«Dove cazzo mi trovo?!» tuonò Tyson all'improvviso, facendomi aprire gli occhi di scatto.
Le sue mani iniziariono a vagare convulsamente sul letto, alla ricerca di identificare il posto. Ero girata di spalle e non potevo vederlo, ma sembrava alquanto agitato e non ne capivo il motivo. Chissà quante altre volte si era ritrovato in camere non sue. All'improvviso una delle sue mani si appoggiò con forza sul mio sedere, facendomi esultare.«Jordan?» chiese spaesato.
Come aveva fatto ad indovinare?
Ci fu un momento di silenzio, dopodichè la risata di Tyson inondò la camera. Era così rumorosa che temetti che ad un certo punto mia madre sarebbe fiondata dentro scoprendoci.Stavo aspettando che togliesse le mani di sua volontà, ma la sua presa al contrario aumentò ancor di più.
Mi irrgidii maggiormente. Ero furente e Tyson stava giocando col fuoco come se niente fosse.
«Togli subito quelle manacce dal mio fondoschiena, Parker.» lo ripresi, tentando di mantenere i nervi saldi, ma era molto difficile con lui accanto.
«Altrimenti?» mi sfidò sogghignando sotto i baffi.
Stava veramente superando il limite.
«Altrimenti giuro su Dio che ti prendo a botte.» Avevo la seria intenzione di attuare ciò che avevo detto se non avesse fatto quello che gli avevo impartito.
«Tu e le tue inutili minaccie.» mi derise con gusto ed in risposta la sua presa si fece ancor più salda. Non riuscii più a contenermi.
Mi girai di soprassalto e mi fiondai su di lui in modo tale da sedermi sopra il suo petto, che per la precisone era nudo. Non mi ricordavo di quel dettaglio. Finchè i ricordi non mi investirono come un treno in corsa, riportandomi alla mente la mattinata appena trascorsa e il colpo di follia di Tyson.
E le foto che gli avevo scattato di nascosto col cellulare per ridicolizzarlo. Volevo immortalare quella scena visto che non pensavo avrei assistito ad altre simili. Mi sfuggì una risatina a quel ricordo. Se avesse visto quelle foto mi avrebbe uccisa all'istante, poco ma sicuro.
«Cosa c'è pasticcino, la mia bellezza ti ha incantata?» Tyson inarcò un sopracciglio e mi squadrò divertito, ignaro dei pensieri che mi balenavano per la testa.
Roteai gli occhi annoiata.
«Ma per favore. Copriti che è meglio.» mi scansai da lui, con l'intento di scendere dal suo busto ma fu così veloce da afferrarmi entrambe le braccia e avvicinarmi ancor di più al suo viso.Due lievi occhiaie circondavano i suoi occhi castani, ma non per questo la sua bellezza era sminuita. Anzi, era ancora più bello così: stanco, nel mio letto.
Sgranai gli occhi a quel pensiero. Come mi venivano in mente certe cose? Stavo parlando di Tyson Parker, perbacco! Mi schiaffeggiai mentalmente, chiudendo gli occhi per eliminare la sua immagine dal mio cervello. Non riuscivo a crederci che era successo veramente.
Forse era il poco sonno ad avermi ridotta in tale stato. Sì, doveva essere quello, altrimenti non mi spiegavo il mio comportamento bizzarro.
«A cosa pensi, Terri?» Aprii gli occhi non appena gli sentii pronunciare il mio nome. Tyson mi guardava con un'espressione intensa e il suo tono era roco e sensuale. Mi fece accapponare la pelle all'istante e capii che ero finita.
«All'improvviso sei diventata così tesa... Non è che stai facendo pensieri poco casti su di me?» sorrise maliziosamente. Una scintilla gli attraversò gli occhi, rendendo il suo sguardo ancora più intenso e profondo.
Ero paralizzata. La voce non voleva saperne di uscire ed il cervello non aveva elaborato niente di logico da dire. La sua presenza mi aveva rimbecillito ancora una volta.
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My personal trainer [#Wattys2018]
RomanceTerri Jordan, matricola e studente modello, ha sempre odiato le sue forme voluminose, ma non ha voluto mai ammetterlo. Soprattutto non davanti a Tyson Parker, il quale sembra proprio divertirsi un mondo nel stuzzicarla e ridicolizzarla in pubblico...