Capitolo 1 - Il mio incubo

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«Ammazza che culo, Jordan!» un sonoro fischiettio si propagò per il corridoio prima che l'aria si riempisse di risate isteriche e schiamazzi.

Strinsi ancor di più la presa sul libro di matematica caduto per terra e mi alzai con cautela. Non volevo dare a quel bastardo la soddisfazione di avermi messa in imbarazzo davanti a tutti un'altra volta. No, proprio no.

Mi girai verso la fonte della voce e mi ritrovai i soliti occhi marroni che mi squadravano con sufficienza. Tyson Parker era il solito bad boy muscoloso americano a cui piaceva fare stragi di cuori e prendere in giro le persone indifese.

Giravano in giro voci abbastanza brutte sul suo conto. Gli piaceva usare le ragazze per poi subito scaricarle il giorno dopo, fare il prepotente con gli altri ragazzi e umiliare me per il mio corpo. Soprattutto l'ultima cosa. Era forse quella che lo divertiva di più.

Gli rivolsi un sorriso di sfida, tentando al contempo di mascherare l'agitazione. L'adrenalina era alle stelle. Stavo per fare qualcosa che nessuno aveva mai sognato di fare con Parker: ribattere.

«Ti piace?» alzai il viso ancor di più, guardandolo dritto negli occhi. «Vieni a casa mia che mio padre te lo fa tale e quale.»

Mi godetti ghignante la sua espressione smarrita. Per la prima volta Tyson Parker era rimasto senza parole e io ne ero la causa. Per la prima volta avevo io le redini del gioco. Gli studenti attorno a noi si misero di nuovo a ridere, compresi i suoi amichetti.

Mi sentii inspiegabilmente realizzata, ma ciò non durò per molto. Tyson schioccò un'occhiata glaciale al suo gruppo, dopodichè si voltò con calma verso di me con un volto stranamente impassibile.

Il suo sguardo era diventato inquietante. Non lo avevo mai visto così. Era un tipo sempre sorridente per cui vederlo serio era alquanto strano e raro.

Si avvicinò con passi pacati verso di me, tanto che dalla posizione in cui ero sentivo benissimo la sua colonia al muschio.

Si abbassò in modo che i nostri visi fossero alla stessa altezza. Fu in quel momento che, per la prima volta, ebbi la possibilità di ammirare la sua bellezza mozzafiato.

Tyson era un ragazzo davvero carino, dovevo ammetterlo. Quel suo viso un po' quadrato e la mascella marcata gridava virilità senza ombra di dubbio. La leggera barba, gli occhi profondi incorniciati da ciglia lunghissime e una massa di capelli scuri completavano il tutto. Abbassai un po' gli occhi.

Un lato delle sue labbra ebbe un guizzo improvviso e sulla sua faccia si disegnò il solito ghigno sprezzante.

«Proposta allettante, Jordan. Ma il tuo è inimitabile e il mio alla gente piace così.» proferì allusivo e con tono derisorio per poi abassarsi vicino al mio orecchio.

«Ci vediamo in giro, Jordan.» sussurò. Il suo fiato caldo mi colpì la pelle lasciandomi sconvolta e immobile finchè non lo sentii allontanarsi del tutto e sparire dietro le mie spalle.

Il mio incubo aveva già ricominciato il suo tormento.




#Spazio autrice

Ciao! Scusate la mia lunga assenza su Wattpad ma ho avuto molto da fare :( Aggiornerò Androphobic tra un po'. Questo è il primo capitolo della mia nuova storia. Mi è venuta in mente all'improvviso e per ora è solo un'idea. Fatemi sapere nei commenti e votando se vi piace e se posso continuarla.
Alla prossima.

Un bacio, Flaminja❤

My personal trainer [#Wattys2018]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora