Sentendosi 'colta in flagrante', Maggie abbassò subito lo sguardo, imbarazzata. Sentiva ancora gli occhi di lui posati su di lei, ma non riusciva a riprendere a guardarlo.
'Quanto sono stupida', si disse mentalmente la ragazza, che in pochi secondi era riuscita a sentirsi completamente presa da quell'uomo sconosciuto che si trovava di fronte a lei. 'Ma ti pare? Ti metti a fissare gli sconosciuti, e ti fai anche sgamare. Stupida, stupida.' Si ripetè.
Ma il viso così particolare di quell'uomo, la sua mascella decisa, le labbra carnose e gli occhi profondi, l'avevano parzialmente stordita, ed erano rimasti impressi nella sua mente. Di rado Maggie era riuscita ad apprezzare la bellezza dei ragazzi che nel corso della sua vita ci avevano provato con lei; se ne rendeva conto e un po' si sentiva strana al riguardo, ma nella maggior parte dei casi gli uomini che la attiravano avevano un'età più avanzata della sua. Non avrebbe saputo indovinare gli anni di quella misteriosa figura, ma di certo non era un giovincello; eppure quel breve scambio di sguardi l'aveva fatta uscire di testa.
L'agitazione per la notizia datagli da Simon aveva sicuramente influito nella cosa, in quanto il suo umore era a dir poco euforico, ma in quel momento aveva solo voglia di riguardarlo, più e più volte.
Di fatto, così fece. Cercando di non farsi notare, e in modo molto discreto, lanciava occhiate fugaci nella direzione del suo uomo, grata ogni qual volta in cui lui non stava guardando verso di lei; finché dopo qualche minuto, i loro sguardi si incrociarono nuovamente. Maggie non sapeva come reagire; restò immobile, e si perse per un breve istante negli occhi di lui; era bello, era dannatamente bello. Più di quanto lei potesse immaginare. E... Le ricordava qualcuno. La sensazione di averlo già visto, la pervase per qualche istante. Ma ecco che, di nuovo, la timidezza e l'imbarazzo presero il sopravvento, e la ragazza abbassò lo sguardo, mordendosi il labbro inferiore.
'Maggie, devi darti una regolata, non sta bene fare quello che fai. Anche perché stai del tutto ignorando il tuo povero amico Simon, con questa figuraccia che stai facendo.' Le disse una parte di sé. Dall'altra sentiva chiaramente qualcosa di diverso, qualcosa che suonava più come un 'ma cosa te ne importa, tanto fra qualche tempo partirai e con molta probabilità non lo rivedrai mai più. Goditi l'attimo.' Era in conflitto con se stessa, e per di più verso una cosa che le sembrava parecchio stupida.
Nonostante tutto, decise di non farsi troppi problemi, per una volta. Rialzò lo sguardo, e lo rivolse a lui. Come avrebbe dovuto immaginare, lui ricambiò la sua occhiata, e con un gesto inaspettato le rivolse un sorriso ai limiti del mozzafiato.
Maggie era sul punto di ricambiare, seppur sentendosi impacciata, ma l'attenzione di lui fu rivolta verso colui che probabilmente era un suo amico. Anche lei si vide costretta a distogliere lo sguardo, in quanto si accorse che Simon l'aveva chiamata.
«Maggie, ci sei? Vado un attimo in bagno.»
«Oh, sì, scusami. Vai pure.»
Annuì lei, schiarendosi la gola.
Non c'era più nulla a ostruirle la vista; in quel momento la ragazza poté osservare tutta la figura dell'uomo seduto al bancone. Se già di viso Maggie aveva pensato fosse uno spettacolo, il suo corpo non era da meno; e si vergognò per quanta attenzione stava riponendo in un completo estraneo.
Ne seguì un ulteriore gioco di sguardi, che terminò con un sorriso gentile da parte di lui; questa volta, il gesto ricevette una risposta sincera. Maggie sorrise in modo dolce e un po' timido, come se non sapesse effettivamente ciò che le stava accadendo. Ma la situazione le piaceva, lui era da perdere la testa, e tutto era incredibilmente bello così.
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You are my second chance || Jeffrey Dean Morgan
FanfictionJeffrey è un attore in piena crisi lavorativa causata da problematiche relative alla sua famiglia. Non trovandosi più sotto i riflettori, pensa che ormai abbia toccato il fondo. Nel momento peggiore della sua vita, riceve una telefonata inaspettata...