Capitolo 33

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Trascorso qualche giorno arriva finalmente la vigilia, il giorno in cui Alex e sua mamma arrivano a stare da noi; inizio a farmi prendere dall'eccitazione, sistemando casa e mostrando una grande allegria ed impazienza, aiutando la mia famiglia ad addobbare l'albero.

"Iz non lo vedi da quattro giorni, puoi evitare di comportarti come una bambina che aspetta babbo Natale?" mi prende in giro Robert.

"Finiscila Rob, sono solo felice, tutto qui" rispondo io.

"Noi siamo felici, tu sei fuori di testa, su di giri, e aggiungerei irritante". Tiro una gomitata a Robert, mentre lui in risposta mi spinge facendomi cadere sul divano.

"Ehi!" esclamo io mentre mi rialzo, strappando gli addobbi dalle mani di mio fratello e lanciandogli uno sguardo irritato.

"Anche io sono fidanzato, ma non per questo se non vedo la mia ragazza per un po' di giorni, appena so di rivederla inizio a saltare per casa e sclerare come se mi avessero regalato una macchina nuova" continua a stuzzicarmi lui.

"Sei davvero irritante Rob, non mi comporto mica così io, sono solo felice" insisto io.

"Se lo dici tu, pazza sorellina".

"Dai smettetela di battibeccare voi due, e finiamo di addobbare questo albero, siamo tutti felici dell'arrivo di Alex e Arianne" ci interrompe mamma.

"Anche io sono felice!" esclama Valery. Una volta addobbato l'albero ci prepariamo tutti per l'arrivo di Alex e sua madre: decido di mettermi un vestito rosso aderente lungo fino alle ginocchia e mi piastro i capelli, voglio essere elegante per la serata. Quando scendo la mia famiglia mi fa i complimenti, anche loro sono eleganti e siamo tutti in attesa dell'arrivo dei nostri ospiti. Appena suona il campanello scatto subito in piedi correndo verso la porta.

"Tieni a freno l'entusiasmo Iz, o li farai scappare" sento la voce di mio fratello mentre mi dirigo all'ingresso, ma non ci presto attenzione, il mio interesse è rivolto solo alla porta. Appena la apro mi ritrovo davanti Alex, bello da togliere il fiato: i biondi capelli ben pettinati e il volto illuminato da un gran sorriso, mentre i suoi occhi celesti mi scrutano dalla testa ai piedi. "Bella come sempre Isabelle, mi sei mancata".

"Anche tu Alex" rispondo fiondandomi tra le sue braccia. Mi mancavano i suoi abbracci, forti e rassicuranti. Mi stacco da lui per salutare anche sua madre. "Ciao Arianne, benvenuti, è un piacere avervi qui" dico con gentilezza.

"Ciao Isabelle! Come sei cresciuta, sei davvero bella, Alex ti ha descritta proprio bene; hai ancora qualcosa della dolce bambina che conoscevo. Comunque il piacere è nostro, grazie per l'ospitalità" risponde lei con un sorriso. Anche lei è come me la ricordavo: i capelli biondi color del grano come quelli di Alex, sempre serena e sorridente. Ma nei suoi occhi, come in quelli del figlio, si legge un profondo dolore, celato e attutito col tempo. Conduco Alex e Arianne in salotto, mentre anche la mia famiglia li saluta e li aiuta a portare i bagagli nelle rispettive stanze.

"Alex sei diventato davvero un bel ragazzo, siamo felici di averti qui con tua madre" dice mia mamma con un sorriso.

"Fa piacere anche a noi Federica, grazie davvero dell'invito" risponde Alex con un sorriso.

"Grazie a voi per essere qui, Isabelle mi ha detto che siete fidanzati; so che sei un bravo ragazzo Alex, ma essendo Izzy mia figlia devo raccomandarmi con te di comportarti bene, ed essere per lei un buon fidanzato. Perché lei è molto dolce e sensibile, e non vorrei mai che fosse ferita" dice mio papà, suscitando in me tenerezza ma allo stesso tempo imbarazzo, per il suo fare da padre protettivo.

"Papà...".

"Certo Harry, farò del mio meglio per rendere felice tua figlia, e non mi permetterei mai di farla soffrire" risponde Alex sorridendo a mio padre e poi a me. Arrossisco e sorrido a mia volta, Alex non si è lasciato mettere in soggezione, e la sua risposta è stata così dolce e genuina.

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