★Capitolo 53 Igor & Aleska★

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IGOR

 Sorridendo abbraccio dolcemente Aleska, le accarezzo i capelli con un gesto affettuoso. «Tranquilla, è tutto finito», sussurro con voce soave.

Aleska con lo sguardo basso  sussurra: «Igor, ecco io, ti devo la vita, mi hai salvato da una vita d'inferno. Sono di nuovo umana grazie a te!» Mi schiocca un casto bacio sulle labbra.

Incredulo arrossisco, e con timidezza scosto una ciocca dei suoi capelli dal viso, le sue guance sono arrossate: «Aleska... Perché lo hai fatto? Quel bacio, cosa significava?» Chiedo con una nota di curiosità.

Aleska 

Sorrido:“Igor io credo proprio di amarti... So che tu ami Irina, e che con lei sei felice. Ma è difficile frenare il mio istinto, i sentimenti che provo per te”, accennò: «Igor, ehm quel bacio, cosa significava? Semplice che ti voglio tanto bene!» Esclamo con un’espressione teatrale.
Timidamente mi gratto la nuca in imbarazzo.

Entrambi siamo raggiunti da Irina e Maxim: «Eccovi, ragazzi, finalmente siamo riusciti a trovarvi! Ma dove eravate andati?» 
«Ehm, è un po' complicato. Vi spiegherò tutto una volta a casa, andiamo?» Chiedo con un sorriso.
Irina e Maxim acconsentono e così torniamo tutti insieme a casa.

Spiego la verità su ciò che era accaduto, la liberazione di Aleska dalla Maledizione di Aleksey!

Irina e Maxim increduli: «Cosa? Dunque adesso Aleska è di nuovo umana? È libera dalla Maledizione! Oddio, che stupenda notizia!»

Sono felice mentre accarezzo il pelo folto del piccolo Tosik, il micio è disteso sulle mie gambe mentre io guardo insieme agli altri la Tv, ma d'improvviso il mio sguardo si perde nel vuoto e il mio sorriso si spegne poiché ho assistito a una visione orribile. 

Le orecchie mi fischiano con le mani tremanti: “Oddio... Quella visione, accadrà domani sera. Max, eviterò la tua morte, ti salverò promesso"  penso deciso.

Maxim mi guarda con un’espressione confusa: «Igor, tutto bene? Sembri preoccupato a cosa pensi?» Chiede ansioso.

Io trasalisco, non sapeva cosa rispondergli. Si limitò a sorridergli: «Niente, tutto ok. Ho un'emicrania fastidiosa, tutto qui», appoggio la mano sulla fronte e assumo un’espressione teatrale degna di un attore famoso. 

Maxim accenna: «Capisco, forse sarà la stanchezza. Riposati io ti raggiungo tra poco», sussurro in tono affettuoso.

Io sbadiglio portando la mano davanti alla bocca: «Ok, vado a dormire, notte a tutti», e mi allontano entrando nella mia camera. Mi distendo nel letto e affranto dal pensiero e la paura che accada quello che ho predetto nella visione, mi accoccolo su me stesso, mentre piango e abbracciando un peluche di orsacchiotto che Maxim mi regalò quando eravamo piccoli.

”Max, eviterò che quell'auto ti investirà. Ti salverò, posso farcela, devo farcela. Non posso fallire!” esausto mi addormento.

MAXIM

 Quando entro nella stanza trovo Igor che dorme abbracciato al peluche sorrido e gli rimbocco le coperte: «Buonanotte fratellino, sogni d'oro» e mi stendo nel letto accanto a quello di mio fratello.
Sbadiglio e mi addormento poco dopo.

ᴀɴᴏᴛʜᴇʀ ʟɪғᴇ #Completa (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora