Vita da Reietto

Mea culpa

Eccomi, all'aperto, libero.

Il gatto e il gufo mi hanno seguito a fatica per tutto il tragitto tortuoso, e ne sono usciti affannati come me.
C'è buio intorno a me, e questo mi rilassa, culla i miei sensi da preda e mi fa sentire come se fossi a casa.
La strada per la roulotte è molto breve, e la percorro con calma, voglio godermi ogni singolo attimo della mia nuova libertà.
Il bosco intorno mi rilassa e ne assaporo ogni suono e odore, e sento che anche ai miei compagni piace, dopo che per tanti anni sono rimasti sottoterra senza luce del sole né forza del vento.

Poi, vedo la figura bianca del veicolo nascosta dalle fronde degli alberi avviccinarsi ad ogni mio passo e sento un tuffo al cuore...il mio amore è vicino.
Tutto il mio corpo vorrebbe lanciarsi all'interno per stringerla più forte che può, ma la ragione lo ferma.
Lei è ancora là dentro, e se tutto è andato bene è ancora imbavagliata e legata...di Spritz non ho paura, ma non posso mostrarla a Thalia senza avvertirla, non dopo tutti gli anni che lei stessa ha passato in una gabbia, darebbe di matto e probabilmente mi attaccherebbe per tentare di liberare la ragazza.
Devo parlare, devo raccontare tutto.
E così faccio.

Le racconto della mia nascita, dello scombussolamento dei primi giorni, della scoperta dei poteri e del mio raccapricciante Disturbo, degli appunti misteriosi...

Lei sembra capirmi, credo abbia passato le stesse cose quando è stata intrappolata nel corpo di un gufo.

Poi le parlo di Mary, del colpo di fulmine che mi ha folgorato, e dei rimpianti per aver mangiato il suo ragazzo...della conversione, del non volere più mangiare umani e di quanto mi ero incatenato alla gamba tavolo.

Anche qua dallo sguardo so che ha capito, chissà se anche lei ha mai amato... chissà quale cifra ha raggiunto la sua età.

Poi...la parte tragica del racconto, ovvero l'uccisione della madre della ragazza, e del mio tentativo di suicido successivo.
Il risveglio nella roulotte, il ricongiungimento con mio padre e l'attuazione forzata del suo piano, grazie al rapimento della ragazza che amo.
Dopodiché il mio tradimento e...beh, da lì conoscono anche loro la storia.

Ma ancora le manca qualcosa.
Non conosce i miei intenti, nessuno li sa...persino io non sono sicuro di ciò che sto per fare.
Le spiego che lei non potrebbe vivere una vita normale, non più...non dopo che io gliel'ho rovinata.
E il fato ha fatto in modo che solamente io potessi sistemarla, che questo compito toccasse solamente a me.
Perché non potrebbe vivere, non dopo che troveranno il suo ragazzo dilaniato sul fondo del lago, se magari non è già successo...e non dopo che anche alla madre sarà capitato lo stesso destino.
L'unica speranza è che perda tutti i legami, che si dimentichi di tutto.

E io conosco un metodo per perdere la memoria...un metodo collaudato sulla mia pelle.