbattendo il bastone in terra."Per dinci!Quello è il mio preferito...E se posso chiedere... È per lei?"alza le sopracciglia folte e bianche sopra gli occhiali grandi e spessi.Prendo in mano il libro,e scuoto la testa con un vago sorriso.

"No.È per il mio..."deglutisco."Amico."

Lui annuisce incerto,per poi alzare il bastone nella mia direzione e alzare gli occhi al cielo."Oh."sospira,"Lo conosco bene quello sguardo."si avvicina cauto per poi mettermi una mano sulla spalla dolcemente.Lo faceva spesso mio nonno.

"Q-quale sguardo?"chiedo stranita.Le sue dita affusolate stringono un pó la presa sul braccio avvicinando i nostri visi ancora di più.

"Questo sguardo."e indica con il mento barbuto i miei occhi,"È lo sguardo di chi è innamorato,ma che ancora non ha capito di esserlo."bisbiglia.Il respiro mi si mozza in gola con una morsa di ferro,e sento una scarica elettrica percorrermi la spina dorsale.