IGOR
Entro in soggiorno, Maxim e gli altri mi lanciano sguardi perplessi, confusi: «Ma dove eri andato?» Chiedono con un misto di serietà e curiosità.
«Un amico aveva bisogno del mio aiuto. Tutto qui, eccomi sono tornato», aggiungo schietto. «Mi è venuta una gran fame, quando si cena?» Chiedo curioso, mentre rovisto nel frigo in cerca di uno spuntino. Irina sorride: «Tra poco ceniamo, intanto riposa un po' che sembri stanco», accenna con un tono affettuoso.
«In effetti sono un po' stanco… Vado a riposare, vi raggiungo dopo»,Aleska e Irina si affaccendano ai fornelli, mentre salgo in camera mia, mi distendo sul letto, con il capo sul cuscino sfoglio il libro che quel giorno presi in biblioteca per la ricerca di notizie riguardanti gli angeli.
Sfoglio ancora un'altra pagina, letteralmente ho divorato quel libro sempre più rapito nel scoprire nuove e interessanti notizie. Mi soffermo su una pagina, vi è raffigura un angelo un bellissimo ragazzo dalle ali bianche vi è presente una didascalia con scritto sotto: архангелы- arcangelo.
Sorrido, mentre osservo quella foto di quell' angelo raffigurato nel libro, leggo alcune citazioni: «Gli angeli e arcangeli sono creature divine, vi sono alcuni che sono ignari di esserlo, credendosi persone normali, gli angeli. E coloro che hanno perso la vita giovani, nel momento della loro morte ascendono alla luce, e ritornano in vita sotto altro aspetto gli arcangeli.» Sgrano gli occhi dallo stupore: «Santo cielo! Dunque è vero? Una persona diventa un arcangelo quando muore e ascende alla luce e torna in vita, è proprio ciò che è successo, quando sono morto quella notte... Mi ricordo, ho visto la luce e poi mi sono trovato vivo, in mezzo alla boscaglia»
“Allora è vero. Sono un arcangelo”, d'improvviso noto dallo specchio la mia immagine riflessa mutare: i lisci capelli neri corvini mi ricadono fino sulle spalle, e dalla schiena appaiono delle possenti e candide ali bianche.
Sorrido pensando:“Sono davvero un arcangelo, tutti avevano ragione sulle mie origini angeliche, io ero l'unico a non crederci!” Mentre sorreggo il libro tra le mani, avverto bussare alla porta: «Igor, posso entrare? Vorrei parlarti», dice Maxim dall' altra parte.
Io chiudo il libro, sussurro:«Max, entra pure», sento la porta aprirsi, e Maxim entra nella stanza.MAXIM
«La cena è pronta, fratelli...» non finisco di dire la frase poiché nel mio sguardo si accende una luce di stupore e gioia, per ciò che c'è davanti ai miei occhi: Igor è lì di fronte a me con delle stupende e possenti ali bianche, il ragazzo posa il libro sulla scrivania sorride timidamente: «Max, tu sapevi che ero un angelo?» Chiede con un tono serio.
Lo guardo negli occhi, annuisco: «Sì, lo sapevo, l'ho sempre saputo dal giorno in cui mi salvasti la vita, quella fu la prima volta in cui capì le tue origini anzi le nostre origini, anch'io come te sono un angelo, lo siamo dalla nostra nascita», dico con un tono dolce, ma il mio sorriso si spegne poiché d'improvviso avverto una visione nella quale vedo me stesso in una casa in fiamme, e Igor ferito gravemente che mi abbraccia mentre le fiamme divampano.
«Max? Ehi, che succede, tutto bene? Qualcosa ti turba, vuoi parlarne?» La voce di Igor mi riporta alla realtà.
Io confuso, e terrorizzato da quella misteriosa visione stringo i pugni: «Non è niente, ok?!», rispondo in tono duro.IGOR
Abbasso lo sguardo, e con tristezza penso: “Non è vero, Max, ti conosco fin troppo bene, quell'espressione cupa mi dice tutto. Mi nascondi qualcosa, lo scoprirò prima o poi”, sorrido: «È inutile che resti in silenzio, che ti rivolgi in modo scostante con me, Max so che qualcosa ti turba. Perciò per l'amor del cielo, parlami, dimmi tutto, sono tuo fratello!»
Maxim con gli occhi lucidi: «Ho paura! Lo capisci?» Ribatte con un’espressione cupa in volto.
Io incredulo mi avvicino e lo abbraccio: «Max, non capisco, di cosa hai paura? Che ti succede?» Domando mentre gli accarezzò i capelli.
Maxim con lo sguardo basso evita di incrociare il mio: «Ho paura di perderti.... Non lasciarmi! Ti prego», sussurra con gli occhi colmi di lacrime.
Sorpreso dalla reazione di mio fratello gli asciugo le lacrime:
«Max smettila di piangere, qualunque cosa accada ti prometto che non ti lascerò mai!» Sussurro con la mano sul petto dove c'è il cuore, in segno di promessa.
Torno alle mie sembianze umane, le ali spariscono.
Maxim mi stringe tra le braccia: «Ti voglio tanto bene», sussurra con un filo di voce.«Anch'io te ne voglio, e tanto. Su andiamo dagli altri, ci aspettano», dico in un tono schietto.
Maxim sorride, e così insieme a mio fratello raggiungiamo Irina e Aleska in soggiorno e ceniamo in armonia.
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ᴀɴᴏᴛʜᴇʀ ʟɪғᴇ #Completa (In Revisione)
ParanormalMOSCA, RUSSIA 2010 La lotta tra il bene e il male continua da millenni... Gli angeli, creature alate e di animo puro dalla bellezza rara, occultano la loro origine, celando il loro vero aspetto sotto forma di normali umani. I Demoni esseri dalle se...