CAPITOLO 19

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Jeffrey era seduto sul letto della camera di Maggie. La guardava con un meraviglioso sorriso dipinto sul volto mentre lei si accingeva a decidere cosa avrebbe indossato per quella sera. Robert aveva organizzato una cena speciale in un ristorante italiano di classe: Bone's Restaurant, con tutto il cast e parte dello staff che non era andato ancora via. Era irrequieta perché non era mai stata in un posto di un certo livello come quello, e Jeffrey riusciva a percepire la sua agitazione. Era alquanto divertito nel vedere la ragazza così tanto affaccendata nella scelta dell'abito che avrebbe messo per quell'occasione. Era praticamente pronta, doveva solo vestirsi. Mise fuori dal proprio armadio dozzine di indumenti, completamente dissimili tra loro, di stili gli uni diversi dagli altri. Il suo sguardo era l'indecisione più totale, come se non avesse assolutamente nulla da indossare.

L'uomo rise, sbuffando dal naso e volgendo lo sguardo verso il basso, scuotendo la testa.

«Cosa ridi? Ti ho chiamato per darmi un consiglio, non per prendermi in giro, disgraziato!» disse lei, lanciandogli addosso un'asciugamani – appallottolata in precedenza. Jeffrey rise ancora più di gusto, afferrandolo con prontezza prima che lo colpisse.

«Rido perché hai così tanti abiti da non riuscire a sceglierne nemmeno uno. Siamo in famiglia, M. e poi, saresti perfetta con qualsiasi cosa addosso. Guardati...» dichiarò l'uomo, indicandola con entrambe le mani, da capo a piedi. «Sei perfetta anche con indosso solo l'intimo... Ma questo, è un tipo di abbigliamento del quale solo il sottoscritto può godere la visione.» sogghignò poi, facendole l'occhiolino. Maggie cacciò fuori la lingua, mostrandola al suo uomo.

«Se continui a punzecchiarmi, dubito che mi vedrai ancora in queste condizioni.» ammise Maggie, sorridendo beffarda.

Jeffrey, dal canto suo, fece un'espressione esterrefatta e si portò una mano sul petto, come per ampliare il suo stupore verso quell'esternazione.

«Pardonne me?» disse, citando una clamorosa frase di Negan. «Perdona il mio francese di merda ma... Mi stai minacciando?» concluse, alzandosi dal letto e avvicinandosi pericolosamente alla ragazza. Lei lo squadrò da capo a piedi, era impeccabile, come sempre. L'aria era piuttosto fredda, quella sera, quindi aveva deciso di indossare un maglione a collo alto bordeaux – che gli donava maledettamente tanto – dei pantaloni a sigaretta grigio fumo e dei polacchini del medesimo colore del maglione. Maggie continuava a sorreggere il suo sguardo, sogghignando beffarda e restando al suo gioco.

«... E se così fosse? Sentiamo? Cosa potresti mai farmi?» si arrestò davanti all'uomo e gli cinse i fianchi con le braccia, proseguendo con il gioco di sguardi che era iniziato tra di loro. Jeffrey si chinò leggermente come per baciarla, ma senza farlo. Sorrise semplicemente tra le sue labbra e Maggie, di sfuggita, gli lasciò un bacio sui denti.

«Allora, scherzi a parte.» proseguì poi, allontanandosi dall'abbraccio protettivo di lui e, sfregandosi le mani, iniziò a scegliere l'abito che avrebbe indossato per quell'occasione speciale.

Durante la giornata, si era confrontata sia con Lauren che con Christian ed entrambe avrebbero indossato un abito lungo. Lei, non avendone a disposizione, era entrata in una sorta di panico e quindi, aveva passato tutto il pomeriggio a pensare ad una valida alternativa.

«Visto che sei qui, dammi una mano a scegliere.»

«Mi hai chiesto tu di venire, tesoro.» rise poi Jeffrey, sedendosi questa volta sul divano adiacente alla porta di ingresso. Maggie iniziò a provarsi e riprovarsi tutti i vestiti che aveva, fin quando ce ne fu uno in particolare che colpì l'uomo in maniera smisurata. Era un abito corto a maniche lunghe, argentato e con dei lustrini colorati; le lasciava tutta la schiena scoperta, compensando però con un accenno di scollatura sul davanti che non faceva nemmeno intravedere il suo décolleté.

You are my second chance || Jeffrey Dean MorganDove le storie prendono vita. Scoprilo ora