CAPITOLO 8

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Per Maggie e per Jeffrey, quell'esperienza, era stata un decisivo punto di cambiamento. C'era stata una svolta che non avrebbero mai pensato potesse arrivare nella loro vita. Quella era un'occasione che non capitava tutti i giorni, e andava colta al volo.

Maggie se lo ripeteva sempre. Era arrivata nel momento più opportuno, più giusto, proprio quando pensava di mandare tutto a farsi fottere ed intraprendere davvero la vita del medico come voleva suo padre, anche se questo l'avrebbe resa triste per il resto della sua esistenza. Perché fare un qualcosa che non mi faccia sentire appagata come quando mi dedico al trucco? Si ripeteva sempre, prima che Simon le desse la notizia.

Jeffrey invece, seppur contrariato all'inizio, fu per una volta sinceramente orgoglioso di se stesso e della scelta fatta. Aveva di nuovo acquistato fiducia in sé e nella sua carriera. Sapeva che interpretare il ruolo di Negan gli avrebbe permesso di rimettersi in careggiata e che magari, gli avrebbe permesso di offuscare leggermente il ricordo dell'ex moglie, seppure quell'immagine di lei fosse ancora abbastanza nitida dentro di lui; ma stava imparando comunque a conviverci.

Un po' gli dispiaceva lasciare il cast per quasi sei mesi. Gli sarebbero mancati. Tutti, nessuno escluso.

In particolar modo però, avrebbe sentito la mancanza di Norman e specialmente di Maggie, che erano riusciti a risollevarlo dal baratro nel quale era sprofondato, grazie alla loro amicizia. Aveva passato i migliori momenti, in loro compagnia. Specie con la ragazza.

La presenza di Maggie lo aiutava, inconsciamente, anche se spesso, alcune movenze, gli ricordassero la sua ex moglie. La fisionomia, l'altezza, i modi di fare, lo rabbuiavano senza che lui se ne accorgesse e senza un motivo preciso. Maggie era sempre gentile e disponibile con lui, e la sua compagnia era sempre di suo gradimento, sebbene in alcuni casi, fosse davvero simile ad Hilarie e a volte si ritrovava a fantasticare ad occhi aperti, ricordandosi i bei momenti che aveva passato assieme a lei nell'arco del suo matrimonio. Forse era anche questo il motivo per il quale lui avesse trovato rifugio in lei e provasse simpatia nei suoi confronti.

Non sapeva darsi una risposta. E forse era meglio così.

Quei mesi trascorsi in Georgia, erano stati fantastici, seppur intensi ed impegnativi. Girarono per quasi quattro mesi, dalla fine di novembre sino agli inizi di marzo, senza interruzioni, tranne che per una breve pausa di quattro giorni per il periodo natalizio.

Dal 24 al 27 dicembre, le riprese sarebbero state sospese e gli attori avrebbero avuto l'occasione per tornare a casa e passare le festività assieme ai loro cari.

Tutti tranne Maggie e Jeffrey.

*

Era il giorno prima della vigilia di Natale e il cast e lo staff era in fermento, pronto per la partenza. Gran parte dei truccatori erano andati via mentre gli attori si accingevano a radunarsi nella hall dell'hotel per porgersi a vicenda gli auguri.

Maggie era in piedi vicino il bar dell'hotel e parlava con Lauren e Michael. Il loro aereo sarebbe partito fra poche ore e quindi cercò di godersi il momento ancora un po'.

«Quindi tu non torni a casa, Maggie?» disse Lauren bevendo il suo caffè e sminuzzando con le mani il cornetto.

«Già, è vero. Resti qui?» continuò Michael. Il cappuccino gli macchiò i folti baffi rossi e le ragazze non poterono far a meno di ridere. Maggie prese un fazzoletto e lo aiutò a pulirsi.

«Grazie tesoro, sei davvero gentile. Ho verso questa merda un rapporto di amore e odio. Dico di radermi, ma poi non lo faccio e credo non lo farò.»

You are my second chance || Jeffrey Dean MorganDove le storie prendono vita. Scoprilo ora