Jade si puntella sui gomiti e mi guarda con quelle sue ciglia folte e allungate.
- Posso giocare con te?-
- Eh?-, metto le mani dietro di me e mi allontano da lei, scivolando indietro nel materasso.
Sbatto contro la testiera del letto.
Lei si mette in ginocchio e appoggia le mani sulle cosce.
- E dai, truccarti, vestirti sexy, cose così. Sei sempre così precisina.Voglio vederti esagerata. Folle.-
Scuoto la testa.
- Ma anche no.-
Lei intreccia le dita sotto il mento, come una piccola ninfa e gira la testa osservandomi.
I capelli mossi le ricadono sulla spalla.
- Ho un paio di idee.-
- Nooo.-, le dico sillabando bene ogni lettera.
Si alza dal suo letto e si precipita nella sua stanza armadio.
Perché logicamente un armadio con sei ante non le bastava.
E ancora più logicamente, non ha nemmeno per un secondo preso in considerazione il mio no.
Io poggio la schiena contro i cuscini.
La sento rovistare e fare piccoli urletti.
Sono le nove di sera e io non vorrei fare altro che dormire, dato che sono tre giorni che passo le notti in bianco.
Dovrei essere tranquilla a casa da sola, senza la paura che qualcuno arrivi di soppiatto e mi faccia del male, invece è il contrario. Temo che il ragazzo di mia madre rientri prima del previsto, mentre dormo e finisca ciò che ha iniziato. E tutto perché io ho abbassato la guardia.
Per questo chiudo a chiave la mia porta, metto l' allarme in ogni punto della casa e tengo gli occhi sbarrati sul soffitto.
Sono una tale fallita.
- Allora , sexy angelo o diavolo seducente?-
Alzo la testa e Jade tiene sollevate due mise improbabili.
- Noooo.-
Jade apre la bocca per ribattere.
Poi però abbassa lo sguardo e fissa un punto imprecisato sul pavimento.
Tutta la sua maschera di ilarità crolla.
E finalmente non riesce più a trattenere ciò che la tormenta da qualche giorno.
- Perché hai lasciato Jake? -
Il suo tono è duro.
- Non lo amo.-
Alzo gli occhi e mi guarda.
- L' hai tradito?-
No, anche lei no.
Mi alzo in piedi, scendendo dal letto.
- Cavolo no. Anche tu no.Non sono andata con Will. È solo mio amico. -
Lei lascia cadere i vestiti per terra e poi si avvicina piano. Timorosa.
- Non ho mai pensato a Will.-
E mi guarda seria. Io mi irrigidisco.
- Vi ho visti, nel labirinto. Tu e Mark.-
Mi scappa un piccolo sospiro attutito.
Lei si ferma a pochi passi da me.
Tutto è chiaro adesso.
-Avevano le telecamere quelle stanze. L' intero labirinto. Per la sicurezza, questa è la scusa. E io spiavo.
Ho scoperto baci, tresche, sesso , mentre non credevano di essere visti. È stato divertente. Ma quello che più mi ha sconvolta, è stato vedere te. Voi due. Il modo in cui lo guardavi, come lui ti si è avvicinato. La vostra intimità. -
- Non c è nessuna intimità tra noi. Non c è niente tra me e Mark. Stavamo scherzando ed avevamo bevuto.-
Provo a difendermi, dire la verità e mentire allo stesso tempo.
-Cazzo Emilia, mi prendi per il culo? Ti conosco da sempre, la ragazza perfetta, sempre attaccata a Jake. Non ho mai creduto che fosse l' amore della tua vita. Era tutto troppo esageratamente perfetto. Dai eravate stucchevoli.Lui non era adatto a te. So che in fondo sei spigliata, allegra, viva e libera. L' ho sempre saputo. Ma solo quando ho visto i tuoi occhi in quella stanza con Mark, ho davvero visto la tua luce. Lì eri un altra. Lui ti rende tale. E non puoi negarlo. -
E io non lo faccio, perché è vero.
I suoi occhi chiari si rabbuiano.
Forse la sto perdendo.
Per i miei sbagli.
Lei si guarda le mani.
- Io non ho smesso di parlarti quando vi siete lasciati con Jake , perché ero dalla sua parte o perché temevo per la mia popolarità. L' ho fatto perché ero arrabbiata con te.-
Nei suoi occhi vedo il dubbio.
- Io ti ho vista nel labirinto con Mark. Il modo in cui lo guardavi, come ti si è avvicinato. La voglia, il desiderio che avevi di lui. E lui ti era davanti, ti stava per toccare. -
Io sbianco.
Sento le mie spalle alzarsi e abbassarsi velocemente.
Mi sento in trappola.
- E vi ho chiusi dentro appena ho visto alcuni ragazzi avvicinarsi, perché non volevo che ti beccassero così con lui, il fratello del tuo ragazzo e fossi fregata con Jake, con tutti. Volevo proteggerti. Ma non solo, volevo anche capire cosa c'era tra voi. Fino a che punto sareste arrivati.
Mi sono sentita stupida. Lui mi piace, ci ho fatto sesso, ti avevo raccontato tutto e tu probabilmente te la facevi con lui da sempre, alle spalle di Jake. Ecco cosa mi faceva incazzare.
Avevi sentito le mie storie su di lui e magari gliele avevi riferite. Sapevi quanto mi piacesse .Non riuscivo a guardarti in faccia, ma non avevo il coraggio di dirtelo. Ero furiosa.
È stato come se non ti avessi mai davvero conosciuta. Mi sentivo tradita. Da te. Da una delle poche persone , cazzo l' unica, di cui mi fido davvero.
Non riuscivo a guardarti in faccia.
Avevo bisogno di tempo.
Poi però appena ho visto quella scritta sul tuo armadietto, quella parola, mi sono incazzata nera, perché tu non sei una Troia. Cazzo.
Sei la mia migliore amica e ho capito che, se hai fatto qualcosa con Mark, c è un motivo. Non lo avresti mai fatto per capriccio o per provare un po' di adrenalina. Non avresti mai fatto del male a Jake. O a me.Perché vuoi bene a quei ragazzi. Sono la tua famiglia. Tu sei buona. -
Jade mi si avvicina sempre di più.
- E ho odiato quella persona che aveva scritto quella parola sul tuo armadietto, perché non ti conosceva . Non sa niente di te.Nessuno può farti soffrire perché tu sei la mia Emilia, e come tu sei sempre stata al mio fianco io starò sempre al tuo. Perché cazzo, nessun ragazzo, per quanto fico da far paura e arrapante, potrà mai dividerci. Tu vali di più.-
Mi fissa, con un sorriso timido sulle labbra.
Io resto immobile.
Mi sento esposta. Lei ci ha visti, ha visto la mia stupidità. Come io lo guardo.
Però mi vuole lo stesso bene.
- Mi sento così stupida. Sono una tale cretina. Io..-
Jade mi si mette davanti per guardarmi negli occhi.
- Che cosa è successo tra voi?-
Io non distolgo lo sguardo, perché voglio che sappia che le sto dicendo la verità.
- Niente. -
- Ti piace. -, dice con sicurezza.
-Da quanto?-
Guardo il letto, cercando una via di fuga. Parlare di lui mi fa mancare il fiato, mi sembra così sbagliato.
È il mio segreto, la mia vergogna, ma anche il mio piccolo sogno, quello che mi fa sorridere e vivere. Il mio peccato e la mia cura allo stesso tempo.
- Da un po'.-
Ma Jade non è una che molla.
- Cazzo Emilia, ti piace da parecchio vero? Da quanto?-
Alzo le spalle.
Dirle che mi piace da quando ho quattro anni è morboso.
E porterebbe con se ' mille altre domande.
Perciò mi limito a rispondere solo alla sua prima domanda.
- Si.-
Meglio non specificare.
Lei mi guarda, poi si passa una mano nei capelli .
-Cazzo . -
Poi si butta sul letto di schiena.
- E quindi lui non sa nulla dei tuoi sentimenti. Perché tu ti tieni tutto dentro. E ora cosa vuoi fare?-
Mi siedo accanto a lei.
- Dimenticarmi di lui. Voglio per una volta smettere di far girare il mio mondo intorno a loro.Basta Blackwood. Solo Emilia.-
- Ci sta.-
Poi si gira verso di me.
- Io non potevo vederlo negli occhi, ne' in viso lì nel labirinto, però so che ti si era avvicinato. Qualcosa vorrà dire. Forse..-
La blocco subito.
Non ho bisogno di illusioni.
- Era ubriaco. Si sarebbe avvicinato a chiunque. Poi si è anche scusato.-
Sento la necessità di sminuire la cosa.
So che non era ubriaco, ma fingere che provi qualcosa per me non mi fa bene.
Jade posa la testa sul cuscino, mi guarda come per carpire qualcosa dal mio sguardo.
Io mi sento esposta.
- Tipico di Mark. -
Poi si morde il labbro.
E fissa il soffitto.
- Scusa per non essere stata al tuo fianco quando ne avevi bisogno, solo per la mia stupida gelosia.Non me lo perdonerò mai. Non te lo meritavi.-
Io allungo la mano e con un dito le tocco la sua.
Poi lo ritraggo.
- Grazie per esserci stata quando ne avevo bisogno, perché mi hai voluto bene anche se avevi visto cose di me che non ti piacevano.-
Lei annuisce.
Non mi stringe la mano o altro.
Non siamo per i contatti fisici, probabilmente a causa delle nostre madri. Anche la sua non vincerebbe il premio come madre dell' anno.
Non ha mai dispensato carezze e coccole a Jade. Ne' conforto.
E noi siamo i risultati malsani di due donne problematiche.
Perciò rimaniamo sdraiate vicine sul letto, senza toccarci.
Senza un abbraccio di sostegno o una stretta di mano.
Eppure per noi è il massimo dell' intimità.
Più di quanto daremmo mai ad altri.
- Non sentirti in colpa perché ti piace Mark. Sei caduta anche tu vittima del suo fascino. È positivo. Vuol dire che sei umana, non un' automa perfetta.- e mi sorride.
Io continuo a guardare il muro.
- E ora che si fa?-, chiedo.
Perché adesso lei sa di Mark. Qualcosa, ma è più di quanto io abbia mai confessato a chiunque altro e mi sento troppo esposta.
Però mi fido.
Devo farlo per forza.
Perché se per un secondo penso che lei potrebbe dirgli qualcosa, sento i polmoni esplodere.
Perciò preferisco affidarmi ai sentimenti positivi verso la mia amica.
Non sono fiduciosa per natura, ma stavolta devo provarci.
- Adesso viviamo.-
Io mi volto e la guardo curiosa.
- Non vuoi più essere Emilia Blackwood giusto?Perciò perché non fai vedere al mondo chi è la vera Emilia . Io voglio vederla e tu hai bisogno di mostrarti finalmente. Basta essere la fidanzata di... o l' amica di..
Io so che tu ti stai nascondendo dietro ad un' apparenza. Ma hai bisogno di essere te stessa. Io che sono la tua migliore amica, percepisco solo una parte di te, della vera te e mi piace. Voglio che tu sia te stessa, senza pensare ad altro. Vivi. -
Senza volere mi sfiora la manica, sopra il polso con il livido, che ormai è praticamente invisibile, ma che io sento ancora come un marchio.
Subito ritraggo la mano, perché non voglio che capisca.
Come posso mostrarmi se sono così sbagliata e complessa?
- E se non fossi così una bella persona?-
- Nessuno è perfetto tesoro, non c' è niente di male in questo. Sono le imperfezioni a renderci unici e speciali. Non lasciare che la vera te sia per sempre nascosta da una maschera di apparenze e da una finta normalità. Tu devi essere libera di essere te stessa, altrimenti alla fine non saprai nemmeno più chi sei. Sarai solo un riflesso allo specchio ,che non sarai in grado di riconoscere.-
La guardo e vedo oltre il trucco, i capelli perfetti e i vestiti da boutique. Vedo la ragazzina che vomitava nei bagni perché sua madre le diceva che era sovrappeso, la bambina che nessuno voleva perché era antipatica e viziata e che non veniva invitata alle feste.
E vedo la donna che è ora.
La ragazza che siede di fronte a me, pronta a perdonare, ad amare anche se nessuno le ha mai insegnato a farlo.
Non è perfetta, ha ancora tanti problemi eppure la adoro per com' è, ogni sua sfumatura, ogni suo pregio e difetto, perché la rendono ciò che è.
La rendono la mia Jade.
Fedele, folle, insicura, egocentrica e teatrale, riflessiva e dolce.
Un insieme inconciliabile di sentimenti e azioni , un caos di vita, che la rendono unica.
E decido per una volta di lasciar perdere il milione di scuse, paure e regole che mi ancorano a terra, senza permettermi di vivere davvero.
Per una volta decido di non pensare.
Decido che forse vale davvero la pena di mostrare chi sono. Di smettere di fingere .
Perché anch' io voglio essere amata per come sono.
Forse, non sono così orribile.
Forse valgo un po' la pena anch' io.
Per una volta, voglio non pensare a niente, solo vivere.
Devo provarci.
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Senza limiti
Teen FictionLui rimase immobile a guardarla, il suo petto si alzava velocemente sotto la maglietta bagnata, i suoi occhi la fissavano come due braci incandescenti. La bocca leggermente socchiusa, in cerca di ossigeno. Eppure era lei che non riusciva a respirare...