La notte passò serenamente, avvolgendo con il suo tepore i corpi uniti ed abbracciati di Jeffrey e Maggie. Entrambi ebbero sogni tranquilli e godettero pienamente l'uno della presenza dell'altro. Non si sarebbero mai stancati di dormire insieme, stretti e consapevoli che al loro risveglio ci sarebbe stato l'altro a rendere ancor più bella la giornata a venire.
La mattina seguente, quando l'orologio segnò le 8, gli occhi di Jeffrey cominciarono a socchiudersi, mentre l'attore scivolava via dal dormiveglia per rimettere piede sul presente. Aveva ricordi confusi del sogno appena avuto, ma non ritenne necessario indugiarvi sopra; non c'era motivo di rifugiarsi nei sogni, quando la realtà era di gran lunga migliore. Vedere Maggie, la sua piccola Maggie stretta a lui, con il proprio volto appoggiato sul suo petto e la mente che ancora vagava insieme a Morfeo, lo fece sorridere teneramente. Questo era ciò di cui più aveva bisogno, e non ci sarebbe stato nessun sogno capace di superare la bellezza e perfezione di quel momento. Vederla appena sveglio, la mattina, era una medicina naturale per la stanchezza del cuore, per ogni tipo di malanno o dolore; lei era la sua salvezza, e Jeffrey rifiutava di accettare che, dal giorno seguente, tutto questo non sarebbe più potuto accadere.
Lui viveva a New York, Maggie a Los Angeles; si sarebbero di certo impegnati per potersi vedere il più possibile, ma non potevano comunque condividere tutti quei bei momenti insieme come avevano invece la possibilità di fare in Georgia. Era un pensiero triste e piuttosto ingiusto. Se solo potessi averla per sempre con me, si disse Jeffrey, stringendola di conseguenza, spinto da un impeto di nostalgia a causa di qualcosa che doveva ancora accadere. Entrambi condividevano gli stessi pensieri, entrambi avrebbero voluto non potersi staccare più l'uno dall'altra. Entrambi si necessitavano a vicenda, perché entrambi si amavano.
Jeffrey, ancora rattristato da quella condizione puramente negativa, prese ad accarezzarle un braccio con i polpastrelli, leggermente, come volesse cullarla, in modo tale da non farla svegliare.
Ciò nonostante, Maggie era una persona alquanto mattiniera ed era abituata a svegliarsi prima del dovuto, generalmente. Il suo era uno stato di dormiveglia e la ragazza riuscì a percepire il tocco dolce e soave di Jeffrey sulla propria pelle, che le causò involontariamente di sorridere con felicità. Senza ancora aprire gli occhi, Maggie si piegò ulteriormente con il viso verso il petto di Jeffrey, lasciandogli un bacio all'altezza dello sterno.
Fu così che Jeffrey si accorse che la sua piccola era in procinto di svegliarsi e, con l'altro braccio, la fece avvicinare ancor di più a sé, senza smettere di osservare quanto fosse stupenda. Non avrebbe mai smesso di chiedersi cosa aveva fatto di bello nella vita per potersi meritare una ragazza come lei, grato a chiunque l'avesse condotta nel suo cammino. Il sole che filtrava dalla finestra li illuminava con calore, accompagnandoli in quello stato di tepore mattutino che si prova quando si è ancora sotto le coperte. Maggie aveva raggiunto piena coscienza ed aveva abbandonato definitivamente il sonno, prendendo a carezzare Jeffrey sull'addome, con fare protettivo.
«Buongiorno, raggio di sole.» la salutò l'attore lasciandole un tenero bacio sulla fronte. Maggie aprì gli occhi, con espressione ancora assonnata, e gli rivolse un sorriso fin troppo innamorato.
«Buongiorno a te, amore.» gli rispose poi, tirandosi su quel poco che serviva per permetterle di raggiungere il viso di Jeffrey e baciarlo a stampo sulle labbra, mentre con le braccia si aggrappò a lui con ancor più forza.
Anche Maggie, con l'arrivo del mattino e con la vista del suo uomo, aveva ripensato al fatto che fosse il loro penultimo giorno insieme, prima dell'effettiva partenza che ci sarebbe stata quello successivo. Il solo pensiero di doverlo abbandonare le provocava una violenta morsa allo stomaco, come se qualcuno la stesse pugnalando, sviscerandola dall'esterno. Maggie si rammaricò di aver iniziato la giornata con un pensiero malinconico – voleva godersela a pieno, essendo davvero speciale – e lo scacciò con forza, concentrandosi su quanto di bello stava vivendo in quel momento. Era intenzionata a cogliere l'attimo, perché sapeva che in poco tempo avrebbe dovuto convivere con una realtà del tutto lontana da ciò che desiderava.
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You are my second chance || Jeffrey Dean Morgan
FanfictionJeffrey è un attore in piena crisi lavorativa causata da problematiche relative alla sua famiglia. Non trovandosi più sotto i riflettori, pensa che ormai abbia toccato il fondo. Nel momento peggiore della sua vita, riceve una telefonata inaspettata...