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- Gene, a cosa stai pensando?

Mi riscossi dal mio torpore, distogliendo lo sguardo dalla tv. Avevo passato l'intero periodo post cena a fissare lo schermo della piccola televisione che c'era in mensa, senza davvero vederla. Stavano dando un programma di televendite su un set di pentole e me ne resi conto solo in quel momento. Ecco quanto stavo prestando attenzione.

- A niente - mormorai.

Volevo solo restare solo, perdermi nel nulla del mormorio della televisione.

Sumiko scivolò nella sedia metallica accanto alla mia, porgendomi una tazza colma di the dal profumo fruttato.

- Con che cos'è? - le domandai, inspirando a fondo quell'odore dolce.

- Frutti di bosco. Etienne ha comprato una confezione di the dal mio venditore preferito, e me l'ha portata.

"Se sapessi cos'hanno fatto, non saresti così gentile con loro"

- Si sente che non è the in bustina - mormorai, serrando la mascella. - E' davvero buono.

Sumiko sorbì il the in silenzio, osservandomi con la coda dell'occhio.

- Come mai te ne stai qui tutto solo?

- Così. Ho solo voglia di stare per conto mio.

- Non starai rimuginando sull'oculus diaboli, il tuo antenato.

Riflettei a lungo se raccontarle una bugia o la verità. Cosa si poteva dire, di una creatura del genere? Era davvero necessario parlarne, per capire cosa pensavo al riguardo?

- E' da quando sono bambino che mi guardano come se fossi un mostro, e ora scopro che non avevano tutti i torti. Ecco cos'era che li respingeva. E' come la preda, che si sente istintivamente spaventata dal predatore, e per questo lo evita o si coalizza con altre prede per tormentarlo.

- Gene, solo perché lui è il tuo antenato, non significa che tu gli somigli. I vostri poteri sono simili, ma puoi usarli a fin di bene, anziché per fare del male.

- E' quello che dice Etienne. Sostiene io abbia solo bisogno di aiuto. Forse è vero, però cosa può saperne lui, in fondo? Ha poteri curativi, esclusivamente positivi, mentre io sono una specie di vampiro divora-energia, secondo Molly. E' un bene che io stia rinchiuso.

- Molly ha detto anche che puoi anche donare energia, non solo rubarla agli altri.

- Ho troppa paura per provarci. E se facessi del male a qualcuno, com'è successo a Cornelio?

- Se imparassi a usare i tuoi poteri, potresti riportarlo alla normalità, invece. A questo ci hai mai pensato?

No, non ci avevo mai pensato. Essendomi sempre ritenuto pericoloso, non avevo mai considerato la possibilità di poter riparare al mio errore usando quelle capacità che l'avevano causato in primo luogo.

- Secondo te potrei riuscirci?

Sumiko spense la tv, e restammo quasi al buio, con la sola luce delle lampade al neon del corridoio, che entrava attraverso la porta. Dalle tazze di the emanavano sottili volute di fumo che si disperdevano nell'aria circostante, colmandola del loro profumo.

- Con l'aiuto degli altri, sì. Ora che sanno chi sei, sarà tutto molto più facile, ne sono sicura. Non abbatterti, Gene. E poi, non è vero che non sai fare nulla di buono, con i tuoi poteri. Tu hai cercato di aiutarmi, mi hai salvata. E questo è successo solo perché riuscivi a capire Wendy, mentre io mi sono rifiutata di farlo, dato che la disprezzavo. Volevo solo farla soffrire, e lei mi avrebbe ucciso, se non fosse stato per te. Vedi, tu non sei solo il tuo potere, Gene, come nemmeno io lo sono. Posso anche avere la capacità della retrocognizione, ma ciò non mi rende capace di comprendere gli avvenimenti passati o imparare da essi. Sono troppo testarda per riuscirci. Non oso immaginare quanto la tua capacità sia difficile da controllare, ma ci riuscirai. So che ci riuscirai. E riparerai a tutto ciò che ha fatto, perché ne sei capace, e io lo so.

Esper (da revisionare) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora