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Sono passate due settimane da quando io e Cameron abbiamo litigato, e sinceramente non ci siamo più visti, tranne quelle poche volte che lui è venuto qui a casa mia per mio fratello; rare volte ci siamo salutati a mala pena, anche perché per la maggior parte delle volte ho preferito ignorarlo e far finta di non vederlo nemmeno.
Ci sono rimasta male per il suo comportamento, anche se non riesco a trovare un motivo per giustificarlo.

Adesso sono sdraiata nel mio letto a fissare il tetto e a far nulla. Entra Cristel in camera, ma sono talmente distratta a pensare ad altro che non mi accorgo nemmeno della sua presenza.
«Susan ci sei? Susan è qui con noi?» dice passandomi la mano davanti la faccia per farmi tornare con i piedi sulla terra.
«Si si. Ci sono»
«Cos'hai?»
«Niente. Sono solo leggermente annoiata. Le giornate sono così lunghe e le mie poche impegnative che molto facilmente la noia mi assale»
«Eh no Susan. A me non la dai a bere. Tu trovi sempre qualcosa da fare, sei sempre così attiva, adesso perché da un paio di giorni sembri sempre così distratta?»
«Non è nulla tranquilla»
«Se è per il quasi-bacio che non è avvenuto per colpa mia ti chiedo nuovamente scusa. Io non volevo e confesso che in parte mi sento in colpa perché avrei anche potuto farmi i fatti miei in quel momento, ma ti giuro sulla cosa più sacra che ho che non sapevo nulla»
«Senti Cristel da circa due settimane tu ritorni sempre con la stessa storia ma stai tranquilla che non è così. Non è colpa tua se io e Cameron abbiamo litigato. Non sentirti in colpa perché non ne hai bisogno»
«E allora se non sono io il motivo, cos'è?»
«Non è nulla. Cambiamo discorso verso qualcosa di più intetessante»
«Questo è già interessante. A casa di Cameron avevo detto che poi ne avremmo parlato a casa ma non ce ne è stata l'occasione. Adesso ne parliamo»
«Ma parlare di che cosa?»
«Allora quando siamo stati a casa sua, ho visto comunque che tra voi due c'era tantissima sintonia, e che insieme non so...eravate belli. Per una attimo ho pensato che vi foste messi insieme»
«No ma cosa dici?»
«Dico ciò che ho visto. Adesso voglio chiederti una cosa e ti prego di essere sincera»
«Dimmi»
«Cosa c'è tra voi due?»
«Oh...non c'è nulla, siamo o almeno eravamo amici. Stavo bene con lui, perché mi trattava in un modo che a me piaceva. Sembrava diverso da come lo avevo conosciuto. Si stava creando una bell'amicizia»
«Quindi gli amici tra di loro si baciano?»
«Noi non ci siamo mai baciati»
«E allora quella volta che vi ho sorpresi?»
«È stato solo un momento che mi sono lasciata condizionare, ma non c'è mai stato nulla tra di noi e niente ci sarà»
«Senti a me non è mai piaciuto come carattere questo ragazzo, però devo essere sincera. Quando lo vedevo insieme a te era diverso. Non era più il Cameron Dallas che vuole solo conoscerla e farsela, sembrava divertirsi anche, ed essere sincero»
«Non dire così perché sembra che tra noi ci possa essere qualcosa perché non è vero. Pensavo solo che saremmo potuto diventare buoni amici»
«Quindi in altre parole mi stai venendo a dire che il tuo cuore non ha mai battuto per lui?»
«Si» dico, quando non è la verità. Non riesco a spiegarmi molte cose. Per esempio il fatto che ci stavo bene, la sua eccessiva vicinanza mi ha sempre fatto provare un emozione strana, e anche la stessa voglia di baciarlo in certe situazioni, di essermi fidata di lui da raccontargli la mia storia, di essermi addormentata tra le sue braccia e sentirmi come se fossi al sicuro, al contrario invece mi dava fastidio abbracciare Jack quando era il mio 'fidanzato'. Sono tutte cose a cui io penso e ripenso ma non so darmi una spiegazione, ma essendo comunque una ragazza molto riservata caratterialmente non sarò mai capace di ammettere qualcosa che per me è importante.

«Io non ci credo» dice Cristel
«Non so che farci»
«Io vado sotto ad aiutare la mamma. Se ti serve qualcosa sai dove trovarmi»
«Ok» dico e lei esce dalla stanza.

Apro il cassetto del mio comodino per prendere le cuffie ma non le trovo, poi invece ricordo che le avevo lasciate in camera di Nash ieri sera.
Mi alzo per andare in camera sua a riprenderli.

Apro la porta della sua stanza e resto con la mano immobilizzata nella maniglia non appena mi accorgo che Nash non è da solo ma è con l'ultima persona che volevo vedere, con Cameron.

Lui non appena si accorge della mia presenza mi guarda come se non se lo aspettasse, ma non mi saluta, anzi abbassa direttamente lo sguardo.

«Nash hai le mie cuffie?» chiedo cercando di non rivorgergli lo sguardo
«No, le ha prese Cristel sta mattina»
«Ok» dico e chiudo la porta e scendo immediatamente in cucina in cerca di Cristel.

«Cristel dove sei?» urlo
«Sono qui in salotto» mi risponde.
Io la raggiungo, «Tu lo sapevi?»
«Cosa?»
«Che Cameron è qui da Nash?»
«No. Io non sapevo nulla. Ma realmente è in camera di Nash?»
«Si. Sono andata nella sua stanza per chiedergli le mie cuffie ed era lì»
«Vi siete salutati?»
«No.»

"Susan" grida Nash dal piano di sopra.
«Che cosa vorrà?» chiedo a Cristel.
«Eh non lo so, vai a controllare»

Salgo di nuovo, arrivo in camera sua e trovo Cameron in mezzo al corridoio, ma io ci passo davanti ma non lo guardo nemmeno, vado direttamente in camera di Nash.

«Dimmi?» chiedo
«Tu lo sapevi che Cristel esce con Shawn?»
«Si» dico esitando dopo qualche secondo.
«E non mi hai detto nulla?»
«Cosa volevi che facessi? Che venissi qui da te e dirti "guarda che Cristel esce con il tuo amico"?»
«Non importava come me l'avresti detto.»
«Ma non avevo alcun diritto. È la sua vita»
«Ma lui è il mio amico ed io non voglio»
«Non iniziare con la storia della gelosia come quando è successo per me e per Jack»
«Esattamente. Ti ho permesso di frequentarlo e guarda com'è andata?»

Nel frattempo Cameron rientra in camera, ma io continuo a parlare con mio fratello ignorando la sua presenza
«E allora? È stato un bene che io l'abbia conosciuto, così ho avuto l'opportunità di capire che nonostante fosse un bel ragazzo non era il mio tipo. Cosa c'è di male?»
«Susan tu non puoi capire»
«Ok non posso capire. A questo punto però devi lasciare Cristel in pace perché se la cosa ti dà fastidio ti informo che non l'ho mai vista così serena e credo che questo sia tutto merito di Shawn, che ti piaccia o no. Per quanto riguarda me stai tranquillo che per trovarmi un ragazzo non ho bisogno dei tuoi amici» dico ed esco dalla stanza più nervosa di quanto non lo ero abbastanza già prima di entrarci.

Vado in camera e mi siedo appoggiandomi alla scrivania.
«Che significa che per avere un ragazzo non hai bisogno degli amici di tuo fratello?» mi chiede qualcuno aprendo la porta della mia stanza senza nemmeno chiedermi il permesso.
«Cameron esci da qui. Ho già abbastanza confusione, non mi servi anche tu per aggiungere alla lista altri problemi ok?»
«Prima rispondi a quello che ti ho chiesto»
«Ho detto vai via. Non puoi nemmeno permetterti di entrare in primo piano senza permesso e poi per giunta a chiedermi spiegazione dopo circa due settimane che non mi degni di uno sguardo senza che nemmeno sappia il motivo di questo trattamento. Adesso vattene e non voglio vederti. Mi sono fidata di te e credevo che potevo farlo ancora, ma effettivamente mi sono sbagliata»
«Non essere così sentamentalista perché non arrivi a nulla»
«Perché sei venuto qui?»
«Ti ho già detto perché sono qui»
«Vattene, non ho niente da dirti» urlo
«L'hai voluto tu» dice, ed esce dalla mia stanza sbattendo la porta.

Che se ne vada, che faccia tutto quel che vuole. Non mi interessa. 

«Susan cos'erano quelle grida?» chiede mia madre entrando in camera mia
«No niente, stai tranquilla»
«Tutto bene?»
«Si mamma»
«Tu per caso sapevi già che questa sera Shawn verrà a cena da noi?»
«Oh davvero? E se se ne accorgesse Nash?»
«Tranquilla. Lui e tuo padre stasera andranno a vedere la partita, quindi saremo tra di noi»
«Per fortuna» dico
«Senti ma, per caso tu sai se tra tua sorella e quel ragazzo c'è qualcosa di serio?»
«Non esattamente. So che vanno molto d'accordo e che lei ha un debole, poi non saprei dirti altro.»
«Mi auguro che tra loro le cose possano sistemarsi»
«Anch'io, mi piacciono insieme»
«Tu invece?»
«Io cosa?»
«Nessun ragazzo?»
«No»

Ricomincio con te ||Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora