Continuo a fissare il tetto della mia stanza.
Come lo fissavo ieri.
Come lo fissavo due giorni fa.
Come ho sempre fatto negli ultimi anni.
Insomma, mi piace pensare così.
Ho diciassette anni anche se ne dimostro circa sedici, perché non sono molto alta.
Non riesco a godermi in tutte le sfaccettature la mia vita, e infondo credo che sia giustificabile. Non è stato facile crescere senza un padre, o una madre stessa. Ho ricevuto tantissimo amore dalla famiglia che mi ha adottata, proprio qualche anno dopo l'incidente. Non rimprovero nulla ai miei genitori adottivi; fanno parte di me. Se sono qui è solo grazie a loro. Darei di tutto per restituirgli ciò che loro hanno dato a me.
Però allo stesso tempo mi capita molto spesso di pensare a come fosse stata la mia vita se non fossi stata adottata da nessuno, e se avessi i miei veri genitori. Forse sarei in un'altra città, sarei stata una ragazza determinata e raggiante? Oppure una ragazza con tanti problemi?
Non ci sono risposte.
Ogni tanto penso che sarebbe davvero bello ottenere l'impossibile.
Come cambiare il passato, oppure vedere chi ci sarà nel tuo futuro.
Ammetto che sono circondata da tantissimo amore. Ammetto pure che senza Cristel, figlia dei miei attuali genitori, e quindi in un certo senso mia sorella, mi ha dato tutto quello che aveva a disposizione pur di vedermi sorridere. Quando sono arrivata qui, ero ancora una bambina, avevo più o meno cinque anni, e ricordo che nel mentre giocavamo, i giochi più nuovi e tecnologici li cedeva sempre a me, come se volesse far significare che voleva darmi sempre il meglio. Abbiamo la stessa età, lei è più grande solo di qualche mese, e questo ci permette ad entrambi di capirci.
In questo momento credo proprio che sia uscita di casa, e quando lei non è con me, anche se capita raramente, io inizio a pensare fissando anche un punto indefinito di una stanza. Ho sofferto tanto, e per molto, ma adesso quando ricordo non lo faccio con quell'amarezza o rimpianto, ma con quiete, come se nella mia vita avessi avuto l'opportunità di ripartire per la seconda volta.Per carattere invece, è di mia abitudine non saper relazionare con le persone in fretta e facilmente. E se vi starete chiedendo se ho un ragazzo, la risposta è no.
Ho diciassette anni si, ma credo che per l'amore non ci sia una scadenza di tempo. Siamo quasi otto miliardi di esseri umani sulla terra; e prima o poi troverò quella persona che sappia farmi sentire bene.
E per bene intendo farmi emozionare, come si emozionano gli attori di un film romantico.
Farmi sentire a casa, con un solo abbraccio; proprio come nei film, quando le attrici trasmettono un senso di vuoto, e poi arriva il principe azzurro ad abbracciarle ed è come se il mondo si fermasse in quell' istante.
Non voglio una storia d'amore come nelle fiabe, e come nei romanzi, questo lo dico sempre a Cristel quando parliamo di certi argomenti, ma mi accontento semplicemente di un amore vero.
L'amore vero lo conoscono davvero in pochi; quell'amore che resiste a mille difficoltà e che dura anche dopo cinquant'anni di matrimonio.
Voglio quell'amore che mi permetta di sbagliare e rendermene conto.
Ma vorrei provare anche quell'emozione di poter fare tutto ciò che mi rende libera.
Se credo che buttarmi da un grattacielo possa rendermi liberà, lo farei, ma lo farei con la persona che amo, questo intendo.
Voglio quell'amore folle che tutti meritano e pochi ottengono.Amo l'impossibile, soprattutto quando quell'impossibile viene superato.
I miei pensieri vengono interrotti da qualcuno che bussa alla porta.
Mi alzo dal letto e vado ad aprire. Mi trovo davanti Nash, il mio adorabile fratellino.Ricordandomi di averlo fatto inciampare prima in cucina, non appena lo guardo per più di due secondi inizio a ridergli in faccia, e lui intuendone subito il motivo inizia a farmi espressioni offese, «Susan stai ridendo ancora? Ma tu non ti stufi mai di prendermi in giro ogni volta che faccio qualche figura di merda davanti a te?» continuo a guardarlo, e a mordermi la guancia per cercar di non ridergli nuovamente in faccia, «Scusa però sei stato epico. La tua espressione è stata unica. Guarda ti avrei filmato se ne avessi avuto il tempo» lui mi guarda, e si vede perfettamente che anche lui vorrebbe scoppiare a ridere ma non lo fa per non darmi soddisfazione, «Avanti dai, perché sei venuto qua? Per rimproverarmi?» dico continuando a ridere; «No signorina, per dirti che sto uscendo e quindi di avvisare Cristel di mettere in ordine la mia camera», io lo guardo, e scoppio a ridere nuovamente, «Prima base Cristel non è in casa», lui mi interrompe, «Allora lo farai tu», credo proprio che stia scherzando, «Io cosa? Ma perché non ci pensi tu alle tue cose? Sei già maggiorenne, non puoi sfruttare noi minorenne, potrei anche denunciarti» dico con tono soddisfatta, e lui «Certo, e dai solo per questa volta».
Io lo guardo, lui mi guarda.
Io continuo a guardarlo male, fino a quando Nash mi abbraccia saltellando come un bambino di quattro anni, «Grazie sorellinaa», ed io, «Nash solo per questa volta».
Poi ci guardiamo e scoppiamo a ridere; «Sto uscendo, ci vediamo dopo. Buon lavorooo», io lo guardo in malo modo, «Guarda che potrei anche ripensarci», si gira di scatto e «No no sorellina, sei fantastica», io rido «Vattene prima che possa prenderti a calci nel culo».Infatti esce di casa immediatamente.
Io mi riaccomodo nel mio letto, e passo un paio di minuti su Instagram, poi mi ricordo che il "dovere" mi chiama.
Vado in camera di Nash, e non appena oltre passo la soglia, resto basita. Questa non può essere una semplice stanza, è peggio di un rifugio antiatomico. Vestiti ovunque, che fanno da tappeto, cibo sul letto. Credo che ci vorrà più di qualche ora. Però la mia voglia è pari a zero.Do via alle pulizie. Iniziamo dai vestiti, a pulire il pavimento e quant'altro. Non appena arrivo davanti il letto, mi accorgo di una foto appiccicata proprio sulla parete. Non l'avevo mai vista. Una foto di Nash di qualche anno fa, in compagnia con un ragazzo. Mi colpisce particolarmente il sorriso di questo ragazzo, credo siano molto amici, lo si può capire. Quest'immagine trasmette tanto affetto e senso di profonda amicizia, ma non l'ho mai visto prima d'ora.
È bellissimo, e non sto affatto esagerando...o forse si.Riposo la foto, nel punto in cui l'avevo trovata, per evitare che Nash se ne accorga. È molto geloso delle cose che lui ritiene importanti.
Finisco di pulir la stanza e non appena termino, resto davvero soddisfatta. Sembra un'altra stanza. Tanto so che quest'ordine non durerà molto.
Scendo in salotto, mi accomodo sul divano, e accendo la TV. Quest'enorme TV che mi dà sempre l'impressione di essere al cinema.
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Ricomincio con te ||Cameron Dallas
FanfictionSusan è una ragazza con un passato molto difficile. A causa di un incidente stradale a soli quattro anni perse la madre e il padre. Fu adottata tempo dopo da una famiglia di Los Angeles, cui ne fanno parte già due bambini, Cristel e Nash, figli biol...