Capitolo 41

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DEBORAH'S POV
"Toc toc" un forte bussare mi sveglia.
Mi guardo attorno e rimango seduta sul letto con sguardo attonito...infatti in questo piccolo lasso di tempo il mio cervello elabora ció che è successo la sera prima.

"Toc toc"un altro bussare mi sveglia da quel piccolo stato di trans cosi decido di alzarmi per andare ad uccidere chi ha disturbato il mio sonno.

Mentre mi incammino verso la porta,incrocio uno specchio e mi imbatto nel mio riflesso a dir poco orrendo.
I miei capelli sono scombinati,pare che abbiano vita loro,ovviamente mi sono addormentata sul letto mentre testavo la sua morbidezza,prova superata con 100 d'altronde ma vabeh dettagli di poco conto.
Il mio trucco è sbavato,sembra che sono un reduce di guerra.
Se non uccido con le mie mani chi si cela dietro la porta,sicuramente lo faró morire d'infarto dato il mio aspetto.

Mi dirigo verso l'entrata e apro la porta.

"Sono la signora delle pulizie,posso entrare o ripasso tra una mezz'oretta?"mi chiede dopo una pausa di 2 anni per guardare come sono conciata.

"Ripassi più tardi"rispondo semplicemente io chiudendo la porta.

La prima cosa che faccio è quella di precipitarmi immediatamente nella doccia dato che ieri sono crollata senza essermi neanche lavata.

Cosi accendo il cellulare ed entrando nell'applicazione della musica,seleziono l'album intitolato "Shower".

Mentre accendo il getto d'acqua,inzio a riordinare la mia mente facendo una specie di "scaletta" da rispettare per oggi dato che ho intenzione di fare tante cose.

Prima cosa:Mare.
Siamo a Miami e se non vado a mare qui dove dovrei andarci?

Una volta uscita dalla doccia ed essermi asciugata,preparo in fretta e furia il borsone infilandoci all'interno le cose più necessarie come costumi di ricambio,occhiali da sole,protezione solare,cuffiette ecc.

Dopo circa 10 minuti sono pronta ed esco dall'albergo.

Spiaggia di Miami,sto arrivando!
***
Case gialle,siepi,case rosse,cartello dello stop,insegna luminosa e poi di nuovo case gialle...qui sembra tutto uguale,okay forse mi sono persa.

Sto camminando da circa mezz'ora aiutantomi con una cartina,ma niente...non ho concluso niente.

Qui le case,ed i punti di rifermento sono tutti uguali.

Uhm...quel paletto l'ho gia visto.
Forse sto girando a tondo...o forse no.
Karma...Sei tu?!

Decido di attraversare per chiedere ad un passante informazioni,ma mentre attraverso sulle strisce pedonali quasi non mi faccio investire da un imbecille.

"Ma sei forse cretino?!" dico guardandomi per controllare se sono stata ferita.

"Scusami mi dispiace"si giustifica il guidatore.

"Scusami mi dispiace un cazzo..."dico io e mentre giro la testa in direzione del ragazzo in sella al motorino.

"Jason"dico.

"Deborah?
Ci rivediamo!"mi dice lui spegnendo il motore del motorino

"Ti ho fatto male?"mi chiede scendendo dal motorino

"No non preoccuparti,sto bene...ma siccome mi hai fatto spaventare mi devi un favore..."dico io

"Dimmi"risponde lui

"Sto girando da mezz'ora e non trovo questa spiaggia...sono tanto lontana?!"dico io mostrandogli la cartina

"O mio dio Deborah ma cosa hai fatto? Sei finita in tutt'altro posto!"mi dice lui.

Meravigliosamente diversiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora