Memorie

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Nella busta c'era solamente una fotografia.
E nella fotografia c'era la mia adorata figlia...legata e imbavagliata.

Ricordo esattamente quel momento, il sangue mi ribollì nelle vene e la rabbia divenne accecante, ma subito capii che non potevo fare molto, e un ondata di dispersione mi colpì.
Ma avevo capito il messaggio.
Loro non avevano apprezzato molto il mio gesto.
Il mio tentativo di fuga doveva essere punito, e io avrei accettato la punizione senza lamentarmi, se ciò avrebbe minacciato il mio tesoro.

Così dopo poche ore ero già fuggita e in cammino verso Progenitus, pronta a contrattare e dare di tutto per vedere mia figlia sana e salva.

Mi attendeva uno dei più illustri
Finder della città, con quattro guardie scelte come sicurezza.
Lo scambio era equo e semplice....una persona per un'altra.
Ovviamente accettai, e liberarono mia figlia.
Non me la fecero nemmeno abbracciare che subito finì in una cella di isolamento.
Ma sapevo che non sarebbe finita così, conoscevo fin troppo bene come funzionano le cose là sotto, e chi non serve più diventa una cavia.
Così mi iniettarono nel corpo di questa gufa...e proprio il Finder mi lasciò un messaggio, molto semplice.

"Ringraziami, poiché con il corpo di questo gufo nessuno potrà pugnalarti alle spalle, come te hai fatto con noi"

Nei giorni e mesi seguenti mi sottoposero a centinaia di dolorosi ed estenuanti test per controllare come la mia mente avesse reagito al cambio di corpo, dato che era una delle primissime iniezioni di quel tipo.

A poco a poco le prove diminuirono, e l'interesse per me svanì, avendo capito che l'iniezione su animali era fattibile e funzionante.
Sei arrivato in tempo, perché sono sicura che a breve si sarebbero sbarazzati di me.

Negli ultimi mesi ho conosciuto Spritz, e anche se non ci crederai, ci ho parlato molto.
Adesso è molto silenzioso e strano...si vede che sta peggiorando.
Ma quando l'ho conosciuto era diverso.
Aveva una voce limpida e tranquilla, e molto infantile...come quella di mia figlia.
Mi disse la sua breve ma devastante storia...

Come forse avrai capito, lui una volta era una ragazzina.
Una dolce e spensierata ragazzina, Iris, che viveva con il suo amato micetto Spritz, un pigro gatto nero.
Forse troppo spensierata, dato che non prendeva mai seriamente lo studio.
Fu così che non passò i test.
E finì come tutti gli altri a subire l'iniezione.
L'organismo rigettò il siero e si avvicinò pericolosamente alla morte.
Il corpo stava collassando, non c'era tempo per pensare a una soluzione sicura, così i ricercatori, forti dei risultati ottenuti su di me ed altri animali, attuarono l'iniezione sull'animale più a portata e compatibile che trovarono.
Pensarono che il suo stesso gatto fosse una buona idea...conosceva già l'aspetto dei genitori, i modi di comportarsi della figlia, la casa in cui viveva...
Ma fu un disastro.
I primi tempi sembrava andare bene...certo, un animale che parla è sempre qualcosa di scombussolante, ma per chi è abituato non è niente di che.
Poi però il gatto iniziò a fare discorsi strani.
Aveva ancora ricordi della sua vita da felino precedente....ricordi in cui una ragazzina lo accudiva.
Si vedeva lui stesso nelle sue memorie, ma con un'altro punto di vista, con un'altra altezza, un'altra voce, un'altro sesso...
Mi raccontò che alcuni giorni sapeva di essere un gatto, e di aver subito una mutazione, che però non l'aveva cambiato.
In altri giorni invece era la mente di Iris a prevalere, e inorridiva nel vedere le sue zampe feline, la sua ragione cedeva e perdeva razionalità.

Adesso invece...non è più nessuno dei due.
Sa cosa è successo al suo corpo e alla sua mente, ha piena coscienza di sé, e sa anche che non potrà reggere ancora per molto.
E ha ragione, sta per morire.

Vita da ReiettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora