DEBORAH'S POV
Dopo essere scesa da quell'orribile bus mi dirigo verso la scuola.Varco la soglia verso l'inferno e già distinguo varie categorie di persone.Come al solito ci sono le troie, coloro che si portano il pantalone fin sopra l'ombelico,e che non si preoccupano se il loro reggiseno è almeno di 3 taglie più piccole da non far respirare,l'importante è apparire e con quel seno reso ancora di più in evidenza dal quel reggiseno è impossibile rimanere inosservati.
Poi ci sono i puttanieri,quelli che vedrebbero Masha e Orso e che si subirebbero l'immensa noiosità di Titanic solo per portarti a letto. E cercano di scoparsi ogni singola cosa vivente che abbia un buco e che respiri.
Gli sfigati o secchioni....beh io una volta facevo parte di questa categoria,ed infatti provo una certa pena per alcuni di loro perchè so come vengono trattati dai gruppetti popolari...
Poi ci sono i popolari,io adesso appartengo a quest'ultimo gruppetto,sono una delle più popolari nonostante adesso stia solo da 2 anni in questa scuola dopo il mio ultimo trasferimento. Gli altri pensano che io sia una ragazza facile...ma indovinate un po'? Mi dispiace deludervi ma non lo sono.
Cammino a passo svelto per i corridoi della scuola finché qualcosa non attira la mia attenzione.
Nella sala musica qualcuno canta e suona una chitarra e rimango spiazzata da quanto dolore possa trasparire attraverso una semplice melodia...la riconoscerei tra mille, adoro questa canzone, si chiama "Say Something."A distogliermi da quei pensieri è il suono della campanella che oltre a svegliarmi da uno stato di Trans,mi ricorda di andare per non essere presa alla sprovvista mentre origlio.
Ma prima che possa alzare il piede per andarmene, la porta si apre di scatto colpendomi in faccia e facendomi cadere. Solo adesso noto che lo sguardo del ragazzo non è puntato sul mio seno come è solito ai ragazzi ma puntato sui miei occhi trasmettendomi una emozione a me nuova. Lui è alto, moro, labbra carnose, muscoloso, occhi azzurri così profondi...potrei perdermici in quegli occhi...e..e...
Ma una voce angelica mi distrae da quello che stavo pensando
"Scusa,non volevo ti sei fatta male?"mi chiede preoccupato.
"No guarda, il mio hobby è farmi sbattere le porte in faccia"dico scontrosa
"Direi che ti sei svegliata con la luna storta..."dice ridendo
"E comunque mi chiamo Matias"dice sporgendo la mano per aiutami ad alzarmi
Ma scontrosa la rifiuto volendo fare da sola.
"Si, ed io non sono interessata quindi ciao"faccio per andarmene ma afferra il mio polso richiamando la mia attenzione
"Lascia che ti accompagni almeno in infermeria per scusarmi"dice tutto d'un fiato
"La tua voce mi infastidisce come la sabbia nel costume quindi se può servire per farti tacere okay..."acconsento infastidita
Il ragazzo sorrise prendendomi sotto braccio visto che non mi reggo in piedi ma mi stacco subito.
"Giù le mani ciccio, ce la faccio benissimo da sola"sbotto acida
"Dai su andiamo,anche solo per un momento metti da parte l'orgoglio dato che si vede da un miglio di distanza che non sai mantenerti in equilibrio..."
"Okay, ma solo per questa volta" mi avvicino a lui mentre mi afferra stringendomi come se potessi scappare da un momento all'altro ed io non riesco a capire come mai mi senta cosi al sicuro tra le sue braccia.
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SPAZIO AUTRICI Shauu Guys🖤
Scusate se è corto ma siamo solo ai primi capitoli ed è la prima storia che scriviamo e ci scusiamo una seconda volta per alcuni errori grammaticali.
Secondo voi cosa succederà in infermeria?🌸
Buona lettura....ah si quasi dimenticavo ho parlato al plurale perchè siamo due autrici,più avanti vi sveleremo i nostri nomi.👭
Al prossimo capitolo💖
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Meravigliosamente diversi
RomanceLei, Deborah Blake, 17 anni è una ragazza fuori dagli schemi, nel suo cuore combattono due anime perennemente in contrasto, così diverse, ma allo stesso tempo così dipendenti l'una dall'altra. Obbligata a cambiare frequentemente casa per fuggire d...