Vita da Reietto

Un sognatore

Ero felice.
Le ultime uscite con Mary erano andate davvero bene.
Con la coda dell'occhio sono persino riuscito a vederla sorridere quando le sfioravo la mano.
Non ne sono sicuro, ma credo di piacerle.
Domani dovrò avere la risposta, abbiamo fissato l'appuntamento poche ore fa ma già non c'è la faccio più a stare lontano da lei.

Non so cosa sia l'amore, nessuno me lo ha mai spiegato, ma probabilmente è questo.
Si, credo di amarla.

Mentre lasciavo scorrere liberi i pensieri camminavo in tondo cercando di distrarmi.

Mi piace venire al lago, soprattutto la sera.
La luna lì è così grande che sembra di poterla accarezzare.
Domani ci avrei portato Mary e le avrei chiesto cosa provasse per me.

Mary...La conoscevo da anni.
Abbiamo passato l'infanzia assieme, in modo talmente innocente che stento a crederci.
Adesso però la pubertà si faceva sentire e da qualche mese la guardavo con occhi sognanti e avidi.
E innamorati.
È una delle ragazze più belle della scuola, mi dicevo, è normale che ti piaccia.

Però mi piaceva nell'altro modo,  in quel modo che quando la vedi sorridere ti viene una voglia enorme di baciarla.
Fin'ora mi ero sempre riuscito a trattenere.

Soddisfatto dei pensieri tirati fuori in quella serata, mi sedetti sorridendo.
Cercai dei sassi sottili e piatti e iniziai a lanciarli.

Plick plick plick plick.

Quattro rimbalzi... Ormai iniziavo ad avere un buon polso, venivo piu spesso ultimamente, da quando le cose con il mio amore erano cambiate.

Plick plick plick.

E se mi sbagliavo? Se a lei non importasse di me?
Non riuscivo più ad aspettare.
Ancora un'ora in più senza sapere la risposta e sarei morto di dolore.

Plick plick crack plick.

Cos'era stato quel suono?
Mi voltai di scatto, appena in tempo per vedere un ombra balzarmi addosso e scaraventarmi al suolo.
Provai a gridare ma l'impatto mi aveva tolto il fiato.
Vidi la sua mano destra alzarsi e colpirmi il viso con una forza mostruosa.
Sentii la mia carne che si strappò dalle ossa e un dolore immenso bruciarmi una guancia e le labbra.
Era un essere umano quello che mi stava attaccando?
Poco importava, poiché il secondo fendente mi lacerò la gola spruzzando sangue ovunque.
L'ultima cosa che vidi fu il suo volto avvicinarsi al collo e le sue zanne dilaniarmelo.

Addio Mary...Il mio ultimo pensiero va a te.