Dedicato a Sylvia1190
ALESKA
Igor accoglie Irina e Aleska in casa, Maxim nel vedermi con un sorriso dice: «Tu? Sei la cantante che si è esibita stanotte al Leningrad Café Club? Ti ho riconosciuta!»
Volgo lo sguardo al mio interlocutore e con un sorriso rispondo: «Già sono proprio io, Aleska, e tu chi sei?» Igor con un sorriso dolce risponde: «Lui è mio fratello maggiore Maxim»
"Che differenza abissale che c'è tra Maxim e Igor. Maxim ha il carattere da bad boy, mentre Igor invece... È adorabile! Ha quel visino angelico, quegli occhioni azzurri che mi fanno impazzire... Contieniti Aleska!" Sono in grado di scrutare nell'anima delle persone.
«Aleska, Irina, ecco il tè ehm Max, tutto bene?» chiede con un tono dolce e triste allo stesso istante.
Con freddezza Maxim si allontana dal soggiorno, ignorandomi. "Perché si comporta così? Sono stufo del suo comportamento distaccato, non capisce niente. Mi fa solo soffrire".
Le due ragazze sono una di fronte all'altra sembrano tristi per il modo in cui Maxim si comportava nei miei confronti. «Scusate ragazze, ehm torno presto». Irina e Aleska restano da sole, mentre salgo in camera mia che condivideo con lui. A me manca tanto l'affetto di mio fratello, una carezza, un abbraccio.
Con le mani tremanti e il batticuore busso alla porta: «Max, fratellone, posso entrare? Vorrei parlarti», sussurro con un filo di voce.
«Igor, sei tu? Non entrare. Vattene non ho voglia di parlare». Risponde secco, mentre alza il tono di voce. «Max, ti prego ascoltami, mi manca il fratellone di un tempo.. Quello protettivo, dolce e premuroso, che mi riempiva di attenzioni, di coccole, ma quel ragazzo ormai non c'è più. È andato via lasciando il posto al nuovo Max scontroso e insensibile. Ma nonostante tutto, anche se mi fai soffrire tanto con i tuoi modi. Io ti vorrò sempre bene.»
IGOR
"Max...Se un giorno morirei... Tu saresti felice? Di non rivedermi più?" mentre sono immerso in questi tristi pensieri, fisso il pavimento con sguardo nel vuoto e, a malincuore, mi avvio nell'ufficio di nostro padre, dove scrivevo ogni giorno sul suo diario segreto gli appunti della mia vita.
Sfogando tutto su quei fogli, mentre scrivo piango.
«Mi sento così solo. Ogni volta che mi guardi con quello sguardo freddo, o quando mi alzi le mani addosso, mi sento morire dentro, cosa ho fatto per meritarmi questo? Perché non mi vuoi più bene?» Asciugo le lacrime, e la mano continua a scrivere sul foglio, spinto dall'istinto. Scrivo, e con quel gesto sfogo tutte le frustrazioni che ho dentro. Chiudo il diario e lo ripongo sulla scrivania, esco dalla stanza che mi rammenta tanti ricordi del passato.Con un sorriso triste avanzo nel corridoio e scendendo le scale, entro in soggiorno. Irina e Aleska sono ancora sedute al tavolo a parlare tra di loro.
Prendo dal frigo una bottiglia d'acqua e ne sorseggio un po'. «E Maxim. Dov'è? Non sei riuscito a parlare con lui?»
Scuoto il capo in segno di negazione: «Non ci sono riuscito, volevo parlargli, ma, non ha voluto farmi entrare e parlare. Sto solo perdendo tempo con lui, è tutto inutile» sfogo tutto d'un fiato con il cuore in tumulto.
«Non devi soffrire per colpa sua, Igor dai vieni con noi! Divertiamoci, usciamo! Hai la moto?»
«S-Sì, ce l'ho una moto... Ehm dove andiamo?»
Vengo spintonato leggermente dalle due ragazze che con un sorriso: «Oggi faremo un bel giretto in moto! Andiamo?»
«Ok, ragazze», detto ciò, prendo il giubbotto di pelle nera con borchie e lo indosso.
Irina e Aleska mi guardano. «Ehi! Sei proprio figo così. Mi piace il tuo stile!» Commenta Irina. Facendomi arrossire: «Grazie, ehm, allora andiamo?» E così usciamo di casa, Aleska monta sulla sua moto, raggiungo la mia parcheggiata nel garage, sorrido, montando in sella, prendo il casco e lo indosso.
Irina monta sulla moto dietro di me, la giovane sorride. Indossa il casco rosso.IRINA
Igor mette in moto. «Pronte? Si parte!» dice entusiasta. Sorrido gioiosa, mi tengo aggrappata al giovane in un abbraccio, Igor avvampa per il gesto, proseguiamo il tragitto, il giovane è felice, e sulle sue labbra appare un sorriso sereno.
Mi sento a mio agio, mentre sono dietro al ragazzo, il vento che sferza il viso, e l'adrenalina accresce mentre Igor ingrana la marcia.Aleska sorride mentre è a fianco a noi.
"Igor, ho paura di perderti, è così bello stare con te".
Igor
Dallo specchietto della moto, intravedo Irina che piange, mi fermò. Sfilò il casco: «Che hai? Piccola che ti succede? Stavi piangendo».
Irina con lo sguardo basso risponde: «Non è niente Igor. Tranquillo è un po' di allergia... Sto bene non preoccuparti».
Affondano le mani nelle tasche dei jeans. «Hm...Sarà, ma non mi convinci. Qualcosa ti turba piccola?» dico con un tono serio. Irina mi guarda negli occhi.
«Igor la verità, è che sono preoccupata per te per ciò che accadrà in futuro. Ho paura di perderti, se gli Adepti delle Tenebre ti catturasse? Sei in pericolo», dice tutto d'un fiato, tremante.
Il ragazzo con dolcezza mi guarda, mi sfiora la guancia con delicatezza, e con un piccolo gesto delicato accarezza i capelli, mi stringe a sè: «Piccola, dai non piangere, va tutto bene. Sono qui accanto a te. Qualunque cosa accada. Sarò sempre accanto a te, promesso» dice il giovane in tono dolce, lo guardo negli occhi, i suoi occhi azzurri brillano di gioia.
«È una promessa?» Chiedo speranzosa. Igor mi sorride, con la mano sul petto dove c'è il cuore: «Promesso!» Dalla gioia abbraccio il ragazzo, lo bacio sulle labbra.
Ci scambiarono un casto bacio, sorridiamo. Senza dir niente, con quel bacio abbiamo dichiarato il nostro amore.
Felici risaliamo in moto e sfrecciando tra le strade.
Facciamo un giro intorno al Cremlino, la Piazza Rossa. Proseguiamo per la Borovitskaya, facendoci spazio tra le auto, proseguiamo verso la Nikolskaya. Oltrepassiamo un Supermarket e svoltiamo verso la Birzhevaya e giungiamo a casa.«Ciao, ragazzi ci si rivede» Enuncia Aleska mettendo in moto, Io e Irina la salutiamo. «Ciao Aleska» e così la ragazza bionda sorride e, parte allontanandosi. E a questo punto rientriamo in casa.
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ᴀɴᴏᴛʜᴇʀ ʟɪғᴇ #Completa (In Revisione)
ParanormalMOSCA, RUSSIA 2010 La lotta tra il bene e il male continua da millenni... Gli angeli, creature alate e di animo puro dalla bellezza rara, occultano la loro origine, celando il loro vero aspetto sotto forma di normali umani. I Demoni esseri dalle se...