IGOR
Il mattino seguente, è Domenica. Mi sveglio di buon ora, preparo delle crêpes con marmellata di ciliegie, caffè per Maxim e tè per me e Irina. Mentre sono in soggiorno, mi siedo sul divano e incuriosito guardo la Tv, il notiziario trasmette un servizio nel quale una poliziotta: bionda, e occhi azzurri annuncia: «Si è verificato un altro spiacevole evento, una misteriosa scomparsa al Lomonosov University. Uno studente è scomparso. Sono in atto le ricerche.»
Io sussulto a quella sconvolgente notizia della misteriosa scomparsa del ragazzo.
Fisso la Tv accesa con sguardo nel vuoto, ancora allibito da quella notizia. "Santo cielo! Quel ragazzo scomparso l'ho visto stanotte al Leningrad Café Club! L'ho riconosciuto dalla foto" sono triste, dispiaciuto e preoccupato per le sorti del ragazzo. "Poverino, spero sia ancora vivo, che la polizia riescano a trovarlo!" Sono così assorto nei miei pensieri, che non mi accorgo di Irina che entra in soggiorno. «Buongiorno Igor, già hai preparato la colazione? Sei un tesoro» dice e mi stampa un bacio sulla guancia, io arrossisco. «Ehm, buongiorno. Sì, ho preparato la colazione, serviti pure», dico spegnendo la TV. «Tutto bene?» Chiede la ragazza incuriosita.
IRINA
Il ragazzo scuote il capo e il suo volto si incupisce. «Ho visto il notiziario, sai è scomparso un ragazzo che frequenta il Lomonosov University. Irina, quel ragazzo l'ho visto stanotte mentre eravamo in discoteca! È scomparso stanotte. Non so, ma ho una strana sensazione... Se fosse stato aggredito da un Vampiro, o un Licantropo? Non so cosa pensare. Vorrei che la polizia riuscisse a trovarlo ancora vivo», annuncia con lo sguardo basso.
Io gli sfioro la guancia, con un gesto affettuoso. «Ehi! Tranquillo, vedrai la polizia riuscirà a trovarlo. Adesso fai colazione», dico con dolcezza.
«Spero tanto che tu abbia ragione, va bene faccio colazione», mormora Igor sedendosi accanto a me e insieme facciamo colazione.
IGOR
Maxim entra in soggiorno, con un'aria assonnata. «Buongiorno... Ah! Che sonno. Colazione! Crêpes alla marmellata di ciliegie. Le mie preferite!» Afferma con sguardo trasognato. Io sorrido nel vedere mio fratello che si ingozza di crèpes. «Ehi, vacci piano eh!» Dico scherzoso.
Maxim manda giù tutto d'un fiato il caffè ancora caldo. «Sono squisite le tue crêpes. Davvero, non sto scherzando. Sono così gustose», afferma sincero.
Io mi gratto il capo in un’espressione confusa. «Ehm, stai bene? Non è che hai la febbre e stai delirando? O che hai battuto la testa stanotte mentre dormivi?» Commento scherzoso, mentre sorrido felice, poiché è la prima volta che mio fratello apprezza qualcosa che preparo.«Certo che sto bene, ma che dici? È che almeno le crêpes sono squisite, al confronto dei tuoi piatti disgustosi», mormora Maxim, il quale non si rende conto di avermi offeso con i suoi modi scostanti, non dà la soddisfazione di ammettere, che adora i piatti che cucino. Il suo stupido orgoglio, e il suo comportamento da bad boy rovina il nostro rapporto.
"Sono stufo delle sue critiche sui miei piatti! Non sono mica uno chef a cinque stelle?! Adesso lo guardi negli occhi e lo affronti!" Fisso negli occhi mio fratello. I nostri sguardi si incrociano, nessuno dei due distoglie lo sguardo.
C'è un'atmosfera di tensione.IRINA
Maxim e Igor si lanciano occhiate infuocate, temo che i due ragazzi finiranno per litigare.
Igor fissa suo fratello con freddezza. «Va bene, visto che i miei piatti li trovi disgustosi... Sono stufo di sentire le tue lamentele! Non sono uno Chef Stellato! Non cucinerò più. Anzi cucina tu stasera. Ok? Non è poi tanto difficile per te, no?» Dice con indifferenza.
Io scoppio a ridere alla scena davanti ai miei occhi, penso “Bravo Igor! Lo hai affrontato, e gli hai detto quello che meritava!” Sorrido divertita, il ragazzo distoglie lo sguardo dal fratello, il quale abbassa lo sguardo, volge lo sguardo verso Igor, che sorridendo dice: «Vado a fare una passeggiata, a dopo».Io lo raggiungo fuori la soglia di casa. «Complimenti, ben fatto! Devi farti rispettare da tuo fratello. Deve rendersi conto dei suoi errori!» Annuncio soddisfatta.
IGOR
Io e Irina siamo seduti su una panchina del viale vicino casa. Piombo nel silenzio, sono triste poiché credo che mio fratello mi odiasse. Giro e rigiro i pollici in uno stato confusionale. «Irina, non so, ecco io, cioè tu credi che Maxim, mi odi davvero? Sono confuso, è sempre scostante con me, non mi concede più il suo affetto ormai da tanto tempo. Devi sapere che un tempo Maxim era l'opposto di adesso, era il classico fratello affettuoso, comprensivo, e affidabile. Mi abbracciava spesso, eravamo inseparabili, facevamo tante cose insieme. Poi cambiò, e diventò ciò che è adesso», concludo sospirando, guardando il cielo azzurro. "Chissà se mi vorrà ancora bene, sembra che il suo cuore sia diventato di ghiaccio".
Ho impresso nella mente i bellissimi ricordi del passato, quando mio fratello era dolce e sensibile con me, lo ritenevo il mio angelo custode, mi proteggeva sempre. Ma adesso è tutt'altro.
Maxim è cambiato, con un filo di voce accenno: «Mi sto solo illudendo, Maxim non tornerà più quello di un tempo. Devo rassegnarmi, il passato non ritornerà», sussurro affranto.
IRINA
Sono sconcertata, non so cosa dire pur di risollevare il morale al mio amico. Il ragazzo soffre molto, poi abbozza un sorriso sereno. «Adesso basta rivangare il passato, e annoiarti con i miei problemi. Scusami è stato uno sfogo, avevo bisogno di qualcuno che mi ascoltasse, grazie sei una vera amica», dice il giovane con dolcezza.
Ci guardiamo per un istante negli occhi, sorridiamo.
Distolgo lo sguardo dal giovane, desiderando baciare quelle labbra carnose e rosee del giovane, penso "Irina, calmati, ok? Dio, ma quant'è bello!" Mentre converso con la mia coscienza, Igor schiocca le dita davanti al mio viso: «Ehi! Terra chiama Irina. Ci sei? Stai bene?» Chiede preoccupato, io sorrido e rispondo: «Sto bene tranquillo, ero sovrappensiero tutto qui».
Igor risollevato, sospira e con un tono sereno accenna: «Ah! Mi ero preoccupato, ehm, posso chiederti una cosa? Non ti arrabbierai con me vero?» Io noto che il giovane è diventato ansioso. «Dimmi tutto, sono pronta ad ascoltarti, qualunque cosa mi dirai», mormoro convinta. Igor sospira e risponde: «Ehm ecco io, cioè tu...» deglutisce, si sofferma per un attimo, e continua: «Ecco, ehm, sei fidanzata?» Sussurra tutto d'un fiato.
Io lo guardo, ha un aspetto adorabile: le guance arrossate, e un’espressione buffa lo trovo adorabile.
Mi lascio sfuggire un sorriso. «Non sono fidanzata, Igor sono single. E tu? Hai una ragazza vero?» "Sicuramente sarà fidanzato, è un bel ragazzo" noto che sull'anulare aveva un anello d'argento, e ipotizzo che fosse un anello di fidanzamento.
Resto sorpreso nel sapere che come me è single. Scuoto il capo, e mi guarda con un sorriso dolce. «Io non sono fidanzato, sono single come te. Che strana coincidenza eh! Già, forse è il destino che ci unisce, chissà» mentre si gratta la nuca in imbarazzo.
Alla notizia che Igor è single, sulle mie labbra appare un sorriso furbo un po' malizioso, e penso "Che gioia, è libero come me. Non è fidanzato! Quanto vorrei che tra di noi potesse nascere qualcosa. Igor credo proprio di essermi innamorata di te!"
Sono confusa, cosa prova Igor per me? Sono una sua amica o qualcosa di più? Questo penso, mentre osservo il cielo azzurro. Igor volge lo sguardo verso di me, avvertendo il cuore battere a mille e, con un sorriso, fa il primo passo, si avvicina lentamente a me e mi bacia con dolcezza sulle labbra.
Sento il tocco caldo delle labbra di Igor posarsi sulle mie, è una sensazione stupenda, ma purtroppo quel dolce istante viene interrotto dall'arrivo di una ragazza su una moto. La giovane è bionda e occhi azzurri la quale, scende dalla moto. La giovane indossava jeans attillati bianchi, giacca bianca e, sotto un top corto che lascia i fianchi scoperti. L'arrivo della ragazza interrompe il bacio casto. La giovane avanza decisa verso di noi...
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ᴀɴᴏᴛʜᴇʀ ʟɪғᴇ #Completa (In Revisione)
Siêu nhiênMOSCA, RUSSIA 2010 La lotta tra il bene e il male continua da millenni... Gli angeli, creature alate e di animo puro dalla bellezza rara, occultano la loro origine, celando il loro vero aspetto sotto forma di normali umani. I Demoni esseri dalle se...