Capitolo 10 - Un appuntamento a quattro

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«Pronto? Rayan?» sussurrai a mezza voce, aspettando che dall'altra parte della linea mi arrivasse una risposta.

«Terri? Sei tu?» Rayan sembrava sopreso dalla mia chiamata. E ci credevo, era la prima volta che lo facevo da quando mi aveva dato il suo numero. Presi un profondo respiro e buttai fuori l'aria con un soffio.

«Sì, sono io. Senti... Ti ho chiamato per chiederti un favore. Sempre se non ti dispiace...» Sospirai imbarazzata, preparandomi e stringendo le dita. Un eventuale rifiuto mi avrebbe demoralizzata al massimo, ma mi preparai mentalmente anche a ciò. La mia richiesta sarebbe stata alquanto strana, per cui avrei accettato qualsiasi sua risposta. Ero disperata sì, ma non lo avrei mai dato a vedere.

«Certo, chiedi pure! C'è qualcosa che non va?» chiese preoccupato.                                             

 «No, no, va tutto bene.» lo rassicurai con voce controllata. Di solito, quando mentivo tendevo ad alzare la voce di qualche tono e quello non era il momento adatto per farmi scoprire. Ignorai il tremolio delle mani e decisi di vuotare il sacco.

«Riusciresti a trovarmi un ragazzo carino che finga di essere il mio fidanzato per una sera?»

Dall'altro capo ci fu un istante di silenzio così lungo che pensai che Rayan avesse già chiuso la chiamata. Stavo per controllare quando la sua risata profonda mi colpì con forza l'orecchio. Sentii l'umiliazione tingermi le guance di rosso e il cuore perdere qualche battito, ma li ignorai. Potevo capire che era una richiesta strana, ma non c'era bisogno di ridermi in tal modo in faccia. Avevo sbagliato a fidarmi di lui e in quel momento ne stavo avendo la dimostrazione.

«Non capisco cosa ci trovi da ridere. Non mi sembra che sia così divertente.» ribattei offesa, cercando di mantenere la calma. Mi sedetti sul bordo del letto e aspettai che dicesse qualcosa e la piantasse di ridere. Non mi aspettavo un tale comportamento da parte sua, ma d'altronde era un maschio, cosa pretendevo?

La sua risata si arrestò bruscamente. «Scusami Terri, non era mia intenzione ridere.»

«Sì, come no.» sbuffai sarcastica, stringendo il bordo della maglietta per la rabbia.

«Non ho riso perché trovo ridicolo ciò che mi hai chiesto, ma perché sei la prima persona che mi chiede una cosa del genere e mi hai piacevolmente sorpreso.» si affrettò a spiegare, sentendo la delusione nella mia voce. Smisi di fare ciò che stavo facendo e ripetei un'altra volta le sue parole nella mia mente, rendendomi conto che non stava mentendo. Questo era il Rayan che avevo consociuto.

«Ma scusami, perché vorresti un ragazzo finto?» riprese con tono più dolce. «Voglio dire, non ne hai già uno?»

«Cosa?»

Sentii le sopracciglia aggrottarsi al suono di quelle parole. Ma la mia espressione confusa svanì non appena mi resi conto a chi si riferiva. Schiusi le labbra per rispondere, ma la sua voce mi batté sul tempo.

«Il ragazzo della scorsa volta al Coyote's. Quello con cui te ne sei andata. Non è il tuo ragazzo?»

«Certo che no!» Mi portai una mano a coprire la bocca. La voce che mi era venuta fuori era stata talmente stridula che non sembrava neanche mia. Dovevo darmi una calmata. Non capivo il motivo del mio nervosismo. «Lui è solo un amico.» mi affrettai a spiegare, tentando di rimediare alla figuraccia che avevo appena fatto.

Rayan ridacchiò leggermente.

«Ok, ok.» annuì solamente. Ma non sembrava credermi. Lo sentivo dalla sua voce, dal modo in cui l'aveva detto. Nonostante ciò, sorvolai l'argomento, grata del fatto che non avesse insistito oltre.

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