Capitolo 31 - Drag Queen e dragoni

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Ciao a tutti!
Innanzitutto mi scuso di non aver risposto ai vostri commenti. Risponderò a tutti il prima possibile :) Poi, cosa ancor più importante, vi ringrazio di aver letto la mia storia e delle belle parole che mi scrivete. Non immaginavo sarebbe mai piaciuta a così tante persone, per cui leggere i vostri commenti mi riempie davvero di gioia. Per quanto riguarda gli errori, correggerò tutto al più presto.

Detto ciò, buona lettura e alla prossima.
Tanti baci❤️
Flaminja.

«Non posso crederci che mi avete fatto veramente questo...» Tyson, seduto accanto a me, si indicò furioso.

Ashton soffocó una risata.

«E tu non ridere! Sei... No anzi, siete tutti e tre fuori di testa.» Tyson gli schioccó un'occhiataccia.

«Mi sento estremamente in imbarazzo. Voglio ritornare a casa.» Incuriosito, il barman inizió ad osservarci. Notandolo, Tyson si coprì il volto con una mano, girandosi nella direzione opposta.

«Avevi detto che avresti accettato qualsiasi condizione, quindi ora devi sopportare.» gli ricordai, diventando di colpo seria.

In risposta fulminó me con un'occhiataccia. «Sì, ma non pensavo che la tua immaginazione sarebbe arrivata a QUESTO.» Si indicò nuovamente e lo osservai attentamente. Il top che gli avevo prestato a malapena gli arrivava all'ombelico, e una parte dei suoi addominali era in bella mostra. Mi pentii subito di non avergli dato qualcosa di più coprente. Il locale che avevamo scelto, uno tra i pochi che vi erano in quel luogo, non era molto affollato ma c'era comunque qualche occhio indiscreto femminile che continuava a rivolgersi verso il nostro tavolo.

«Beh, questo» afferrai il suo top da entrambi i lati, tirandolo un po' giù «te lo sei meritato dopo che ti sei comportato da stronzo.»

«Beh, devo dire che neanche tu sei da meno ora, pasticcino.» ribatté con il mio stesso tono, nascondendo però un sorrisetto compiaciuto.

«Lo so.» ammisi con una scrollata di spalle. «Però sono veramente seria quando dico che quella gonna ti fa un sedere fantastico.» ridacchiai.

«Il mio sedere è fantastico anche senza l'aiuto di questa "cosa". Pensavo lo avessi già notato, pasticcino.» ribatté sicuro di sé.

«Confermo.» ammise annuendo Blaire.
In risposta, Tyson ammiccó sorridendole.
Alzai teatralmente gli occhi al cielo. Sapevo benissimo però che avevano ragione.

«Ty, quando ammicchi truccato così sei inquietante.» lo prese in giro Ashton, seduto di fronte a lui dall'altra parte del tavolo.

«Smettila di ridere! Non è divertente.» gli urlò contro il diretto interessato, dandogli un calcio sotto al tavolo.

«Scusami. È solo che-» Ashton continuava a ridere coprendosi la bocca con una mano. «Proprio non ci riesco.» Blaire, seduta accanto a lui, gli diede una gomitata per farlo smettere. Dopo qualche secondo sembrò di colpo tranquillizzarsi.

«Eddai Ty, non lamentarti. Sei così sexy che pure il barista continua a guardarti con un sorrisetto ammiccante.» cercò poi di sdrammatizzare Ashton, ma si vedeva lontano un miglio che stava per scoppiare nuovamente a ridere.

L'atmosfera stava diventando un po' tesa e Tyson sembrava stesse per arrabbiarsi, così decisi di sviare il discorso. «Ci vai a prendere da bere?»

La mia domanda però sembró irritarlo ulteriormente.
«Fammi capire. Mi hai portato qui conciato in questo modo per vedervi bere e poi riportarvi a casa?»

«Esattamente.» mi grattai la testa, sentendomi in colpa.

Mi osservò torvo per qualche secondo. Dopo quella lunga occhiata, si alzó senza fare più storie.
«Ti giuro che questa me la legheró al dito, pasticcino.»

My personal trainer [#Wattys2018]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora