Capitolo 16

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DEBORAH'S POV

Okay...é arrivato il momento di dirgli tutto, anche se ho veramente paura di come potrebbe reagire devo farlo,devo farlo per me,devo farlo per lui.

<<Allora tutto cominciò 4 anni fa...a quel tempo abitavo a Londra, ero solo una stupida ragazzina inesperta ed avevo una cotta per Marcus sin dalle scuole elementari. Ormai ero all'inizio del primo anno di liceo, quando Marcus parve interessarsi improvvisamente a me,non lo so per quale motivo,forse perché ero la solita secchiona che ha inizato a ribellarsi ma fatto sta che io non potevo crederci, era sempre stato il mio sogno essere la fidanzata del ragazzo più figo del liceo, quindi non ci pensai due volte a mettermi con lui.

Nonostante tutto sono sempre stata una brava ragazza, avevo la testa sulle spalle, e non avevo la minima intenzione di concedermi a lui fin quando non ne avessi sentito il bisogno, e lui inizialmente sembrava accettare la mia decisione.
Sembrava realmente innamorato di me, come io lo ero di lui o meglio credevo di esserlo. Ma una sera...una maledettissima sera i-i-io>>comincio per poi fermarmi a causa dei singhiozzi involontari che il ricordo di quei momenti suscitano in me.

Matias mi sta abbracciando, mentre mi sussurra all'orecchio che devo essere forte e mi accarezza dolcemente il dorso della mano, così prendo coraggio e continuo a parlare dopo essermi asciugata le lacrime.

<<Io andai alla festa di una mia compagna di liceo con lui, mi ero ubriacata per la prima volta, e non riuscivo nemmeno a capire cosa mi stava accadendo. Di quella sera ricordo poco, ma quel poco continua a tormentami, tutte le notti non faccio altro che sognare le sue luride mani che vagano senza meta sul mio corpo, e le lacrime che non cessavano di scorrere sulle mie guance>>riprendo calmandomi.

<<Si,se te lo stai chiedendo é così che ho perso la verginità, lui mi ha stuprato e io non ho potuto fare niente per impedirlo...andó avanti cosi per tanto...tropp tempo,mi picchiava e abusava di me,ed io non potevo farci nulla dato che mio padre era socio del suo e questa rivelazione poteva far rischiare il posto di lavoro a mio padre>> Matias a quella notizia mi guarda sconvolto, ma guardandolo negli occhi riesco a percepire sia il ribrezzo che prova nei confronti di Marcus sia la rabbia.

Sono sicura che in questo momento si sta incolpando di tutto...di non avermi conosciuto prima in modo da poter evitare tutto ciò, di non aver capito prima ciò che stavo provando, e soprattutto di non poter fare niente per cancellare il mio passato.
Perché lui é fatto così, sarebbe disposto a sacrificare la sua vita se solo servisse a rendere felice la persona che ama, ed é proprio questo che lo rende speciale...e la cosa che mi colpisce di più è il fatto che lo so nonostante ci conosciamo pochi giorni.

<<Non avevo idea che avessi passato una cosa simile>>mi dice scioccato a voce bassa.

<<Ma non ho capito una cosa...perché tu ora abiti a Manhattan se hai detto che sei di Londra.>>mi chiede confuso.

<< Negli ultimi anni ho cercato di scappare da lui, cambiavo città e scuola di continuo,i miei genitori indaffarati dal lavoro non se ne sono mai preoccupati,anzi pensavano che mi piacesse viaggiare tutto qui...non riuscivo a passare più di 4 mesi in una scuola che mi si presentava davanti come se tra noi non fosse successo niente,e,mi dispiace ammetterlo anche questa volta é successo....mi ha trovata>>gli dico abbassando il capo.

<<Ma purtroppo non è finita qui...li vedi questi?>>gli mostro il mio polso ricoperto di cicatrici...cicatrici che anche se sono guarite all'esterno,hanno lasciato una profonda traccia indelebile all'interno.
Mi accarezza con delicatezza il polso come se avesse paura di farmi male.

<<Me le sono procurata da sola...sono caduta in un forte periodo di depressione,iniziavo a tagliarmi...sono stata ricoverata parecchie volte,ma non mi importava minimamente,volevo morire...perchè non aveva senso vivere con la paura di ritrovarmelo davanti.
È stato facile mentire ai miei genitori...a casa non c'erano mai me la sono sempre dovuta cavare da sola,erano fuori per lavoro perció usavo la scusa dell'influenza...loro non sapevano e non sanno.
Non volevo vedere nessuno,neanche Abby...ma insisteva nel volermi vedere e cosi grazie a lei ed i suoi pomeriggi trascorsi a tirarmi su di morale sono uscita dalla depressione facendomi un'altra vita>>

<<Una delle cose che mi far star male è il fatto che ho detto ad Abby di un certo Marcus ma lei non sa che si tratta di quel Marcus...avevo paura della sua reazione.>>

<<Ma la cosa che mi ferisce di più in assoluto è il fatto che dovró ritrasferirmi...so che non posso continuare a fuggire ma ogni volta parto con la speranza che quella sarà l'ultima...ma non sarà cosi>>dico tra le lacrime.

<< Cosa cazzo vuol dire Deborah?! Te ne andrai?!Non puoi farlo, non potrei permetterlo...non riuscirei a sopportarlo>>mi dice abbassando il tono di voce nel pronunciare le ultime parole anche lui quasi con le lacrime agli occhi.

<<Matias cosa altro posso fare eh?! Dimmelo perché io non ci arrivo>>gli chiedo urlando.

<<Credimi non ce la faccio più...sto vivendo da 4 anni con la paura costante che improvvisamente tornando a casa trovi una delle sue maledettissime lettere con le quali mi diceva di avermi trovato, perché credo che non ci sia cosa più brutta nella vita che non poter farsene una.>>continuo scoppiando a piangere.

<<Era ormai da due anni che non avevo più notizie di lui, stavo iniziando a credere di esserne finalmente uscita, poi ho conosciuto te...mi hai fatta sentire compresa sin dal primo momento, ti sei preoccupato per me quando mi sono fatta male, e ti sei fidato di me quando eri ubriaco...e per questo ti ricorderò come una delle persone più importanti della mia vita.>>gli dico ancora piangendo

<<Debby dimmi che non mi stai dicendo addio...dimmi che rimarrai con me e che affronteremo tutto questo insieme...ti prego dimmelo>> mi chiede con tono supplichevole.

<<Non posso promettertelo, non posso dirti che sarò talmente egoista da coinvolgerti nei miei problemi...Matias tu meriti di più>>dico poco convita della mia ultima risposta.

<<Deborah se sarà necessario per non portarti via da me ti difenderó anche a costo della mia stessa vita...perchè senza di te questa non avrebbe più senso>>dice guardandomi neglio occhi.

<<Matias non pensi a ció che dici,va a casa...riposati ci sentiamo domani>>gli dico

<<No Deborah.
Cosa non hai capito di tutto il discorso che ho fatto?Dormiró qui con te...mi farà stare tranquillo non so cosa farei se Marcus entrasse di nascosto per abusare nuovamente di te? Quindi tu dormi ci saró qua io nel caso dovessi svegliarti...e se avessi bisogno di un abbraccio potrai sempre svegliarmi anche se non chiuderó occhio>>dice con un sorriso dolce

<<Mi dispiace per tutto>>mi sussurra ed io cullata dalle sue dolci parole e dalla sia meravigliosa voce mi addormento più sicura che mai.
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SPAZIO AUTRICI
Ciao Dolphins
Ecco a voi il nuovo capitolo,abbiamo postato cosi presto perchè non eravamo sicuri che sta sera saremmo riuscite a postare comunque spero vi piaccia....Eh si ecco il segreto di Marcus e Deborah...che ve ne pare fatecelo sapere con un commento.
Continuate a seguirci💖
1263 parole solo per voi
With love
ELE&ALE🌸

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