Capitolo 48

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DEBORAH'S POV
Completa.
Questo è l'aggettivo che mi rappresenta di più in questo momento.
Ovviamente ce ne sono altri mille che descrivono le varie sensazioni che sto provando in questo preciso istante ma questo è quello che riesce perfettamente a descrivermi.

Adesso sono tra le braccia di Matias,piangendo come una bambina ma non me ne vergogno affatto.
Siamo in questa posizione da piu di cinque minuti,un tempo apparentemente piccolo ma sono i cinque minuti più belli e più lunghi della mia vita.

"Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo"gli sussurro all'orecchio con le lacrime agli occhi mentre lui mi stringe forte.

"Ti amo anche io"dice lui staccandosi dall'abbraccio.
Rimaniamo peró vicini,e lui con il pollice mi asciuga le lacrime che fino ad adesso viaggiavano ininterrottamente sul mio viso.

"Ehi piccola non piangere,sono qui adesso,me lo fai un bel sorriso?"dice lui sorridendomi dolcemente.

Tiro su il naso e gli abbozzo un sorriso che appena si avvicina viene sostituito da un bacio.

Non era un bacio dolce, nè passionale anzi.
Era uno di quei baci dati con esigenza perchè ne aveva bisogno ma sopratutto anche io ne necessitavo.

"Giuro che è il Natale più bello della mia vita."dico io ridendo incredula ancora per ciò che ha fatto.

"Anche il mio,senza dubbio"dice lui.

"Non ci posso credere,ma da quanto avevi in mente di venire?"dico io sedendomi sul letto seguita da lui.

"In realtà oggi pomeriggio..."dice lui

"Cosaa?
Tu vuoi farmi credere che hai preso all'ultimo minuto un biglietto d'aereo che per giunta costava un accidenti,per venire qui a Miami per me?"dico io tutto d'un fiato.

"Esattamente."dice ed io subito lo bacio.

"Sei pazzo."dico

"Si,pazzo di te."dice lui.

"Ti piace il vestito?"mi chiede lui.

Io mi alzo facendo un giro su me stessa e dico:

"Lo adoro,ma anche io ho un regalo per te, chiudi gli occhi."per poi dirigermi verso l'armadio.

Prendo la chitarra, ricoperta di carta regalo e gliela porgo.

"Puoi aprire gli occhi adesso."dico io e lui appena lo vede la scarta subito come farebbe un bambino con i giocattoli ricevuti per Natale.

"Una chitarra!"dice sorpreso.

"Esatto,so che ti piace la musica e allora ho pensato che ti potesse piac-"non finisco neanche di parlare che lui si butta su di me prendendomi in braccio.

"Grazie, grazie, graziee!"dice contento.

"Adesso però vieni con me che ti porto in un posto."dice prendomi la mano.

"Dove mi porti?"chiedo io curiosa.

"È una sorpresa."mi dice lui.

"Odio le sorprese"dico io.

Si odio le sorprese perchè non so mai cosa aspettarmi,ed io che non so fingere se una cosa mi piaccia o no,ho paura che la sorpresa non mi piaccia e che quindi le persone si possano offendere.

"Non preoccuparti fidati di me."dice

Io annuisco e dopo un bacio casto sulle labbra,ci dirigiamo insieme verso il luogo misterioso.
***
"Cazzo,non doveva andare cosi,NO!"dice lui arrabbiato

Eh si,la sorpresa è andata male.
Perchè?
Beh voleva portarmi a mangiare fuori ma siccome ha organizzato tutto all'ultimo minuto non ha potuto prenotare e quindi i posti erano esauriti.
Cosa doveva aspettarsi?
È Natale,ovvio che la gente festeggi al ristorante.

Meravigliosamente diversiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora