- Che cos' hai amore? È tutto il giorno che ti vedo strana. -, mi chiede Jake , posandomi un bacio sul collo , guardandomi dolcemente con i suoi occhi blu.
È vero, oggi sono stata sovrappensiero, perché dopo la nottata che ho passato , ho capito che dovevo riflettere bene prima di prendere una decisione così importante.
Così per tutto il giorno ho pensato, ho valutato e sopratutto ho cercato di capire che cosa provo per Jake, quando mi bacia, mi tocca.
E l' unica risposta che ho trovato, è stata: niente.
E al pensiero di stare con lui, come fidanzata, mi sento oppressa, legata e imprigionata in qualcosa che non desidero.
Sono felice che lui stia bene, voglio la sua felicità , però non provo attrazione, ne' passione , ne' romanticismo o amore per lui.
Niente di lontanamente vicino. Solo affetto, un grande affetto, da sempre, perché è una parte di me. Ma non posso andare avanti così, non posso costruire una relazione solo sull' affetto, non posso illudermi di pensare che quello che provo sia amore, perché per quanto gli voglia bene, non lo è.
Purtroppo lo so.
E non posso fingere che stare con lui sia giusto, perché sarei un' ipocrita, perché non posso vivere di apparenza o di speranza.
Speranza di amarlo almeno un decimo di quanto amo..
No, per troppo tempo mi sono illusa. Per troppo tempo, ho lasciato che il suo amore bastasse per entrambi.
Così facendo sto torturando lui e me.
E io non voglio ingannarlo, mai più.
Non avrei mai voluto farlo.
Eppure era così forte la mia voglia di essere amata e felice che ho continuato questa relazione.
E poi avevo paura, che lasciandolo, avrei perso tutto. L' unica famiglia che conosco.
Ma devo fare la cosa giusta.
Lo devo a entrambi.
- Jake.-, lo guardo negli occhi e lui mi sorride e mi sfiora una guancia.
- Pensi mai a com' era prima, quando eravamo solo amici?-
Jake mi bacia la mano.
- Amore, io sono sempre il tuo migliore amico, puoi parlarmi di qualsiasi cosa. Io voglio essere tutto per te, amico, amante, fidanzato... confidente.-
Deglutisco e cerco le parole.
- Jake, lo so, ma io intendo..-
Lui non mi fa finire e mi prende il viso con le mani e mi guarda con infinito amore.
E io mi sento una stronza.
- Emilia, tu sei la cosa più bella che mi sia mai capitata. L' ho capito che avevo solo quattro anni e ti sono stato accanto come amico per tutto il tempo, perché tu sei la mia luce, la mia ancora e quando finalmente anche tu ti sei innamorata di me e mi hai baciato, mi hai voluto, è stato il momento più bello della mia vita. Perché tu sei il mio più grande desiderio avverato, sei tutto ciò che ho sempre voluto.
Perciò no, non vorrei mai tornare ad essere come prima, perché io ti amo come non ho mai amato nessuna al mondo e mai l' amerò. Sei la mia anima gemella, tutto ciò che ho di più bello.-
Stringo le mani a pugno, fino a conficcarmi le dita nel palmo.
- Jake, anche tu sei una delle cose più belle della mia vita. Tu, Mark e tua madre, mi avete dato un motivo per essere felice, mi avete fatto capire cosa vuol dire essere amati e amare. Io vi amo con tutto il cuore, per me siete la mia famiglia. Siete tutto ciò che ho.-, una lacrima mi cade sul viso, perché è la verità.
Ed ho paura, come non ne ho mai avuta prima.
Paura di perderli, lui e Mark , di perdere la mia unica certezza. Le uniche persone che davvero tengono a me.
- Ehi, amore non piangere. Noi siamo una famiglia e lo saremo sempre.-mi asciuga una lacrima con il pollice.
Sento il cuore stringersi .
E prego che mi possa perdonare, che davvero mi voglia ancora nella sua famiglia, dopo che gli avrò parlato.
- Jake, io ti voglio bene, un bene immenso.-
- Anch' io ti amo Emilia.- , mi si avvicina per baciarmi.
Mi allontano di scatto.
- Che succede?-
Prendo un lungo respiro.
- Jake, io ti voglio bene, ma ho bisogno di tornare come eravamo. Solo amici.-, lo dico tutto d' un fiato, guardandolo negli occhi , perché non voglio sfuggire al suo sguardo , mi merito la rabbia, l' odio che vedrò. E deve anche capire che sono dannatamente sincera. E devo essere chiara. Non voglio fraintendimenti.
Soffro , perché ho paura di perderlo per sempre, ma ho bisogno che lui sappia la verità.
Ho bisogno che capisca.
Poi Jake scoppia a ridere.
Ride e ride fino alle lacrime.
Io lo guardo ad occhi aperti .
- Scusa, ma vorrei sapere chi ti ha detto di farmi uno scherzo del genere. Henry? Ian? Cavolo Emilia, e io che pensavo avessi qualche problema, magari con tua mamma, invece ..- scuote la testa divertito e mi attira a se' , baciandomi la tempia.
- Comunque è uno scherzo stupido.-
Io gli apro il mio cuore, sto come un cane per dirgli la verità e lui pensa sia un cazzo di scherzo?
Sento la rabbia ribollire in me.
Mi allontano di scatto e mi alzo in piedi, guardandolo negli occhi.
- Jake sono dannatamente seria. Non voglio più stare con te.-
Lui ammutolisce stavolta.
Allunga la mano e prende la mia.
- Emilia che stai dicendo? Che cosa vuol dire? Noi stiamo insieme da sempre ..-
- Jake, proprio per questo. Io ormai sono dipendente da te. Voglio stare bene, essere felice o almeno provarci. Tu sei sempre stato il mio scudo, ma io devo essere forte da sola, devo amarmi per prima . Devo fare il meglio per me stessa ed essere onesta sia con te che con me.-
Jake stringe forte la mia mano.
- Emilia, se hai bisogno di più spazio o di stare un po' da sola, okay. Non è un problema. Va bene. Capisco. Stiamo sempre troppo insieme. È normale volere i propri spazi.-, mi sorride fiducioso.
Allontano la mano da lui.
- Non è questione di spazi. Io voglio essere tua amica, non la tua ragazza.-
L' ho detto e mi sento bene.
È la verità. Finalmente.
Jake scuote la testa e si mette una mano sugli occhi.
- No. No. -
Toglie la mano e vedo che sta piangendo.
Si asciuga le lacrime con il dorso della mano.
Sento un nodo nel petto.
- Jake, ti prego.. io.. mi dispiace.., ma è la verità. È così che mi sento.-
Odio vederlo così. Vederlo piangere. Mi ricorda il funerale di sua mamma, le ore passate ad abbracciarlo perché gli mancava.
L' ho visto crescere e cercare di superare quel dolore o almeno di nasconderlo agli altri.
E adesso piange, per me che gli ho spezzato il cuore.
Lui mi guarda e stringe le labbra.
- Chi cazzo è?-
- Come?-, chiedo confusa.
- È quel Will? Ti piace vero?Vuoi stare con lui.-, la sua voce è rabbiosa .
- No. Will non c' entra niente.-, sono sconvolta.
- Certo , vorresti farmi credere che dopo una vita che stiamo insieme , tu mi lasci di punto in bianco, per stare un po' da sola, proprio quando arriva un ragazzo nuovo con cui ti apparti?-, mi stringe il polso.
- Mi prendi per un coglione?-
Io mi dimeno e con l' altra mano , mi libero dalla sua presa.
- Non ti lascio per Will, che oltretutto conosco appena. Voglio stare da sola. Non voglio mettermi con Will.-
Jake si alza e aumenta anche il tono della sua voce.
- Cazzate. -
Mi si mette di fronte , ed è molto più alto di me. Ma non mi intimidisce.
- Non ti dico cazzate. Non ho nessun altro. -
- Emilia, allora dimostramelo. Rimani con me.-
Si siede sul divano.
- Siediti. Fingiamo che non sia successo niente.-
Lo guardo sconvolta.
- Jake, ma mi ascolti?Non posso fingere che non sia successo niente , perché è successo qualcosa eccome. Io ti ho appena lasciato e non cambierò idea. Ti voglio bene, odio farti soffrire, ma ciò non toglie il fatto, che tutto quello che ho detto è la verità. Mi dispiace, ma è finita.-
È questa volta, quando lui allunga la mano, io mi allontano e mi dirigo verso la porta.
Basta assecondarlo o essere gentile.
Soffro, ma non posso per questo sottomettermi a lui, solo per farlo stare bene.
Perché per quanto vorrei stringerlo e dirgli che andrà tutto bene, che avrà sempre il mio affetto e rimarrà per sempre un pilastro della mia vita, non posso. Perché fraintenderebbe. Penserebbe che non sia sicura della mia scelta. Che sia malleabile, ma non lo sono.
- Emilia fermati. Cazzo, fermati.-
Ma io non mi fermo, vado verso la porta e la apro.
- Quando vorrai parlare con me, io ci sarò, ma non cambierò idea.-
- La cambierai eccome. Fidati.-, mi dice lui.
Mi volto e lo guardo.
- Jake, no. Stavolta devo seguire la mia testa e il mio cuore e mi dicono che non posso poi stare con te come vuoi tu. Ti voglio bene , ma è finita.-
Poi sento una voce alle mie spalle e la pelle d' oca sul braccio.
- Che succede? Tutto bene?-
Mi volto e vedo Mark.
No. No.
Jake mi guarda e non parla. Vuole che io abbia il coraggio di dirlo. Crede che non abbia le palle, che sia solo un mio piccolo capriccio.
Che con L' aiuto di Mark io cambi idea.
Ma sono loro due, questo perverso triangolo , l' amore che provo, che mi hanno ridotta così. Che mi hanno reso una bambola.
Una ragazzina che vive solo per loro.
Ma io non sono così. Non lo sono mai stata. Ho combattuto fin da piccola cose più grandi di me , ho imparato a badare a me stessa, quando gli altri bambini ancora non sapevano nemmeno allacciarsi le scarpe. E non posso rischiare di perdermi, di distruggermi per amore. Perché amo troppo e in modo sbagliato.
Devo ritornare ad essere la vera Emilia, quella coraggiosa e testarda.
Quella che è nascosta da qualche parte sotto la perfetta fidanzatina e la migliore amica .
Perché mi sono persa.
-Io e Jake ci siamo lasciati.-
Non riesco a guardarlo negli occhi, perché ho paura che capisca che c' entra anche lui. Che stare con Jake è sbagliato , se quello che provi per suo fratello è più forte dell' affetto .
Vedo le spalle di Mark irrigidirsi.
- Jake, rimettiti con lei subito. Perdonala se è successo qualcosa con Will, perché lei ti ama e se ha sbagliato è stato solo per troppa ingenuità.-
- Ma basta con questa cazzo di ingenuità.-, mi sento urlargli in faccia.
Ora lo guardo, perché nei miei occhi c' è solo rabbia e delusione.
- Secondo te deve essere per forza colpa mia se ci lasciamo?-
- Jake non ti lascerebbe mai, ti ama troppo. E solo per gelosia potrebbe arrabbiarsi con te , tanto da pensare di farlo. Ma cambierà idea. Voi due siete perfetti insieme.-
Nei suoi occhi vedo un' ostentata sicurezza, come se si ripetesse un mantra.
Perfetti.
- L' ho lasciato io, perché non voglio essere più la sua ragazza. Perché l' unica cosa che voglio è la sua amicizia. Ma non lo lascio per Will. Quel povero ragazzo non c' entra niente. Ci avrò scambiato tre parole. -
Mark si irrigidisce ancora di più e mi osserva, come se dal mio viso, potesse capire qualcos'altro .
- Continui a difenderlo. Perché? È lui la causa di tutto.-, Jake si alza dal divano e si dirige verso di me.
Sono in mezzo a loro.
Mark di fronte a me, con i suoi occhi neri che amo, che mi scrutano e Jake al mio fianco.
La storia della mia vita. La mia maledizione.
Faccio un piccolo sorriso per l' ironia della situazione e scuoto la testa.
- Jake, io non ti lascio per un altro. Ti lascio perché non ti amo.-
Jake ammutolisce e mi prende per un polso.
- No, tu non puoi farlo. -, nelle sue parole la disperazione.
- Emilia, imparerai a riarmarlo. Forse è solo un momento. Sei confusa.-, mi dice Mark.
Scuoto la testa.
Non capiscono.
Non vogliono capire.
Guardo la porta.
- Mark, non lo amo.- e cerco di fargli capire che è la verità. Terribile, cruda.
Non voglio dirgli che non l' ho mai amato, perché porterebbe ad altre domande, ma voglio che capiscano.
Il mio cuore non è un giocattolo di cui si sono perse le istruzioni.
Funziona, batte. Anche troppo forte.
Con troppo amore.
Solo che ha scelto lui per chi .
Mark ammutolisce e flette il collo.
Mi volto verso Jake.
- Non ti amo.-
E allontano il braccio dalla sua stretta sul mio polso.
- Mi dispiace.Se ti amassi sarebbe tutto più semplice.-, e apro la porta.
Mark la richiude con forza.
- No. Tu non te ne puoi andare. Tu non ci puoi abbandonare. Io non lo posso permettere. Cazzo Emilia. Non puoi farlo. -
Sento le lacrime minacciare di uscire.
Non ti voglio lasciare, mai. Ma devo. Perché è sbagliato questo amore. È sbagliato ciò che sento . È sbagliato che stia con Jake anche se non lo amo. È sbagliato che soffra più nel sapere di perdere te , che lui, che mi ha donato il suo cuore, quando tu l' hai solo distrutto.
Dovrei dirgli questo. Dovrei farlo, ma non posso.
Perché altrimenti rischierei di farli litigare e loro hanno bisogno l' uno dell' altro.
- Non vi abbandono, non lo farei mai, vi voglio nella mia vita, ma non voglio essere la fidanzata di Jake.-
Lo supplico di capire che per me loro sono tutto.
- No. Perché se tu sarai solo mia amica, poi ti dovrò vedere con altri, che staranno al tuo fianco, che ti avranno e io non lo posso sopportare. Io voglio che tu sia solo mia.-, mi dice Jake.
Scuoto la testa.
- Non posso esserlo. -
Passo accanto a Mark, per uscire.
E lui mi si avvicina e mi sussurra.
- Se te ne vai adesso , con noi hai chiuso. Non farai più parte della nostra famiglia. -
Alzo gli occhi e lui è su di me.
Sento il suo profumo, il suo calore.
Il mio stupido corpo trema per la vicinanza, per tutto ciò che mi provoca.
Perderò lui, per sempre. Perderò la mia famiglia.
- Non puoi farlo. Non puoi cancellare ciò che siamo.-, gli dico. Ora le lacrime sono cadute. Scivolano sulle mie guance.
Mi ha fatto la minaccia che più temp.
La cosa che mi spaventa di più.
- Si e lo farò. Non voglio, ma sei tu che lo stai decidendo. Spetta a te capire cosa fare.-
Guardo Jake, che mi osserva distrutto. Poi guardo Mark, vicino a me, teso e forte.
E poi mi ricordo come sono ridotta.
Sto male. Per tutta questa situazione. Ho perso peso e vomito... ogni giorno, ogni notte . Perché mi sento sbagliata, perché sto vivendo una vita che non voglio. Una relazione che non voglio più. E devo stare bene, migliorare.
Fuggire da loro due. Da quello che mi fanno provare. Da come mi annienti in loro presenza.
Così li guardò entrambi.
- Spetta a voi perdonarmi, perché vi sto facendo soffrire. Mi dispiace, sto male anch' io. Per me non è un addio, non lo sarà mai.Ma dovete rispettare le mie scelte.-e me ne vado.
Cammino veloce, mentre Jake urla il
mio nome sulla soglia di casa. Corro in macchina e infilo la chiave .
Non è facile, perché le lacrime offuscano tutto.
Singhiozzo mentre Jake sbatte al mio sportello con i pugni e le lacrime agli occhi.
Piango e le lacrime mi annientano, mentre apro il cancello, con il mio telecomando. Quello che solo i membri della famiglia Blackwood possiedono.
E poi lo osservo dallo specchietto retrovisore, immobile in mezzo al vialetto, con le braccia stese lungo i fianchi e il cuore spezzato , finché non vedo più niente, perché le lacrime annebbiano la mia vista. Guido, perché non voglio che mi seguano. E poi quando vedo un supermercato mi fermo e poi nel parcheggio piango.
E tremo. Sento il mio cuore frantumarsi, soffro come non mai. Mi sembra di spezzarmi in tanti piccoli pezzi. Mi accascio sul sedile del passeggero .
Adesso sono sola al mondo.
Ho perso le uniche persone che amo.
E l' ho fatto per mia scelta. Le mie braccia e gambe tremano, scosse dalle convulsioni.
Non respiro .
E nessuno mi può aiutare.
Ho sempre avuto loro e adesso non li ho più.
Sono sola.
È questa convinzione, questa certezza mi spingono a reagire. Faccio un respiro che mi provoca una fitta alle costole . Ma riprovo, piano e la seconda volta riesco a far entrare un po' d' aria.
Cerco un ritmo e l' ossigeno torna nei miei polmoni.
Smetto di tremare.
E mi guardo nello specchietto. Il trucco è colato . Prendo un fazzoletto dalla borsa che ho lanciato per terra e cerco di darmi una sistemata.
Mi osservo.
Desolata, rovinata e caotica.
Un casino eppure sono io.
E devo imparare ad amarmi.
Non sarà facile, ma me lo devo.
Per una volta devo scegliere me stessa .
STAI LEGGENDO
Senza limiti
Teen FictionLui rimase immobile a guardarla, il suo petto si alzava velocemente sotto la maglietta bagnata, i suoi occhi la fissavano come due braci incandescenti. La bocca leggermente socchiusa, in cerca di ossigeno. Eppure era lei che non riusciva a respirare...