Otto

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Jake mi tiene per mano , mentre entriamo nell' enorme parco della casa di Jade e spalanco gli occhi nel vedere che cosa ha combinato.
In mezzo al prato c' è un enorme complesso, con delle pareti scure spruzzate da schizzi di vernice colorata. Alcune parti sono coperte da una specie di tetto così da formare delle stanze, altre all' aperto . Alcune sono piccole, altri più grandi. Non hanno una logica precisa.
Sembra un labirinto.
La musica intorno a noi è rock, ma non così forte. Sul prato sono disposti dei tavoli con sopra un ricco buffet, con sushi, pizza, hamburger e tartine. C' è veramente di tutto.
Alla mia destra vedo un chiosco , dove un barista tatuato e con il petto nudo e un fisico scolpito , fa acrobazie con i drink.
-Okay, direi che Jade stavolta ha davvero dato il meglio del meglio del trash.-, mi sussurra Jake all' orecchio, poi prende un drink dal vassoio che ci porge una cameriera dipinta con il body painting da farfalla fosforescente. Sorride con il rossetto verde sulla bocca carnosa.
Mi sento abbracciare da dietro e mi volto, ritrovandomi faccia a faccia con una Jade felicissima.
- Allora?-, mi chiede , spalancando le braccia come a indicare tutto ciò che ha fatto.
- Quando mi hai detto che avresti fatto il paint party più esagerato di tutti i tempi, ero sicura che avresti fatto qualcosa di folle, ma questo è davvero pazzesco.-
Jade mi fa un sorriso che mi fa ridere a mia volta.
- Eh no amica, non hai ancora visto niente di niente. Questa è solo la punta dell' iceberg. Il labirinto è la vera chicca. - e nel suo sguardo vedo un luccichio pericoloso.
Alzo un sopracciglio.
- Devo avere paura?-
- Assolutamente.-
- Tranquilla amore, ti proteggo io.-, dice Jake baciandomi la tempia.
Jade alza gli occhi al cielo e mi tira per un braccio.
- Non ha bisogno di essere protetta. Si protegge benissimo da sola. Femminismo, indipendenza e parità sessuale. Ti dicono niente Jake?-
Io sorrido alla mia amica, mentre Jake prende un altro drink.
- Hey ragazze.-, la voce sensuale e lenta di Lydia mi fa girare e la vedo, con le braccia sui fianchi, i capelli sciolti e lucenti, e addosso un vestitino che lascia molto poco spazio all' immaginazione. È tutto bianco , due strisce le coprono il seno per verticale, molto poco per la precisione e si congiungono sotto la pancia; dove una minigonna bianca , fascia le sue gambe sode. È sexy e provocante, non certo pronta ad una sfida con i colori, in un labirinto.
Ma guardandomi intorno mi rendo conto che tutte le ragazze sono praticante nude, con pantaloncini striminziti e reggiseni bianchi, adatti a delle modelle di playboy, piuttosto che ad una festa dove si suppone ci si debba sporcare di colore i vestiti. Ma loro questo problema l' hanno aggirato, restando praticamente senza abiti.
Anche Jade indossa una mise non proprio comoda. Un abito bianco trasparente sulla pancia e sulla schiena, un tubino corto sul davanti, e lungo posteriormente fino a dietro al ginocchio . Il corpetto è a forma di cuore e i suoi capelli sono legati in uno chignon strategicamente disordinato, circondato da una treccia colorata che con le luci fosforescenti, assume mille tonalità.
È bellissima.
Lei e Lydia si guardano per decretare la più sexy della serata, io di certo non gareggio, con i miei pantaloncini di jeans e una t- shirt senza maniche bianca. Ai piedi un paio di converse e non sandali alla schiava che brillano, come quelli di Lydia.
Di certo sono più comoda, ma come sempre penso troppo e non mi ricordo che nella mia scuola, tra le mie amiche, nella mia vita, tutto ciò che mi circonda è più appariscente di me.
Lydia a un certo punto spalanca gli occhi come se avesse appena visto la casa andare a fuoco e distoglie lo sguardo critico da Jade.
- Quella zoccola.-
Temo ci stia per essere una rissa tra Lydia e Jade, ma poi fisso il punto che indica e vedo una ragazza con dei capelli rosa e un seno più prosperoso del normale, che prende le mani di Mark e se le preme su un seno.
Davanti a tutti, mentre lui è accanto al bar con una decina di persone attaccate.
Sento Lydia dire parolacce a non finire e Jade è ammutolita , cosa alquanto preoccupante .
Io osservo Mark che sorride alla ragazza, ma non come un ebete lobotomizzato dal seno procace, bensì sfottendola. Stringe un seno, lo massaggia e poi stacca la mano, le dice qualcosa all' orecchio con un ghigno sadico.
Lei sbianca.
Lui sorride e se ne va. Vedo la ragazza urlare qualcosa e dal labiale leggo un bel vaffanculo.
Questa scenetta fa scattare Jade.
- Quella Troia, cosa credeva di fare? Di irretirlo con un paio di tette finte? C' è di meglio in giro.-, guarda Mark e gli fa l' occhiolino, poi sculetta verso un piccolo palco al centro del prato.
Mark è così dannatamente sicuro di se' e incurante degli altri.
Fa quello che vuole, liberamente e dice quello che pensa. Se ne frega del giudizio degli altri, lui vive solo per stare bene.
Lydia è sparita e la vedo ricomparire accanto a Mark, che alza un bicchiere e
sorride a me e Jake.
- Benvenuti a tutti al party dell' anno. Oggi ci sbronzeremo, rideremo e faremo cose folli. Sarà un' esplosione di colori, vita, eccessi e passione. Voglio che esageriate, urliate , ridiate e vi divertiate. Voglio vedervi pazzi come non mai.-Gira su se stessa e indica il labirinto. Una musica tecno si accende in sottofondo.
- Quello è il labirinto. Ci sono stanze , corridoi e rientranze. È all' aperto e al chiuso. Niente è come sembra. - e fa l' occhiolino.
Poi sbatte le mani e un paio di ragazzi a petto nudo, con un papillon, portano dei cesti con delle buste.
- Dentro alle ceste ci sono le vostre munizioni. Sono palle di colore, strisce, tubetti e pistole per paint ball. Dovete colpire gli altri, dipingervi. Divertitevi ed eccedete. E adesso .. per rendervi più liberi...un giro di bevute per tutti.- nei suoi occhi uno sguardo malizioso.
E ci troviamo accerchiati da decine di sexy camerieri e cameriere coperti solo dal body painting. Vedo capezzoli camuffati da macchie di ghepardo e aculei .
Tutti porgono dei vassoi colmi di drink.
Poi una cameriera si distende sul bancone del bar e si deposita tra i seni , sulla pancia scolpita e tra le gambe dei bicchierini pieni di alcool e invita i ragazzi a bere da lì. E così in pochi secondi è circondata. I bicchierini vengono sostituiti uno dopo l' altro, mentre l' alcool scende a fiumi e i colori sul suo corpo vengono mischiati dalle mani in un estasi di vodka , lingue e bocche, che vi si appoggiano.
E mi accorgo che altri camerieri usano i loro corpi come vassoi.
- Allora, che dici beviamo qualcosa anche noi?-, dice Jake afferrando un bicchiere verde. Ha gli occhi un po' lucidi.
Direi che ha già bevuto un po', ma dopotutto siamo ad una festa e lui non è un alcolizzato, perciò penso solo a divertirmi.
Io lo seguo e sorrido.
- Alla goccia.- e inclino la testa, buttando giù il liquido fresco che mi fa pizzicare la gola e poi bruciarla.
Apro gli occhi e sorrido a Jake, che mi prende per la vita e mi fa volteggiare in tondo. Io rido e allargo le braccia.
Sento l' aria sotto le mani e mi sento libera, per un secondo.
Lui mi fa scivolare lungo il suo corpo che sento eccitato, ma io sono solo tranquilla e contenta di essere qui. Non c' eccitazione, ne ' niente di sensuale in me.
Lui mi prende il volto e mi bacia con passione.
Troppa.
Le sue mani si posano sul mio sedere e quella tranquillità di prima mi abbandona. Non mi piace. Non in pubblico, non adesso.Faccio per allontanare il viso , ma lui mi trattiene, stringendo i pollici sul mio sedere.
- Rilassati, sei così bella. Perché non andiamo un attimo in casa..-, mi sussurra all' orecchio.
- Io voglio provare il labirinto.-, gli dico, sforzandomi di liberarmi di lui, e mantenendo la voce calma,non mi ero mai accorta che fosse così forte.
Non ho paura di lui, mi fido, ma non mi piace essere costretta contro la mia volontà.
- Io voglio giocare con te , invece.-, nei suoi occhi una strana fiamma di possesso che mi fa innervosire.
Mi dimeno e cerco di guardarlo negli occhi. Lui lascia la presa con una mano e afferra qualcosa. Vedo che si tratta di un altro bicchiere , che si porta alla bocca e beve, tenendo sempre gli occhi fissi su di me.
Ha uno sguardo caldo ed eccitato.
Mi bacia con passione, infilandomi non so quanta lingua in bocca.
Sento il sapore di vodka liscia che penetra da lui a me, che mi invade e mi fa venire la nausea, perché mi ricorda tutte le volte che ho dovuto sentirlo su mia mamma ubriaca fradicia e quante volte i suoi capelli, i suoi vestiti ne erano impregnati , insieme alle lacrime e al vomito.
Sposto la testa e lui si avventa sul mio collo.
- Voglio averti sotto di me.-
Jake non è così.
Jake è dolce, rispettoso.
Perché si comporta in questo modo?
- Jake sei ubriaco.-, gli dico e afferro il suo braccio , per spostarlo, ma lui mi prende il polso e poi spinge il suo bacino contro di me.
Come se non avessi già capito quanto è eccitato.
- No, ho solo voglia di scoparti.-
Quelle parole, quegli occhi, quella luce che non ho mai visto in lui prima, o forse non ho mai notato, mi colpiscono al petto. Mi ricordano i ragazzi di mia madre, che mi bloccavano di notte quando ero una ragazzina, dicendomi la stessa cosa, pensando a me come un oggetto.
- Jake smettila. Siamo ad una festa e io voglio divertirmi.-, la mia voce è decisa.
- Perché con me non ti diverti?-, mi chiede rabbioso.
Sento il suo dito che mi percorre dal collo alla clavicola, fino al seno.
No con lui non mi diverto, per niente.
- Jake basta per favore.-, lo dico seria, non lo riconosco.
Lui non mi guarda in viso, ma sembra ipnotizzato dal mio seno.
E mi palpa .
La sua mano mi stringe forte, come se fossi una pallina antistress.
Ed è troppo. Non in pubblico, non se io non voglio soprattutto.
Gli tiro una spallata .
- Ti ho detto di no.-, gli sibilo davanti al viso. Lui mi guarda con i suoi occhi spenti.
- Che il labirinto si apra.- , urla Jade da qualche parte.
Jake mi fissa per un secondo, quasi non capisse cosa stia succedendo.
Come se tutto andasse troppo veloce per lui. E soprattutto non capisce perché io lo stia guardando così e non lo assecondi.
- Ma io voglio solo fare sesso con te. Sei la mia ragazza, sei mia. Sei la mia Emilia e io il tuo Jake.-, sembra un bambino e mi irrita. Perché io sembro solo il suo giocattolo.
- Non sono un giocattolo . E non rispondo a comando. -
Allunga una mano per afferrarmi.
- No, io adesso vado nel labirinto. Tu fai quello che vuoi.- e mi allontano da lui.
Mi volto a malapena e vedo che mi fissa il viso, poi i suoi occhi cadono sul mio sedere e lì si fermano.
È solo perché è ubriaco , è solo perché è ubriaco..mi ripeto.
Vado verso un ragazzo con il cesto.
Lui mi sorride sotto la sua pelle da serpente, dipinta su tutto il viso e il corpo e si piega per allacciarmi una cintura con tanti palloncini, stelle e altro oggetti. Ma appena si avvicina troppo, mi allontano e la lego da sola.
Ora non voglio proprio essere toccata. Voglio solo sfogarmi. Correre e sudare. Togliermi di dosso questo odore di alcool e le sue mani.
Quel Jake diverso.
- Cerca l' uscita e attenta a non perderti.-, mi dice con una luce strana negli occhi.
Intorno a me una decina di ragazze e ragazzi entrano dal piccolo cancello scuro.
Tutti ridono , ma lo sento a malapena sotto il rumore della musica techno che invade la zona.
Sento un piccolo scoppio sulla spalla e vedo Kayden del terzo anno,che ride sguaiatamente e corre verso destra. Mi tocco la spalla e trovo le dita blu.
Sento alcune risate, musica, vedo una ragazza con un costume giallo e i capelli macchiato di vernice blu,correre veloce , inseguita da due ragazzi. Mi vedono e mirano con le pistola verso di me. Afferro la cintura e prendo anch' io la mia pistola .
Mi colpiscono sul petto e sulla pancia, prima che io spinga il grilletto e spari colore giallo sulla tempia di uno dei due, poi mi volto e sparo sul collo all' altro. La ragazza corre verso di me e sento un rivolo di colore sulla guancia , appena mi colpisce, poi una palla di colore sullo stinco. È confusione pura, arrivano da tutte le parti. Mi volto e vedo le luci stroboscopiche girare e inquadrare un lato della stanza, poi i volti degli altri che diventano blu, i denti fosforescenti come i vestiti e le scarpe, con macchie di colore.
Una ragazza mi piomba vicino e mi tira una palla sul braccio, io mi volto e le sparo dritta sulla fronte. Il colore le gocciola sul viso truccato. Vedo le facce smostrate e divertite di due ragazzi. Lei mi guarda vendicativa.
Io corro via da lei, tutto velocemente, tra le luci che cambiano colore è il cuore che batte forte a ritmo della musica, giro un angolo, vado a sbattere contro qualcosa, sono un paio di ragazzi, sanno di birra, ridono, io vedo con la coda dell' occhio la ragazza e passo tra i corpi dei due ragazzi, mentre sento uno dei due che mi spiaccica una palla colorata tra i capelli.
Corro e respiro, supero due ragazze che si baciano in un angolo, sento un colpo sul ginocchio , guardo ed è viola, mi osservo intorno e noto un ragazzo con la faccia dipinta di blu e verde che ride. Mi avvicino e gli punto la pistola addosso, lui alza le mani in segno di resa e poi sento un altro colpo sulle costole, mi giro e vedo un ragazzo e una ragazza che mi lanciano altre palle. Sento sulla nuca un getto .
- Imboscata!-, urlo. E rido.
Mi hanno circondata.
Arriva la ragazza di prima, che viene colpita dai due ragazzi. Io allora mi giro verso l' altro e gli lancio due palle colorate che lo prendono sul petto, poi mi abbasso e colpisco i due ragazzi accovacciati che mirano al mio viso.
Mi sento tanto un' eroina dei film.
Tiro fuori la pistola, mi giro veloce, corro verso di loro, come un cowboy impazzito e poi con l' altra mano lancio un paio di palline colorate che gli distraggono, allora sparo.
La ragazza cade di sedere per terra.
Il ragazzo si tappa gli occhi.
La ragazza che prima mi inseguiva sta tirando palle di colore al ragazzo alle mie spalle.
Io sorrido e continuo a correre verso un corridoio all' aperto, sono circondata da cespugli. Sento l' adrenalina pompare a mille nelle vene.Vedo un cespuglio muoversi e mi sento afferrare. Mi allontano di scatto e mi trovo sommersa dal colore, corro a dritto , apro una porta e sono circondata da una decina di ragazzi e ragazze.
Un paio mi puntano la pistola contro. Alzo le mani per proteggermi il viso, ma non mi arriva niente.
Guardo, loro guardano me, poi la pistola. Io mi avvicino con una palla verde in mano e sbatto contro un vetro. Tocco con le mani e sono circondata. Sembravamo nella stessa stanza, invece ci separano delle pareti di vetro. Mi immagino Jade con un sorrisetto furbo. Niente è come sembra.
Vedo i ragazzi dall' altra parte circondati da altre persone che sono sopraggiunte, mentre io cerco l' uscita. Tocco le pareti, cercando un vuoto, ma niente. Poi vado con le mani avanti e perdo l' equilibrio, trovandomi per terra. Trovato.
Mi alzo.
E tra le luci stroboscopiche scorgo qualcosa.
Un altro corridoio. È coperto da alcune lastre scure, mentre alcuni punti sono scoperti e posso vedere le luci che provengono da fuori.
C' è una maniglia di fronte a me . Prima di aprire afferro la pistola.
Spalanco la porta con la pistola puntata diritta .
Ma non c è nessuno. Sono in una stanza vuota. Tutta nera, circondata da specchi. Alcuni riflettono solo la mia immagine, altri invece un corridoio .
Guardo fuori e punto la pistola per fare lo stesso scherzo che hanno fatto a me prima, una ragazza guarda nel punto in cui mi trovo, ma non me, come se non mi vedesse.
Mi sposto e nessuno mi segue con lo sguardo.
Batto al vetro. Si voltano verso il rumore, ma non capiscono chi l' abbia prodotto.
Io li vedo, ma loro no.
Non è così divertente e poi sono sola, perciò meglio se cerco l' uscita, quando vedo l' altra porta aprirsi.
Mi attacco al muro per non farmi vedere , e stringo tra le mani un palloncino, pronta a farlo scoppiare. La persona che è entrata è un ragazzo. Porta una canottiera bianca ed è ben piazzato.
Vedo i muscoli del collo tendersi.
Sento un formicolio lungo la schiena e nel basso ventre e prima che me ne renda conto gli piombo addosso e gli lancio il palloncino che gli scoppia tra le scapole.
Il ragazzo si gira sorpreso e mi punta un palloncino contro il viso. Io lo osservo, ma avevo già capito chi fosse appena entrato e il mio corpo l' ha riconosciuto dal primo respiro.
Poi guardo Mark negli occhi e faccio il mio sguardo da finta innocentina.
Forse non mi colpirà.
Vedo il muscolo accanto alla sua bocca rendersi piano. Si morde l' angolo del labbro e io stringo le gambe tra loro.
Lui fa finta di pensarci, poi prende il palloncino e me lo scoppia piano tra i capelli. Sempre guardandomi negli occhi e sorridendo.
Il colore mi cade sul viso. Sento il liquido che scorre sulle tempie e poi giù sulle guance e il collo, fino al seno.
Ma lui non segue la scia, i suoi occhi rimangono fissi sul mio viso.
Spalanco la bocca e afferro un paio di palloncini e glieli spiaccico sulle guance. Poi mi allontano e rido.
Ora è metà giallo e arancio. Vedo i suoi occhi scuri brillare al buio e sento un brivido di calore e adrenalina percorrermi le vene.
Lui vuole giocare e anch'io.

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