Capitolo 26

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EMILY'S POV
Matias è appena uscito dalla camera di Deborah e giuro che in vita mia non l'ho mai visto così.
Aveva le lacrime agli occhi e non se ne vergognava,non si è mai voluto mostrare debole ma credo proprio che ora abbia messo da parte l'orgoglio per abbandonarsi al suo dolore.
Così entro nella stanza, pronta a vedere Deborah per la prima volta dopo l'incidente, non ha per nulla una bella cera ma questo mi pare ovvio.
I lividi sul suo viso, i graffi e tutto il resto mi distruggono.
Non avrei mai pensato di stare così male per una ragazza che conosco a stento da due giorni.
Vedere colei che neanche tre ore fa mi confortava e mi dava coraggio, in queste condizioni mi fa sentire incredibilmente fragile.

"Ehi Debby" le dico piangendo, anche se so che non potrà rispondermi.

"Mi fa tanto male vederti così, ma non pensare neanche che a causa tua la mia festa di compleanno sia stata rovinata, perché in tutto questo tu non hai colpe. L'unico veramente responsabile è Marcus.
Quello stronzo ha cercato nuovamente di farti del male ed evidentemente questa volta ci è riuscito proprio bene.
Ma non preoccuparti lui ha già ricevuto da mio fratello tutto ciò che si meritava." le dico piangendo

"Mi scusi signorina ma l'orario di vista è finito sarebbe pregata di uscire" mi avvisa gentilmente la dottoressa di turno ed io annuisco.

"Adesso devo andare ma ti prometto che verrò qui tutti giorni e poi in fondo è questo quello che fanno le amiche"detto questo mi avvicino a lei e le lascio un bacio tra i capelli.

Uscendo dalla stanza vedo Matias piangere silenziosamente seduto su una sedia.

Mi avvicino a lui inginocchiandomi e, spostando le mani che aveva posizionato sul suo viso, riesco a vedere i suoi occhi rossi e gonfi ed una scia di dolore accompagnata da una di paura percorrerli.

Così d'istinto lo abbraccio e stringendolo riesco a sentire i suoi singhiozzi.

"Non potrei sopportarlo di perderla io la amo" mi dice stringendomi forte a se.

"Shh...lo so lo so,non preoccuparti si sveglierà Debby è forte ce la farà"gli dico accarezzandogli la schiena consolandolo.

Detto questo sciogliendo l'abbraccio lo prendo per mano dicendogli:

"Dai andiamo a casa"

"No, io resto qui se dovesse svegliarsi devo essere il primo a vederla, sono stato uno stupido a capire di amarla solo adesso, e ora devo rimediare il prima possibile.
Tu vai a casa, e prendi pure la mia auto."mi dice dandomi le chiavi,ed io dopo avergli dato un ultimo abbraccio per salutarlo mi dirigo verso l'uscita.

Mente cammino verso il parcheggio incontro Colton intento a prendere un caffè alla macchinetta.

"Ehi Colton come mai sei ancora qui?"gli chiedo confusa

"Sono venuto con l'auto di Abby...solo che quando se ne è andata stava davvero male...ho preferito lasciarla un po' da sola.
Credo di prendere un taxi tra poco."mi dice.

"Io me ne sto andando adesso se vuoi ti posso accompagnare io."dico grattandomi la nuca un po'imbarazzata.

"Oh...ehm...certo,se per te non è un problema."mi dice sorridendo ed io cerco di ricambiare anche se in questo momento non ho nemmeno la voglia e nè la forza di fingere.

Cosi ci avviciniamo verso l'auto di Matias.

"Ma questa non è l'auto di Matias?"mi chiede confuso.

"Si,ma lui rimane qui quindi mi ha dato le sue chiavi."gli dico.

"Ci tiene proprio a Debby..."dice ripensando al fatto che Matias dorma qui assieme a Deborah.

"Si a quanto pare."dico io abbassando lo sguardo.

"Senti ci tenevo a precisare che il bacio che c'è stato tra me e Debby non è stato nulla...ceh...nel senso che l'ho fatto per richiamare la tua attenzione,non provo assolutamente niente per Deborah."mi confessa lui alzandomi il viso.

"Avevo capito qualcosa da quello che mi aveva detto Abby..."dico io.

"Perchè l'hai fatto?"chiedo io confusa

"Perchè volevo farti ingelosire...mi piaci Emily,ma tu non mi hai mai notato."dice lui

"Si,ma c'erano altri modi,ad esempio venire a parlarmi"dico io

"Non avrebbe funzionato"dice lui abbassando lo sguardo.

"E come lo fai a sapere?"gli chiedo confusa alzando il suo viso

"Perchè ci ho provato,ma ogni volta che parlavamo cercavo sempre di sviare il discorso."dice alzando la voce.

"Da quanto tempo va avanti cosi?"chiedo alzando la voce anche io.

"Da qualche mese..."ammette lui
"Come è possibile che non te ne sei mai accorta?"mi chiede

"Ti consideravo come un amico...e poi ogni giorno ti vedevo andare a letto con una diversa..."gli dico guardandolo negli occhi.

"Forse hai ragione...amici..."mi dice lui rassegnato

Non riesco a resistere cosi mi fiondo sulle sue labbra.
Inizialmente si sorprende a questa mia iniziativa ma dopo mi prende per i fianchi e approfondisce il bacio.

"Io non bacio gli amici"dico staccandomi dal bacio.

"Neanche io"ammette lui sorridendo fiondandosi nuovamente sulle mie labbra.
***
MATIAS'POV
Dire che mi sento male é poco, sono distrutto e lo sono soprattutto perché so che lei sta male a causa mia.

Ho paura di non riuscire mai più a dirle ciò che provo, ma più di tutto ho paura che dopo ció che ho fatto lei mi odi, che pensi a me come il ragazzo che l'ha mandata in coma, anche se non é così.

Non avrei mai voluto dirle ciò che le ho detto, ma avevo paura, fottutamente paura di rimanere deluso, di entrare in una cosa più grande di me e di non riuscire a controllare i miei sentimenti, ma ho capito.

Ho capito finalmente che il detto capisci cosa hai solo quando lo perdi é fottutamente vero.La amo, ho amato una sola volta nella mia vita, e non é andata bene, ma con lei sarà diverso...Deborah é diversa.

Non vedo l'ora di vederla arrossire o semplicemente sorridere ad ogni mio piccolo gesto che sia un complimento o un bacio.
Voglio vedere i suoi occhi mozza fiato splendere nuovamente come quel pomeriggio in macchina, voglio averla nel mio futuro.
Voglio affrontare insieme a lei anche i momenti più difficili, perché ogni problema, ogni paura e ogni difficoltà con lei diventa improvvisamente meno difficile da risolvere .

Spinto da un'incredibile voglia di vederla entro senza farmi vedere nella sua stanza rischiando di essere cacciato da un'infermiera di turno ma non me ne importa minimamente.

Mi siedo accanto a lei, e nonostante i miei sforzi per non farlo piango.
Piango a dirotto, come un bambino che ha perso la sua mamma, come ho fatto una sola volta nella mia vita.

"Piccola mia ti prego svegliati,non ce la faccio più a vederti così...ho bisogno di sentire la tua voce, non importa quante volte mi farai incazzare, e quante volte io lo farò con te ti prometto che se ti sveglierai non ti lascerò più andare." Le dico continuando a piangere.

"Sai sono stato così solo quando mia madre se ne é andata, ma tu non lo farai , non puoi farlo, non puoi abbandonarmi come ha fatto lei,perché non riuscirei a perdonarmelo. "Continuo...

"Sono stato uno stronzo,un fottutissimo stronzo, ma non ti ho mai voluto illudere.
Avevo paura di innamorarmi, e per quanto abbia provato a non farlo tutti i miei tentativi sono stati vani.
Ti amo come non ho mai fatto con nessuno, e spero di avere la possibilità di dimostrartelo."concludo sottovoce per poi accasciarmi con la testa sul suo petto per accarezzarle i capelli, e così mi addormento, sperando che questo sia stato solo un brutto sogno.
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SPAZIO AUTRICI
Hi Dolphins🐬
Scuasateci per il ritardo🌸
Ecco a voi il nuovo capitolo e vi ringraziamo per le visualizzazioni😌
Speriamo vi piaccia💖
Continuate a seguirci sempre e commentate in tanti🤞🏻
With love❤
||ALE&ELE||🙋💖

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